| La raccolta Fragmenta animae comprende perlopiù poesie composte tra gli anni Novanta e Duemila. È una raccolta di liriche diverse tra loro per argomenti e temi, tutte però riconducibili a poche, essenziali tematiche: l’amore, il dolore, la crisi dei valori nella società occidentale, la fuga dal reale verso mondi incantati e di pura fantasia, ispirate da eventi talora realmente vissuti, altre volte soltanto evocati o immaginati. È il mondo e l’interiorità dell’autrice che emergono dalla lettura attenta dell’opera, un mondo fatto di amore, dolore, a volte disperazione, luce, speranza e sogno, in definitiva ciò che esprime il senso più profondo dell’esistenza umana. Si tratta di una poesia lirica in senso moderno dove sono frequenti i riferimenti a miti classici e a poeti della letteratura greca, latina, italiana e straniera. La poesia assume spesso un valore terapeutico, una sorta di lotta impari contro il destino o contro quegli aspetti della condizione umana cui è difficile dare una risposta univoca e razionale. La poesia risponde ad un’esigenza dell’anima che è quella di trovare una risposta o tutt’al più una via d’uscita a realtà universali e sempre presenti nell’esistenza umana come il dolore, la sofferenza, le ingiustizie, la perdita di valori fondamentali della nostra identità e soprattutto l’amore, la fantasia, il viaggio sono visti e vissuti come autentiche, possibili soluzioni e vie di fuga. L’amore, a volte vagheggiato, sognato, vissuto, spesso solo platonico è un sentimento che dà un senso all’esistenza, sia esso corrisposto o negato. Alcune liriche sono particolari tanto da sembrare filastrocche per bambini dove gli oggetti e la natura prendono anima. Il ruolo del poeta è quello di ricomporre un’anima inquieta, profondamente colpita da eventi negativi quali la morte improvvisa di una persona cara, la violenza della società che si abbatte spesso sulle anime più deboli e indifese; la reazione è un urlo contro il male, a volte una preghiera. L’amore, visto nelle sue varie sfaccettature, da quello coniugale a quello platonico, la bellezza e la gioia suprema dell’affetto filiale sono, per l’autrice, l’unica via di salvezza da una società sempre più violenta e disumana.
Lo stile dell’opera è semplice e piano, prevalentemente paratattico: la punteggiatura è quasi del tutto assente e sono frequenti gli enjambement. Le liriche sono scritte “di getto” e il “labor limae” è poco presente dando vita così a dei componimenti a volte ingenui, ma comunque intensi ed emotivamente coinvolgenti.
Collana Gli Emersi - Poesia
pp.88
ISBN 978-88-591-2533-4
Il libro è disponibile in versione e-book
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