| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Sono una donna senza storia”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Antoneta Budo - Chi scrive poesie, secondo me, si lascia guidare un po' dal sentimento del momento... Cerco di dare forma all'idea che ho dentro, se poi ho ben intrecciato insieme alle parole anche una sottile logica del pensiero, allora mi sento soddisfatta.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Antoneta Budo - Io parlo di me... Parto da me, rappresento la mia realtà, ciò che vivo e non... Poi è ovvio che prendo spunto dal mondo esterno, seguendo una mia evoluzione emotiva interiore.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Antoneta Budo - Dare forma al mio modo di esistere, così come sono senza essere condizionata da niente... Esisti e Resisti, quale miglior modo che una poesia! Un libro di poesie può essere una prova di eternità, un "per sempre"... Un libro che scrivi è un atto d'amore vero, un valore grande che spero viva più a lungo nel tempo...
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Sono una donna senza storia”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Antoneta Budo - Ciò che non vivi ti segna dentro... Ciò che non puoi avere ti arricchisce in qualche modo... La vita non può mai essere completa... là dove non arriva lei, cerco di arrivarci io!!! Questo libro racchiude in sé un lavoro di ricerca continua interiore... Non penso di esserci riuscita come vorrei, ma è per questo che si procede con la stessa intensità ogni volta... La vita ti fornisce ogni giorno la giusta dose di sensibilità che permette, andando avanti, di trovare ispirazione...
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Antoneta Budo - Premetto che provengo da un'altra cultura, un altro paese. Fino all'età di 25 anni mi sono formata lì come persona, cercando di dare un senso e una identità al mio nome... Ovviamente grazie ai bravissimi traduttori albanesi ho avuto modo di leggere autori provenienti da tutto il mondo partendo dagli autori russi in particolar modo, sia poeti che romanzieri... Una vera ricchezza interiore per me, la letteratura russa è un grandissimo palcoscenico, una gigantesca platea che offre molto a tutti noi amanti della scrittura, penso. Nomino alcuni per me molto significativi dell'800 e 900: Dostoevskij, Puskin, Majakovskij, Lermontov, Pasternak,Tolstoj, Bulgakov, Esenin etc… per poi proseguire con il meglio degli autori rappresentativi da ogni parte del mondo: Flaubert, Baudelaire, W.Whitman, P.Verlaine, Hikmet, J.Ricos, Neruda, Lorca... etc, poi altri narratori e prosatori per me fondamentali per la mia formazione culturale fino a oggi.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Antoneta Budo - Continuando ciò che ho nominato più in alto non posso non nominare il più grande narratore per me in assoluto, che per me è la mia musa ispiratrice: Gabriel Garcia Marquez!!! Poi Isabel Allende, Sepulveda, Ernesto Sabato, Coelho, etc.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Antoneta Budo - Raccontare tramite la poesia è molto difficile, devi cercare di dire tutto con meno parole possibili e caricarle di una intensità spiazzante, non sempre ci riesci... Invece, raccontare e narrare in un altro modo, sarebbe scrivere romanzi, racconti, che permettono di avere più spazio, più terreno, di estenderti e prendertela con "comodo"... è che sono pigra, non riesco a stare seduta più di tanto davanti alla macchina da scrivere...
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Antoneta Budo - A me personalmente la carta trasmette un'emozione insostituibile, ma trovo che siano un'invenzione geniale anche i libri in digitale; per vari motivi è utile averli.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Antoneta Budo - Ogni volta che tocco e pigio una singola lettera nella tastiera, è un dolore al petto, un dolore dolce: sta per prender forma un'emozione, un'idea, e finalmente non è più dentro ma fuori di te…
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Sono una donna senza storia” se non lo avesse scritto.
Antoneta Budo - "Sono una donna senza storia", perché leggerlo? Io ho dovuto riscriverla la mia storia, in un'altra terra avevo lo stesso nome e una identità mia, ma poi in questa terra ha perso il significato, e ho dovuto riscriverla per darle di nuovo un senso!!! Però prima di scriverla ho dovuto viverla, strizzandomi sudore e dolore come fa ognuno di noi a modo proprio... Questa è la mia storia in poche parole…
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Antoneta Budo - Chi scrive non si ricorderà mai come e quando ha cominciato, e non smetterà mai finché avrà vita. Non c'è un inizio, e neanche una fine, c'è soltanto un proseguire a passo col tempo!!! Ci vorrà il suo tempo e poi prenderà la sua forma...
Collana Gli Emersi - Poesia
pp.60 €12.00
ISBN 978-88-591-3650-7
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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