| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Prima Che Il Suo Profumo Svanisca”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Massimiliano Orsi - “Prima che il suo profuma svanisca” è, o meglio, credo che sia un titolo evocativo e che ha molto a che fare con la storia che ho voluto raccontare in questo libro, volevo che desse l’idea di un qualcosa di cui si ha bisogno per fare qualcos’altro e che si potrebbe perdere in breve tempo, da cui anche l’argomento principale che è la perdita di una persona amata. Questa è la storia di come si può affrontare un dolore e di come nessuno può permettersi di dire che il tuo modo è quello sbagliato, perché alla fine dei conti non ne esiste uno migliore di un altro.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Massimiliano Orsi - Bèh, diciamo che la realtà ha inciso più che sulla trama, sulle emozioni e sulle sensazioni che effettivamente ho provato e mi sono portato dietro per molto tempo. Ho preso spunto da qualcosa di realmente accaduto e l’ho usato per raccontare come mi ha fatto sentire.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Massimiliano Orsi - Mi piace pensare di aver salvato una piccola esperienza. Qualcosa che magari potrà essere di consolazione a qualcuno che un giorno lo leggerà e si renderà conto di quanto siamo simili sotto certi aspetti, che certe emozioni sono universali e non si devono mai screditare o deridere e nemmeno permettere che vengano derise. Mi piace pensare che quando qualcuno che non conosco, che non ho mai visto, leggerà questo libro si chieda se per caso io l’abbia spiato, perché quella storia sembra scritta proprio per lui.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Prima Che Il Suo Profumo Svanisca”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Massimiliano Orsi - Credo che la parola più adatta sia intensi. Ci sono molte emozioni che ho tentato di rendere nero su bianco lasciando da parte altisonanti paroloni e cercando di essere il più semplice e diretto possibile.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Massimiliano Orsi - Sono innamorato delle opere di Murakami, ha un modo di scrivere che ti regala davvero la sensazione di essere lì con i personaggi e riesce a farti percepire la musica che risuona come colonna sonora e persino gli odori che sentono. Mi piace molto anche Faletti, ho letto tutti i suoi romanzi ed anche la raccolta di racconti, ho adorato il suo modo di descrivere le scene ed i personaggi, molto attento ai dettagli.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Massimiliano Orsi - Personalmente adoro la musica, in tutte le sue varianti, sono convinto che ogni genere musicale abbia le sue perle e quando scrivo solitamente ho le cuffie nelle orecchie e mi lascio trasportare dalle sensazioni che quella canzone m’ispira per amplificarle e cercare di descrivere nel miglior modo possibile.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Massimiliano Orsi - Mi piacciono molto i thriller e devo ammettere che mi piacerebbe cimentarmi in una trama del genere, adoro gli intrecci e quell’angoscia che ti prende fino a quando non scopri chi è l’assassino.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Massimiliano Orsi - Sono un fan sfegatato della carta, mi piace toccare con mano e sfogliare le pagine reali e non quelle virtuali. Adoro il rumore delle pagine e l’odore che hanno, è come se avessero un’anima, mentre tutto questo viene a mancare in un libro virtuale, ma comunque è solo un mio personalissimo parere.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Massimiliano Orsi - Quando ho scritto questo libro è stato come togliermi un peso dal petto. È stato come liberarsi da una catena opprimente che non mi permetteva più di guardarmi intorno con la serenità con cui si dovrebbe affrontare la vita ogni giorno. Il mio rapporto con la scrittura in quel periodo era per tanto quasi di dipendenza, era come se ad ogni pagina corrispondesse un certo quantitativo di quel peso che riuscivo a togliermi di dosso.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Prima Che Il Suo Profumo Svanisca” se non lo avesse scritto.
Massimiliano Orsi - Difficile giudicare un libro dalla copertina, ma direi che il titolo m’intrigherebbe. Credo che sia una storia molto vicina a moltissime persone, perché tutti nella vita abbiamo affrontato una perdita, e questo libro potrebbe essere come la pacca sulla spalla di un amico che ti dice “so cosa stai passando, è successo anche a me” senza bisogno di aggiungere altro, solo per sapere che non si è soli.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Massimiliano Orsi - Bèh, ho un'altra opera in cantiere, molto prossima al completamento, un libro molto diverso da questo che parla del rapporto tra genitori e figli e di come certe scelte condizionano non solo la nostra vita ma soprattutto quella degli altri, molto spesso, quelle stesse persone che diciamo di amare.
Collana Gli Emersi - Narrativa
pp.236 €12.00
ISBN 978-88-591-3812-9
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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