|
PREFAZIONE
Non è nella consuetudine letteraria che un bambino si racconti ed infatti anche in questo caso non è il bambino, ma un vecchio al crepuscolo della vita che ritorna al passato. Quel vecchio sono io agli albori della vita, nel bel mezzo di una guerra che ha segnato l’intera umanità, la seconda guerra mondiale.
Ho intitolato questa “antologia” di avvenimenti effettivamente accaduti “Dall’Abetaia in poi…”, il periodo che va dal 1942 al 2016, più di settant’anni della mia di vita passata e presente, ed è quindi un racconto autobiografico, una storia vera. La mia storia in tre tempi, che inizia a cinque anni in un miserrimo borgo antico dell’appennino bolognese, l’Abetaia, dove ho iniziato a prendere coscienza di cosa significa stare al mondo; è anche la triste storia
degli “sfollati” saliti su in montagna per sfuggire ai bombardamenti
ed è la storia di tanti miei compagni di gioventù che hanno condiviso
con me una passione, lo sport del pugilato, nei giorni grami del
dopo-guerra; molti di essi non ci sono più, ma resteranno sempre
nel mio cuore. Il resto è il prosiequo di una esistenza, gli interessi, la
professione e poi, tutto il resto è vita vissuta.
Nel primo tempo di questa narrativa, descrivo le situazioni che
mi sono rimaste impresse nella memoria dal 1942 al 1945, ricordando
ancora perfettamente un triste accadimento in cui persero
la vita 67 persone trucidate e bruciate dalle SS: l’eccidio di Monte
Ronchidoso, che avrebbe potuto per un nulla coinvolgere anche
me e la mia famiglia. Poi denuncio l’esecrabile comportamento dei
paesani di quel borgo montano che ci avevano ospitato nelle loro
case, i quali (gli sciacalli dell’appennino…) approfittando della
guerra ci depredarono di ogni nostro avere. Ma ricordo anche con
rimpianto, due angeli dalle umane sembianze, due soldati tedeschi,
un capitano di nome Michele ed il suo attendente, che con un poco
di cioccolato mi dimostrarono che, al mondo, esiste anche la bontà!
Nel secondo tempo, racconto il periodo più bello dei miei anni
verdi, trascorso assieme a tanti giovani come me figli della guerra,
nella palestra della Sempre Avanti Bologna, anch’essi con degli
ideali da inseguire… la linfa che dà forza e speranza! Quei giorni
ormai lontani sono ancora vivi nel mio cuore, come è vivo il ricordo
dei miei compagni. Quant’è bella giovinezza che si fugge
tuttavia…! Infine, alcune considerazioni in piena libertà, con la
coerenza, il coraggio e l’onestà intellettuale che mi hanno sempre
contraddistinto, un crudo ma inconfutabile giudizio su fatti accaduti
e uomini che mi hanno deluso ed in alcuni casi, disgustato.
Il terzo tempo, è l’aspetto prosaico, in cui traccio un parziale bilancio
della mia esistenza e comunico ciò che intendo fare con gli
ultimi spiccioli di vita.
Prefazione del romanzo "Dall’Abetaia in poi… (1942 - 2015)" di Giorgio “Ala” Scorzoni
Collana Gli Emersi - Narrativa
pp.100 €12.00
ISBN 978-88-591-3438-1
Il libro è disponibile anche in versione e-book
Seguici su Facebook
www.facebook.com/alettieditore
e su Twitter
www.twitter.com/alettieditore
Visita il nostro Canale Televisivo Youtube
www.youtube.com/alettieditorechannel |