| Il titolo dell’opera, Vént Noir, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno di Vént Noir (un vento caldo, non frequente, apportatore di piogge intermittenti, che spira nei territori sud-occidentali della Francia, e precisamente nella regione dell’Aquitania) si susseguono, in ordine alfabetico: Giovanna Alecci con Venere illusa; Pietro Corrao con Parole scolpite; Irene D’Angelo con E pensavo fosse il tramonto; Gio’ Malu con Racconti corti; Viviana Noce con Volo. Senza ali; Clara Zaggia con Stelle Alpine.
(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Giovanna Alecci con Venere illusa
Sfumati i ricordi nostri
come pozze d’acqua presto ad asciugarsi.
Porte chiuse su un tempo mai finito.
Note spezzate su violini
senza corde.
Pietro Corrao con Parole scolpite
Mi fa compagnia il tuo allegro
cinguettare,
canti al sole che nasce, al sole che
scalda il tuo piccolo cuore,
cuore colmo d’amore per lei.
Irene D’Angelo con E pensavo fosse il tramonto
Le verità della vita.
Della tua vita.
Arrivano!
Arrivano sempre!
Quando meno te lo aspetti.
Gio’ Malu con Racconti corti
La rabbia dei pensieri,
disperdendo le smorfie di pianto,
come acacie di un deserto non voluto,
punge il destino nel suo dovere.
Viviana Noce con Volo. Senza ali
Amore,
che hai perduto il tuo cammino,
ti attendo come solo un’innamorata saprebbe.
Di languidi baci e silenzi perfetti.
Clara Zaggia con Stelle Alpine
Passi che affiancano senza sovrapporsi mai,
prossimi anche se lontani,
solidali più che vicini,
anche quando distanti.
Collana Parole in Fuga
pp.136 €12,00
ISBN 978-88-591-3192-2
Il libro è disponibile anche in versione e-book a €1,99
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