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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
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Intervista a Massimo Festa, che presenta ai lettori il libro “I viaggiatori del tempo, prima serie” ( Prima parte )

di Rassegna Stampa

Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “I viaggiatori del tempo, prima serie”?

Massimo Festa - Premessa.
Prima di leggere l’intervista su "I viaggiatori del tempo", è consigliabile leggere quella sul libro di poesie “Il Paradiso degli amori impossibili”, essendo collegate. Molti argomenti affrontati in questo volume sono avviati nel volume di poesie. Il titolo “I viaggiatori del tempo” nasce già dalle prime liriche, ove il passato, il presente e il futuro si fondono nell’infinito campo quantico.
Per il campo quantico e la fisica quantistica, vedi la breve spiegazione nella citata intervista sul libro di poesie.
A rigore, si dovrebbe dire “i viaggiatori dello spaziotempo”, senza il trattino fra “spazio” e “tempo”. Lo “spaziotempo”, o “cronotopo” (spazio a quattro dimensioni: tre spaziali e una temporale), è stato introdotto dalla teoria della relatività ristretta di Einstein. Inoltre la fisica quantistica è “non locale” e “atemporale”, senza i riferimenti classici. Ma, per semplificare tale immensa materia, ho usato l’espressione “i viaggiatori del tempo”.
La mia passione per la fisica e le altre scienze è sintetizzata nel titolo, che esprime il viaggio nel passato e nel futuro per migliorare il presente e lo stesso futuro. Il tempo non va più inteso come una linea unidirezionale, dal passato al futuro.
Vedi la sinossi del libro “I viaggiatori del tempo, prima serie”: “L’immagine della prima di copertina è un vortice spazio-temporale, lampeggiante di blu, azzurro, celeste e bianco. La foto ben rappresenta la prima serie dei viaggiatori del tempo, una raccolta di fantascienza romantica su più livelli. I viaggiatori Emy e Max abitano sul pianeta Terra del futuro, nell’anno 3015 dC, dominato dal sistema globale di Zionix. Con la time machine viaggiano nel passato per studiare ed eliminare le cause della tirannia. I viaggiatori del tempo vivono in un mondo schiavizzato dai banchieri, agenti programmi olografici, droidi e androidi. Su scala generale è attivo il Simulatore Mondiale Olografico.” Il regime orwelliano, o New World Order, è iniziato nel 2500. E’ l’opposto del Natural World Order, con il benessere per tutti, cercato dai protagonisti della serie in argomento. Zionix è la nuova Matrix. Il programma dei ribelli di Zionix riprende molte formule della trilogia degli anni 1999-2003. ...”.
La prima serie dei viaggi nel tempo contiene solo viaggi nel passato. Le successive includeranno anche viaggi nel futuro. La serie è concepita senza fine. In fondo, il “tempo” della fisica quantistica non ha limiti.
Un accenno al titolo “I viaggiatori del tempo, prima serie” visto su Google nel mese di luglio 2016. E’ un titolo unico poiché non è mai esistita una narrativa in serie al riguardo. Dalla ricerca escono fuori, oltre i link del mio libro, quelli del sito di un’associazione culturale, di articoli scientifici sulla possibilità dei viaggi nel tempo e di vecchie serie televisive. C’è anche un film sconosciuto del 1964 intitolato “Viaggiatori del tempo”.
Ancor più inesplorato è il concetto della fantascienza romantica, per qualsiasi branca scientifica. Come già illustrato nell’intervista sul libro di poesie “Il Paradiso degli amori impossibili”, appare il graduale decadimento morale, culturale, artistico, letterario, etc., verso il materialismo e la fatalità del Male. Tuttavia sta emergendo la controtendenza naturale verso i valori spirituali, che non sarà mai sconfitta definitivamente. Solo il Bene è naturale e logico.
Da ciò sgorga la narrativa senza fine dei viaggiatori del tempo.


Domanda - Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?

Massimo Festa - Gli argomenti ricorrenti o fondamentali sono moltissimi e “work in progress”, in corso di studio da parte di scienziati e ricercatori. Sarebbe necessaria un’enciclopedia per approfondire le varie tematiche collegate. Quindi accennerò gli argomenti principali. Su diversi punti sarò sintetico per non togliere il fattore sorpresa durante la lettura del libro.
Il volume di poesie esprime l’idea della coppia romantica che viaggia in luoghi di sogno e combatte il materialismo del sistema. Il volume di narrativa crea un nuovo mondo per la coppia di guerrieri Emy e Max, nella quale si identificano i lettori.
Nella sinossi, per sintetizzare ho riportato che si tratta di “fantascienza”, ma la narrativa dei viaggiatori del tempo non è assimilabile alla generalità della letteratura di fantascienza. Pertanto è più esatto definirla come narrativa scientifica, dati i contenuti espressi.
Utopica o distopica? Vediamo i rispettivi significati.
I romanzi utopici, dall’“Utopia” di Tommaso Moro (1516) in poi, narrano luoghi inesistenti e finalità irraggiungibili. Talché la narrativa utopica si è convertita nella narrativa distopica o anti-utopica. Dal “nessun luogo” si è passati al “luogo terrificante” de “La macchina del tempo” di Herbert George Wells (1895), de “Il mondo nuovo” di Aldous Huxley (1932) e dei romanzi “La fattoria degli animali” e “1984” di George Orwell (1945 e 1949).
Il libro di Herbert George Wells è uno dei primi ad aver introdotto nella letteratura il concetto di viaggio nel tempo (con un mezzo meccanico in quarzo e avorio). Descrive un mondo del futuro lontano in cui l’umanità degradata è divisa in due razze, i deboli “Eloi” e i feroci “Morlock”. Si tratta di una metafora della società britannica alla fine dell’800 (gli “Eloi” sono i discendenti della classe dirigente di età vittoriana; i “Morlock” sono i discendenti degli operai sfruttati che vivono in cavità sotterranee ed escono solo di notte).
Anche in quest’ultimo romanzo distopico i luoghi sono inesistenti. La differenza è che nella narrativa utopica gli ambienti sono ideali, mentre nella narrativa distopica gli ambienti sono spaventosi. Il problema è che non si esce dal circolo vizioso della paura e del Male. E’ assente il passaggio dal Male al Bene. Il concetto del viaggio in positivo non esiste. O, se esiste, è molto incerto. Non serve ipotizzare mondi futuri terrificanti, quale monito per l’umanità, se poi non si offrono ai lettori le modalità di passaggio verso il mondo giusto.
Quali sono i valori morali assoluti? Il mondo giusto in terra può essere perfetto? Si può creare il Paradiso in terra? Qual è il senso logico della vita terrena? Qual è la realtà vera?
Le risposte a tali abissali domande, in continua evoluzione, sono proprio gli argomenti della nuova narrativa sui viaggiatori del tempo, dal primo libro ai successivi. Nei volumi che seguiranno vedremo lo sviluppo dei temi affrontati nel primo volume.
Pertanto la narrativa in esame non è utopica, né distopica.
Non è utopica perché l’utopia riguarda il “non luogo”. Può esser definita eutopica se per eutopia si intende il viaggio verso il “buon luogo”.
E’ narrativa scientifica, etica, evolutiva, del viaggio, dell’Amore.
Prendo spunto dalle idee migliori delle arti letterarie, televisive e cinematografiche per unirle alla scienza e al concetto del viaggio verso il Bene e l’Amore. Bene e Amore intesi come valori morali assoluti, generati dalla Mente Divina.
Gran parte della mia narrativa è dialogica. I lunghi dialoghi dei viaggiatori del tempo Emy e Max, davanti al cronovisore, sono molto romantici e vertono sui grandi temi della scienza e della vita. La scienza sposa la spiritualità. Sono contenuti anche i dialoghi dei personaggi del passato (gli antenati Angela e Angelo, etc.).
Le altre parti sono descrizioni di panorami bellissimi e scene pericolose e avventurose. Il fattore sorpresa è continuo. Il mistero avvolge tutti i capitoli del libro.
I capitoli sono 8: “Il risveglio nel nuovo mondo”, “Gli amanti del terzo millennio”, “Il mistero di Angela”, “L’inseguimento”, “I ribelli di Matrix”, “Gli amanti di Tromsø”, “Sole di mezzanotte”, “Tramonto di Venezia”. L’incipit richiama l’inizio dei film o telefilm di fantascienza con la scritta in sovraimpressione che appare gradualmente sullo schermo: “Anno: 3015 (d.C.). Mese: aprile. Giorno: 8. Sistema globale robotizzato: Zionix. Continente: Eurasia. Località: città di classe MG.”
La scena del primo capitolo è il risveglio dei viaggiatori Emy e Max nel mondo sorprendente del quarto millennio. I lettori si trovano immersi in una dimensione distopica, ma appassionante, e si identificano nei romantici protagonisti. La coppia abita in una città standardizzata, che una volta era chiamata Roma. La loro storia si intreccia con le vicende degli eroi del passato. Sono tutti personaggi contro il sistema di corruzione.
I capitoli dal secondo al quinto sono dedicati ai principali amanti del terzo millennio, Angela e Angelo, antenati di Emy e Max. I viaggiatori del tempo esaminano i loro antenati con il cronovisore della time machine. L’anno di riferimento è il 2014.
I capitoli sesto e settimo sono dedicati agli amanti di Tromsø, Marianne e Magnus. L’anno di riferimento è il 2020.
Il capitolo ottavo è dedicato alla sintetica descrizione del nuovo mondo, nell’anno 3015, e agli amanti di Venezia Caterina e Cristian. L’anno di riferimento per il viaggio a Venezia è il 2016.
La parte finale del libro è imprevedibile ed emozionante.
I principali argomenti sono 10, interconnessi. Molti sono avviati nel primo capitolo e continuano in seguito. Vediamoli.
Fin dall’incipit si richiama il concetto del falso paradiso in terra, o “New World Order”, o “Nuovo Ordine Mondiale”. E’ la dittatura orwelliana cercata dai potenti, che si contrappone all’ordine di natura. Il sistema globale robotizzato di “Zionix” è la “nuova Matrix”. La Matrix artificiale contro la Mater naturale.
“Zionix”, il primo argomento, è un neologismo che deriva da “Zion” e “Zionism”, la rappresentazione del Male. E’ il Sionismo, da non confondere con l’Ebraismo. E’ la malvagità, il delirio di onnipotenza, la malattia mentale delle minoranze che, dal 2500, hanno schiavizzato il pianeta Terra. Sono i banchieri sionisti che hanno ingannato le popolazioni con la truffa del debito pubblico (e dell’euro).
In tal senso, la mia narrativa si distacca dalla trilogia di “Matrix”, che invece usa il termine ambiguo “Zion” per identificare l’ultima città di umani, sotterranea, contro le macchine. Quindi la famosa trilogia di film degli anni 1999-2003 è un esempio di simulazione: da un lato, illustra idee e concetti giusti sul pericolo della distopia orwelliana; dall’altro lato, in via subliminale, riconduce a “Zion” e alla dittatura sionista globale. Il finale del film “Matrix Revolutions” è ancora più ambiguo, con uno strano compromesso fra macchine e umani, Matrix e Zion. Come abbiamo già visto, manca il passaggio dal Male al Bene. La distopia gira in un circolo vizioso.
Il primo libro sui viaggiatori del tempo va oltre e inizia il lungo e affascinante percorso in direzione del Bene. Gli eroici protagonisti combattono il relativismo immorale e viaggiano verso l’ordine di natura.
Emerge l’idea del “Natural World Order”, che è l’antitesi del “New World Order”. L’acronimo “N.W.O.” è lo stesso, ma i significati sono opposti.
La scienziata Emy esprime i temi fondamentali nel primo capitolo: “...Vanno studiate le disavventure dei nostri due antenati al fine di eliminare le cause del regime unico mondiale. Dovremo viaggiare moltissime volte per esaminare le storie dei ribelli contro la corruzione. La dittatura globale è iniziata nel 2500. Fino al 2500 si parla di Era passata, con crisi, terrorismo e guerre... Sul pianeta Terra non è mai esistita una pace globale con il benessere per tutti. Il New World Order dei banchieri va sostituito dal Natural World Order, ovvero dai valori morali assoluti. La libertà nel Male, che è la peggiore schiavitù, va sostituita dalla naturale libertà nel Bene...”.
“Il New World Order dei banchieri” deriva dalla truffa del debito pubblico (e dell’euro). Con la moneta di proprietà dei banchieri, e non dei cittadini, il profitto è privato mentre il debito è pubblico.
Nel primo argomento del falso paradiso è inclusa la manipolazione mentale dei “caporali”, che realizza la dittatura globale. Il concetto è ripreso dal famoso discorso di Totò nel film “Siamo uomini o caporali?”. I viaggiatori vedono sullo schermo della cucina quel discorso: «...L’umanità, io l’ho divisa in due categorie di persone: uomini e caporali. La categoria degli uomini è la maggioranza, quella dei caporali, per fortuna, è la minoranza. Gli uomini sono quegli esseri costretti a lavorare per tutta la vita, come bestie, senza vedere mai un raggio di sole, senza mai la minima soddisfazione, sempre nell’ombra grigia di un’esistenza grama. I caporali sono appunto coloro che sfruttano, che tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. ...».
Il secondo argomento è la coppia di ribelli Emy e Max, che ribalta la coppia Adamo ed Eva. La spiritualità e la purezza dei viaggiatori del tempo annulla il materialismo della falsa storiella biblica. La superiorità della Donna Emy, che precede Max, capovolge lo stupido maschilismo della Bibbia, con Adamo creato prima di Eva. La coraggiosa Emy non si fa ingannare dal serpente e dal Male. La coppia eroica viaggia verso il Bene rischiando la vita, annullando la falsità del paradiso terrestre della Genesi. Nella Bibbia, è descritto un Eden innaturale con l’uomo-dio padrone della creazione. Adamo ed Eva sono asserviti al Male e al dio-padre, malata proiezione dell’uomo-dio. Al contrario, nel primo libro dei viaggiatori del tempo, Emy e Max combattono il regime immorale dei padroni.
Gli eroici protagonisti danno l’esempio. Sono profondamente cristiani, espressione della vera umanità:“(…) Non a caso, erano conosciuti come ragazzi all’antica e romantici. Il Nuovo Ordine Mondiale stabilito dai banchieri prevedeva la droga principale del sesso per schiavizzare le popolazioni, ma loro rifiutavano qualsiasi tipo di droga. Emy e Max amavano parlare per moltissime ore consecutive, (…)”.
Il terzo argomento, forte e innovativo, è l’Amore Materno di Dio. La Mente Divina, o Bene assoluto, è considerata nella sua essenza totalmente materna: “… Emy prese la mano di Max, stringendola con forza e dolcezza nel contempo. Sapevano che in ogni caso l’Amore Materno di Dio avrebbe protetto gli uomini contro i caporali, gli esseri umani contro le macchine e gli esseri bestiali. …”.
Dallo Spirito Materno, o Madre Eterna, deriva l’importanza dell’“amor di madre” (vedi il libro di poesie “Il Paradiso degli amori impossibili”). Discende la natura del vero Amore, il vicendevole scambio fra l’istinto di dare protezione e l’istinto di ricevere protezione. La donna è la prima sede dell’amore materno e protettivo, ma anche l’uomo deve essere materno. Altrimenti, è un essere disumano, un caporale. Il concetto del salvataggio, incluso nel sentimento d’Amore, riguarda tutti i capitoli del libro di narrativa. L’anima nobile che salva la vittima in pericolo agisce da “mamma”, esprimendo l’istinto materno di protezione.
Talché si comprende bene il quarto argomento: la superiorità della Donna. Nell’ordine della Creazione, la donna è superiore all’uomo. Come un angelo.
Emy è il personaggio più forte. Insieme a Max, è scienziata, viaggiatrice del tempo e guerriera.
Riporto un estratto dei dialoghi: “...Il meccanismo di controllo del pensiero riprende altresì il regime già anticipato da George Orwell, scrittore inglese nato intorno al 1900...”.
“...Orwell scrisse i due grandi romanzi ‘La fattoria degli animali’ e ‘1984’...”.
“Sì. Il sistema corrotto è fondato sulla vigliaccheria e sul materialismo”.
“Esatto, Emy. Tu sei geniale perché hai capito fin dall’inizio il funzionamento del regime di corruzione. E sei la conferma della superiorità della Donna rispetto all’uomo...”.
“...il regime è fondato anche sul maschilismo e sulla falsa parità dei sessi, al fine di condurre alle perversioni sessuali...”.
“Come diceva Anatole France, Premio Nobel per la letteratura nel 1921, ‘quando una donna insiste per l’uguaglianza tra i sessi, sta rinunciando alla propria superiorità’...”.
Emerge l’idea rivoluzionaria della Donna guerriera. Non solo Emy, anche Angela, Marianne e Caterina combattono il sistema di corruzione. Accanto a loro, i rispettivi compagni. Negli 8 capitoli, la donna è la guida. Il nome femminile precede sempre quello maschile. “Emy e Max”, “Angela e Angelo”, “Marianne e Magnus”, “Caterina e Cristian”, sono gli archetipi o esempi naturali dell’umanità.
Il quinto argomento è il principale tema della psicologia (rectius: quello che dovrebbe essere il tema principale della psicologia), ovvero la paura primordiale di ognuno. In sintesi, è il trauma dell’abbandono, che inizia con la recisione del cordone ombelicale. La paura del bambino di essere abbandonato dalla mamma. E’ un tema sottovalutato dalla scienza ufficiale poiché il suo studio fa comprendere i meccanismi della manipolazione mentale. I potenti, al fine di soggiogare le popolazioni, realizzano le tecniche per alimentare questa paura illogica.
Dal trauma dell’abbandono derivano le altre paure illogiche. Tutta la nostra vita è basata sullo schema neurale paura/coraggio. In tal senso, la paura è sempre infondata.
Di seguito, un estratto dei dialoghi: “Anche il magistrato Paolo Borsellino, ucciso nel 1992, pensava che fosse normale l’esistenza della paura se accompagnata dal coraggio. Ma il discorso va approfondito”.
“Max, l’iniziale paura va sostituita dal coraggio. È uno schema da studiare”.
“Emy, in base alle nostre ricerche, gli step sono tre: 1) paura, 2) coraggio, 3) vittoria finale...”.
Il sesto argomento è il futuro inconscio, ovvero la netta sensazione di aver già conosciuto persone mai viste nel passato. Ciò accade perché le abbiamo già incontrate nel futuro. L’ossimoro appare inspiegabile se consideriamo solo la “realtà” materiale. Diventa spiegabile e logico se consideriamo l’atemporalità dell’inconscio, già studiata da Freud e Jung. Il tempo non è una via a senso unico.
Riporto un estratto del libro:
“Emy, si sono innamorati a prima vista, proprio come noi due!”.
“Max, due anime gemelle si innamorano a prima vista quando si sono già incontrate nel futuro”.
E’ un tema affascinante che sarà ripreso e sviluppato nei successivi volumi di narrativa. Circa il primo libro, non descrivo la particolare storia del futuro inconscio per non togliere ai lettori il fattore sorpresa.
Il settimo argomento è la variazione quantica, le dimensioni e gli universi paralleli.
I ricercatori Emy e Max spiegano i concetti delle dimensioni e dei bivi quantici:
“Max, nelle videoconferenze a circuito chiuso, dovremo spiegare agli altri ribelli la terminologia esatta. Per dimensione ‘contigua’, o ‘adiacente’ o ‘indiretta’, si intende la dimensione di servizio dei viaggiatori nel tempo, vale a dire lo spazio in cui sono collocati gli apparecchi mobili della time machine. È in tale spazio che noi possiamo osservare gli eventi del passato o del futuro con il cronovisore. Al di qua c’è lo schermo del cronovisore tridimensionale, al di là c’è la nanosonda...”.
“...Diversamente, per dimensione ‘parallela’ si intende la variazione quantica o quantistica, vale a dire la diversa linea spazio-temporale rispetto a quella che si sta percorrendo. Corrisponde al bivio. Se scegliamo la via A, c’è un destino. Se scegliamo la via B, c’è un altro destino. Molte volte possiamo cambiare dimensione. Se abbiamo già scelto il destino A, che è sbagliato, possiamo rimediare e girare al destino B. L’esempio classico è la scelta tra l’abituale dimensione della paura e la dimensione del coraggio. Ciò detto sinteticamente poiché la materia è molto più articolata...”.
Riporto un altro dialogo sullo stesso tema, quando Emy e Max osservano sul cronovisore i loro antenati Angela e Angelo:
“In quella libreria, le possibilità di variazione rispetto all’iniziale corso degli eventi sono pari allo 0%. Quindi il colpo di fulmine tra i nostri due antenati era l’unico destino previsto”.
“Max, dovremmo capire le possibili vie alternative durante la loro difficile storia d’amore, al fine di migliorare l’affidabilità della macchina del tempo”.
“Emy, hai detto bene. Esistono giorni del mese di luglio 2014 in cui c’era la possibilità di un bivio, per entrare in un destino o universo parallelo?”.
“È un concetto simile a quello del film ‘Sliding Doors’, dell’anno 1998”.
Ovvero, tradotto nella realtà giornaliera, ci può capitare una storia d’amore che poi improvvisamente diventa difficoltosa. Se abbiamo coraggio, possiamo ritrovare l’anima gemella. Se abbiamo paura, allunghiamo i tempi.
L’ottavo argomento è una novità assoluta in campo letterario e scientifico: le “particelle di pensiero”.
Nel mese di luglio 2016, ho verificato questo termine su Google. Orbene, dalla prima pagina si ricava che le “particelle di pensiero” sono citate tre volte, nel sito books.google.it. Il primo link è un libro di filosofia yoga dove tali particelle sono citate occasionalmente. Il secondo link è un libro sulla mente e sul cervello con un riferimento al filosofo e matematico Thomas Hobbes. Il terzo link è il libro di narrativa in esame.
Ovviamente, le “particelle di pensiero” della filosofia yoga e di Thomas Hobbes non c’entrano nulla con la mia narrativa, che riguarda una possibile interpretazione della fisica quantistica.
La scienziata Emy spiega in sintesi: “(...) La materia è composta di energia e l’energia è composta di ‘particelle di pensiero’... Sono tali particelle che rendono possibili i viaggi nel tempo (...)”.
Nel successivi libri sui viaggiatori del tempo, l’argomento sarà ripreso con esiti sorprendenti, viste le ultime scoperte in campo scientifico.
Il nono argomento è l’idea della narrativa evolutiva, l’evoluzione delle materie trattate. E’ il “work in progress”, il continuo studio ed elaborazione. I viaggiatori Emy e Max discutono dei grandi temi della scienza e della vita, con riserva di successivi approfondimenti. Fermi i valori morali assoluti (Amore puro, coraggio, etc.), il resto non è dato per scontato. Da un momento all’altro, possono intervenire nuove ricerche e scoperte scientifiche tali da rivoluzionare la “realtà”. In fondo, è il concetto del viaggio, quale esplorazione di campi incogniti. E’ la sorpresa affascinante che impressiona e toglie il respiro.
L’abbiamo visto con le parole di Emy: “Max, l’iniziale paura va sostituita dal coraggio. È uno schema da studiare”.
Pericolo, paura, coraggio, misteri velati e svelati, enigmi continui.
I lettori si trovano immersi in altre dimensioni, nelle emozionanti ricerche scientifiche di Emy e Max. Le avventure dei viaggiatori del tempo e degli amanti del passato – gli antenati Angela e Angelo, Marianne e Magnus, Caterina e Cristian – sono imprevedibili.
Il decimo argomento è la capacità di sdrammatizzare, l’ottimismo che pervade tutta la narrativa. Le emozioni si alternano, dalla meraviglia al pericolo, dalla calma all’imprevisto, dalla gioia al temporaneo dolore. Nondimeno, l’umorismo dei viaggiatori è la via giusta verso la destinazione finale. I protagonisti del libro hanno Fede, fiducia nel Bene, che prima o poi è destinato a vincere.
Umorismo e ironia. Ironia combattiva. Riporto un esempio di umorismo unito al romanticismo:
“...Eravamo al 33% e ora la sicurezza della time machine è salita al 60%. Non bene, benissimo”.
“...Max, ti ricordi cosa avevamo deciso al raggiungimento dell’affidabilità del 60%?”.
“...Fammi pensare, Emy,... Ora non ricordo, anche se ce l’ho sulla punta della lingua. Quando mi ritornerà in mente, ricordami di dirtelo”.
“Molto spiritoso. Lo sai benissimo, avremmo festeggiato con un lunghissimo bacio romantico...”.

Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?

Massimo Festa - La realtà ha inciso totalmente nella predisposizione del libro di narrativa. La narrazione è una finzione letteraria che trae spunto da molti episodi reali, da ricerche e teorie scientifiche e dall’idea del Bene vincente sul male.
L’incipit deriva dalla mia passione per il risveglio del sabato e da una sveglia con suoni naturali:
"Anno: 3015 (d.C.). Mese: aprile. Giorno: 8. Sistema globale robotizzato: Zionix. Continente: Eurasia. Località: città di classe MG.
...Alle ore 8.00, la sveglia con il suono dell’antica fattoria aveva dolcemente destato dal sonno Emy e Max. Era un sabato mattina, il miglior giorno della settimana per i due sposi romantici.
Il risveglio era stato dolce come al solito, ma l’asprezza del nuovo mondo era la stessa, come in un circolo vizioso privo della possibilità di fuga. Zionix era la nuova Matrix.”
Nel mese di marzo 2015, ho usato per la prima volta la nuova sveglia con le melodie naturali. Di queste, la mia preferita è quella che richiama una fattoria di montagna, con il gallo e le galline, le anatre e le mucche. Mi ricorda l’infanzia e le estati a Colle Isarco, in Alto Adige, alle quali sono dedicate 11 poesie nel capitolo “Amor di montagna” del libro “Il Paradiso degli amori impossibili”.
Il dolce suono dell’antica fattoria desta i viaggiatori del tempo l’8 aprile, che è il giorno del mio compleanno.
I nomi dei viaggiatori Emy e Max sono le forme abbreviate di Emanuela e Massimo. Nella realtà, Emanuela è ancora vittima di mafia e malagiustizia e, in generale, del sistema di manipolazione mentale descritto nel libro di narrativa.
I capitoli dal secondo al quinto, dedicati ad Angela e Angelo, includono diversi episodi reali uniti alla finzione letteraria. Angela e Angelo si sono conosciuti in una biblioteca del centro di Roma il 2 luglio 2014, che è il giorno in cui ho conosciuto Emanuela.
Io ed Emanuela ci siamo incontrati dopo la conferenza per la presentazione di un libro. Nella finzione letteraria, i viaggiatori del tempo Emy e Max osservano sul cronovisore i rispettivi antenati Angela e Angelo: “Ora giriamo la manopola del tempo saltando tutta la conferenza e le domande finali. I nostri due antenati si sono conosciuti dopo la conclusione del convegno...”.
“...Siamo arrivati ad Angelo che si avvicina alla ex giornalista ed è catturato dallo sguardo magnetico di Angela... Lei indossa un vestito azzurro che si bacia perfettamente con i suoi capelli neri e il suo aspetto mediterraneo...”.
La conversazione notturna in chat fra Angela e Angelo, il 4 luglio 2014, riprende quella reale fra Emanuela e me: “Sta per arrivare la sera di venerdì 4 luglio 2014, quando i due ragazzi hanno chattato su Facebook fino alle 5 del sabato successivo. Deve essere un record intergalattico. Solo due super innamorati potevano realizzare una chiacchierata di quel tipo!”.
“Emy, erano più innamorati di noi?”.
“Difficile stabilirlo, Max. Certamente, vi sono molte somiglianze tra la loro storia e la nostra. E, comunque, loro hanno avuto condizioni più pericolose delle nostre. La loro vicenda insieme poteva interrompersi e noi due, per una serie di mancati incroci delle dimensioni parallele, non ci saremmo mai conosciuti”.
Leggendo il libro, scoprite perché durante quella notte Angela e Angelo conversano per iscritto e non telefonicamente. E’ un enigma che fa parte del “mistero di Angela” (vedi capitolo 3).
Sono reali anche le sere e notti trascorse nella Jeep Unlimited, per vedere i primi due dvd della trilogia di Matrix e conversare per ore. Dai lunghissimi discorsi del 2014 fra Emanuela e me è nata l’idea della narrativa su “I viaggiatori del tempo”. La mafia e malagiustizia reale, di cui è ancora vittima Emanuela, rappresenta lo spunto per le vicende narrate e l’occasione per capovolgere il regime di corruzione.
Il primo libro sui viaggiatori nasce dalle reali disavventure subìte da Emanuela, Marinella ed altre povere donne e mamme schiavizzate dal regime. Le donne vittime del “femminicidio di Stato”, oppresse dai “colletti bianchi” sfruttatori, diventano le guerriere senza paura della narrativa. Emy, Angela, Marianne e Caterina combattono insieme ai loro compagni. Le difficoltà non separano le coppie eroiche. I protagonisti rischiano la vita per salvare gli altri. E’ un incentivo rivolto a noi durante la vita reale, per combattere l’egoismo e la malvagità.
La malvagità dei potenti è un test per diventare forti e raggiungere la meta finale del Bene.
Nella poesia “Ida e Isidor Straus” del libro “Il Paradiso degli amori impossibili”, è ricordato che “...il male accade per far vincere il Bene,…”.
Parallelamente, nel libro sui viaggiatori è riportato: “Carissima Emy, l’umanità è destinata a vincere contro i banchieri e i robot. Il Male, pur se prolungato, resta solo una temporanea eccezione al Bene, che è eterno...”.
Sono le parole che dicevo realmente ad Emanuela, circa la vittoria del Bene sul Male. La differenza è che Emanuela è pessimista, mentre la guerriera Emy della narrativa è ottimista.
Non accenno gli altri episodi reali per non togliere il fattore sorpresa durante la lettura del volume.
Ho alternato i dialoghi a scene imprevedibili, movimentate e pericolose. Una scena particolare ha spaventato un’amica di Facebook, immersa nel pathos narrato. La lettrice si è immedesimata nella grave emergenza descritta. Poi, continuando a leggere, la mia amica si è risollevata. Il coraggio ha vinto la paura. Ovviamente, è solo un esempio.
Le vicende reali o di finzione letteraria servono come chiavi di lettura per la nostra vita quotidiana.

Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?

Massimo Festa - La risposta è collegata a quella relativa al libro di poesie “Il Paradiso degli amori impossibili” (vedi intervista).
I buoni scrittori devono andare controcorrente rispetto al materialismo voluto dai livelli alti della società. Potenzialmente, il pubblico dei lettori ha fame e sete di valori positivi. L’Amore e il Bene sono associati all’ardimento. Il coraggio del Bene deve prevalere sulla paura del male (con la “m” minuscola).
La coppia eroica, gli amici, i fidanzati e gli sposi audaci, liberi “dal” male e non liberi “nel” male, sono l’espressione della vera umanità.

Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “I viaggiatori del tempo, prima serie”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?

Massimo Festa - Gli episodi sono moltissimi, da quelli reali a quelli di finzione letteraria. Gli 8 capitoli sono costellati di brani molto cari e significativi.
Scrivere il primo libro sui viaggiatori è stato un emozionante viaggio nel passato, nel presente e nel futuro. Sono tutte vicende già accadute nel futuro, nella rete immateriale dello spazio-tempo quantico.
Dal risveglio di Emy e Max nel nuovo mondo del quarto millennio alla descrizione della città avveniristica e robotizzata (la ex Roma). Dal pericoloso viaggio nel tempo all’osservazione dei panorami di Tromsø e Venezia nel cronovisore. Dalle avventure mozzafiato ad Ostia ai discorsi romantici di Emy e Max, Angela e Angelo, Marianne e Magnus.
Ad esempio, ricordo con particolare favore il racconto “Amore eterno”, scritto nel 2013, che poi ho trasferito con modifiche ed integrazioni nei capitoli 6 e 7 del libro, “Gli amanti di Tromsø” e “Sole di mezzanotte”. E’ stato il primo racconto della mia vita, costituito interamente da dialoghi. Era un’esercitazione letteraria per un concorso. Il mio imprinting letterario. Da allora, si è sviluppata la mia passione per i dialoghi, che prevalgono sulle descrizioni.
L’idea generale della narrativa è partita dalle vicende realmente vissute nel 2014. L’idea specifica degli amanti norvegesi Marianne e Magnus è nata dal racconto del 2013, armonizzato con il tema generale dei viaggiatori del tempo.
I miei racconti, pubblicati nel web e nelle antologie, non restano mai isolati. Sarebbero sprecati. Li tengo in considerazione per trasformarli in capitoli di narrativa, con le necessarie modificazioni. Ad esempio, sono stati pubblicati racconti che diverranno capitoli dei prossimi libri sui viaggiatori del tempo e sui viaggiatori dello spazio.
Analogamente, non considero i volumi di narrativa isolati. E’ più logico scriverli in serie: volume I, volume II, etc…
Il primo libro dei viaggiatori del tempo ha rappresentato un’esperienza bellissima, in cui ho vissuto le vicende di realtà e finzione letteraria a favore dei lettori.
Un altro esempio è relativo all’emozione di descrivere Venezia. Sembra di vederla realmente. Il cronovisore della time machine svela il panorama della Serenissima come un drone. I viaggiatori Emy e Max ammirano meravigliati lo “spettacolo perso nel tempo”, “il cielo latteo di nubi”, “la perla del mar di Adria, distesa nella calma laguna”, “le case antiche e tinte di bianco, giallo, arancio e rosa”, i “campanili e le cupole” svettanti “sui gioielli in stile gotico”, i “canali verde scuro con riflessi di luce”.
In particolare, l’espressione “canali verde scuro con riflessi di luce” mi è stata suggerita dalla veneziana Sara Cordella, alla quale è dedicata la poesia “Esempio di madre” (vedi l’intervista sul libro di poesie).
Davanti al cronovisore, la viaggiatrice Emy esprime la meraviglia: “...Sono estasiata... Assaporiamo la dolce meraviglia di Venezia perché nel nuovo mondo di Zionix non esiste più...”.

(Fine prima parte dell'intervista)


Collana Gli Emersi - Narrativa
pp.92 €12.00
ISBN 978-88-591-2941-7
Il libro è disponibile anche in versione e-book

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