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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

Intervista a Massimo Festa, che presenta ai lettori il libro “Il Paradiso degli amori impossibili” ( Aletti Editore )

di Rassegna Stampa

Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Il Paradiso degli amori impossibili”?

Massimo Festa - “Il Paradiso degli amori impossibili” è il titolo dell’ultimo capitolo del libro, che include le poesie “Ida e Isidor Straus” e “L’Amore negli universi paralleli”. Esprime i desideri giusti ma irrealizzabili nella vita terrena. Sono le parole contenute nella poesia “L’Amore negli universi paralleli”: “...il Paradiso degli amori impossibili nel mondo materiale,...”. Parliamo di “Amore” come “Bene infinito” e di “universi paralleli”. L’amore impossibile si avvera in Cielo. Gli amanti separati si ricongiungono in Paradiso. Come accade ciò?
Si parte dalla fisica “quantistica”, avviata nel 1901 da Max Planck, premio Nobel per la fisica nel 1918. I “quanti” sono granuli di energia indivisibili, particelle a livello subatomico.
Dal 1957, è avviata “l’interpretazione a molti mondi della meccanica quantistica” da parte di Hugh Everett III, con il nuovo concetto del “multiverso” (vedi la poesia “L’Amore negli universi paralleli”: “… L’infinito è il multiverso con le dimensioni quantiche,…”). Questa teoria è studiata e sostenuta da Stephen Hawking e da altri fisici.
In sintesi, l’esperimento più comune è quello della “doppia fenditura”, quando si lancia una particella verso uno schermo con due fessure. La particella passa da una delle due fessure o fa qualcosa di bizzarro?
Facciamo l’esempio di una pallina, più semplice rispetto alla particella subatomica. Una pallina che scende lungo un canale si trova di fronte ad un bivio. Per quanto strano possa sembrare, la pallina incredibilmente passa per entrambe le direzioni. Il passaggio lungo la via A o la via B è probabile al 50%. Eppure la biglia si “duplica” nello stesso istante in due realtà parallele, A e B. In tal senso, gli esperimenti dei fisici sono inequivocabili perché le particelle attraversano tutte le direzioni consentite, dando vita a mondi contemporanei. Attenzione: la particella resta sempre solo una, ma si “sdoppia” in ciascuna diramazione. In ogni realtà parallela c’è l’originale, non la copia. Quindi, secondo logica, i mondi paralleli dovrebbero valere anche per le dimensioni macroscopiche.
Diceva il fisico Niels Bohr: “Tutto ciò che chiamiamo reale è fatto di cose che non possiamo considerare reali. Se la meccanica quantistica non ti ha provocato un forte shock, significa che non l’hai capita bene”.
La fisica quantistica esamina il mondo immateriale non percepito con i cinque sensi materiali (vista, udito, olfatto, gusto e tatto). Noi vediamo con il cervello, non con gli occhi. Il mondo esterno è una proiezione del nostro cervello. Non solo vediamo una realtà mediata, ma ne percepiamo una piccolissima frazione. Siamo condizionati ad assumere la realtà “solida” come oggettiva ed assoluta. Tuttavia il materialismo non ha nulla di scientifico, né di morale.
Ogni particella ha natura sia corpuscolare che ondulatoria (cosiddetta “dualità corpuscolo-onda”). I “quanti” sono interconnessi come una rete immateriale, passando dal microcosmo al macrocosmo. Il vuoto quantico è un substrato che pone tutto in relazione, il campo della connessione telepatica. E’ il ponte verso l’Aldilà, la rete di pensiero verso il Pensiero o Coscienza universale. Nel campo quantico esistono i destini, dimensioni e universi paralleli. Quindi la vita terrena comprende tutte le possibili realtà alternative. Se scegliamo una via abbiamo un destino. Se scegliamo un’altra via abbiamo un altro destino. In terra, le realtà parallele non possono essere vissute contemporaneamente. Diverse volte siamo guidati dalla Mente superiore, che corrisponde alla Coscienza universale. Durante la vita materiale, dominata dalla fretta illogica, possiamo prendere un treno o possiamo perderlo.
Ad esempio, nel celebre film del 1998 “Sliding doors”, vi è la coesistenza delle dimensioni parallele: nella prima, Helen Quilley (Gwyneth Paltrow) prende la metropolitana e percorre una storia; nella seconda, perde la metropolitana e percorre una storia diversa. Alla fine, la seconda storia va a confluire nella prima.
Vedi la sinossi del libro “Il Paradiso degli amori impossibili”:
“L’immagine della prima di copertina è una strada in un bellissimo panorama norvegese. La foto ben rappresenta il viaggio verso la felicità e la Vita di sogno del Paradiso. La vita terrena è solo un anticipo, una limitata dimensione materiale. Dopo la dimensione terrena c’è la vera Vita. Il Paradiso degli amori impossibili è lo spazio illimitato con i desideri giusti e romantici, dove si possono esplorare tutti gli universi paralleli.
La fisica quantistica è unita alla Mente Divina che ha creato il multiverso. ...”.
In base alla fisica quantistica, si può dimostrare l’esistenza dell’anima immortale, del Paradiso e della Mente Creatrice. In Cielo, sono vissuti gli amori giusti persi in terra. Gli amori sono anche rivissuti poiché lo spazio-tempo quantico non ha vincoli materiali. Il concetto di “giusti” è fondamentale. Non tutti i desideri sono morali e idonei. Il relativismo immorale è sbagliato. Nel contempo, ognuno ha i propri destini (al plurale). I nostri sentimenti devono essere guidati dalla Logica superiore. Dobbiamo avere pazienza e coraggio. La limitata vita terrena assume un altro significato se si pensa al “Bene infinito” che c’è oltre. L’essenziale è invisibile agli occhi.
Un accenno al titolo “Il Paradiso degli amori impossibili” visto su Google nel mese di luglio 2016.
E’ un titolo unico perché dalla ricerca su Google escono fuori solo i link del mio libro. Il concetto di "Paradiso" + "amori impossibili" è quasi totalmente inesplorato nel genere letterario. L'idea di "amore impossibile" è ripresa solo in pochi libri, quasi tutti materialisti.
Emerge così la connessione del libro di poesie “Il Paradiso degli amori impossibili” al libro di narrativa “I viaggiatori del tempo, prima serie”.

Domanda - Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?

Massimo Festa - Il primo argomento è l’“Amore romantico”, puro, con la “A” maiuscola. E’ questo sentimento che sopravvive in Paradiso, nello spazio-tempo illimitato. Il volume è multidimensionale. In sintesi, esprime l’idea della coppia romantica che viaggia in luoghi di sogno e combatte il materialismo del sistema. L’idea del viaggio è ancor più ripresa nel volume di narrativa sui viaggiatori del tempo.
La raccolta di poesie è un percorso nella nebbia del campo quantico, dai ricordi “emersi” dal passato ai sogni romantici del futuro. “Gli Emersi” è proprio il titolo della collana di Aletti Editore per i libri citati. Le poesie sono 50, suddivise in 9 capitoli. Ogni poesia finisce con i tre punti di sospensione perché in realtà non finisce, ma continua nel pensiero. La sospensione è un ponte verso l’infinito.
Il capitolo iniziale “Da Venezia a Pantelleria” comprende 10 poesie, in un percorso ideale da nord a sud che riguarda località marine. Sono isole (Venezia, Elba, Ischia, Capri, Eolie e Pantelleria) e penisole (Portofino e Gaeta). Non sono tutti ricordi perché non ho mai visitato Portofino, le Eolie e Pantelleria. Ma, per scrivere di un luogo, occorre sentirlo ed amarlo. Possiamo amare diversi posti anche senza esserci mai stati. Mi è bastato vedere immagini, video e documentari.
Alla “perla del mar di Adria” sono dedicate le prime due poesie di questo capitolo marino: “Venezia il sogno sospeso nel tempo” e “In laguna con l’anima gemella”. Alla stessa Venezia è dedicato l’ultimo capitolo del libro di narrativa sui viaggiatori del tempo (“Tramonto a Venezia”).
Nella seconda poesia sulla Serenissima, inizia l’argomento sconfinato del tempo quantico. Il passato, il presente e il futuro si fondono senza limiti. Con la Fede nell’Amore, “…i ricordi del passato si intrecciano con l’emozione del presente, il futuro sarà meraviglioso tornando in laguna con l’anima gemella...”.
La parola “viaggio” affiora per la prima volta nella poesia “In laguna con l’anima gemella” (“Il viaggio verso Venezia è nella magica notte,…”).
La parola “viaggiatori” affiora per la prima volta nella poesia “Portofino” (“…il piccolo angolo perduto incanta i viaggiatori,…”).
La quarta poesia, “Elba”, contiene il neologismo “latteneve” per descrivere l’acqua lattiginosa nella nebbia: “…sulle acque nebulose del mar di Etruria la nave solca le onde latteneve,…”.
La quinta poesia, “Gaeta”, è unita in connessione quantica alla perla di laguna. Il collegamento è laddove “camminare nella stretta via Indipendenza fa sognare le calli veneziane...”.
Un accenno alla penultima poesia del capitolo “Da Venezia a Pantelleria”, intitolata “Eolie”. “Nel mar Tirreno del sud bollente di vulcani sottomarini, affiorano sette perle ventose figlie della Madre antica,...”. Per “antica” si intende “originaria”, “primaria”. La “Madre antica” coincide con la “Mente Divina che ha creato il multiverso” della citata poesia “L’Amore negli universi paralleli”. L’argomento di Dio inteso in senso totalmente materno è ripreso nel libro di narrativa.
Segue il capitolo “Atlantide”, su terre associate all’isola leggendaria narrata da Platone: vedi le poesie “Caraibi” e “Santorini”. Sull’isola di Grenada, “…il tramonto avvolge Saint George’s, la Portofino dei Caraibi...”. Ho visitato i Caraibi, mentre ho visto l’isola di Santorini in vari documentari.
Il viaggio prosegue con il capitolo “Amor di madre”, che illustra l’amore originario e più importante. Le poesie “Esempio di madre” e “Pentimento di madre” sono strutturate in modo simmetrico. La prima poesia descrive la “bambina povera ma ricca di valori”, che cresce e diventa una mamma esemplare. La seconda poesia descrive la “bambina ricca ma priva di valori”, che cresce, diventa madre e abbandona la figlia. Ma, alla fine, la madre pentita salva la figlia abbandonata. La “donna” irresponsabile con la “d” minuscola si converte in “Donna” con la “D” maiuscola quando salva “il frutto del suo grembo”. Nei versi finali c’è l’eufonia “mare”-“madre”: “...il mare che riprende l’onda sulla riva, così è la madre che ritrova la figlia...”. Il mare è materno e protettivo.
Queste due poesie sono ispirate a donne reali, specialmente la prima. Per l’idea ispiratrice, ringrazio la madre esemplare Sara Cordella di Marghera, la migliore grafologa italiana. Tale madre coraggiosa è definita “roccia di laguna” e “scoglio riemerso dal mare in burrasca”. La poesia “Esempio di madre” dà vita al concetto della “Donna guerriera”, superiore all’uomo, un tema fondamentale in tutta la mia poesia, narrativa e saggistica.
La poesia dedicata a Sara Cordella è la prima che inizia con “C’era una volta...”, un incipit nella dimensione leggendaria del passato. La nobiltà dell’anima dura da sempre e per sempre.
Il percorso è dal nord al sud, come nel capitolo “Da Venezia a Pantelleria”. La poesia “Esempio di madre” presenta la “terra nebbiosa” davanti a Venezia, mentre la poesia “Pentimento di madre” presenta una “terra solare” dell’Italia meridionale. In realtà, la donna della “terra solare” non ha ancora salvato il frutto del suo grembo. Così quest’ultima poesia è un auspicio, un incoraggiamento per difendere la figlia persa “nell’abisso del vuoto”.
L’argomento della donna vittima del “drago” è anche nella poesia “La Donna dei sogni”, inclusa nel capitolo “La guerriera vichinga”. Il termine “drago” è una figura allegorica, la quale esprime la paura, l’assenza dei valori morali nel materialismo del sistema di corruzione. La corruzione viene dai livelli alti della società e plagia le famiglie. I genitori e i parenti plagiati sono violenti e insensibili, rovinando la vita dei bambini.
Risalta l’abisso del vuoto: lo ritroviamo nei capitoli “Prima che il Domani ritorni” e “La guerriera del vuoto”. E’ la paura dell’abbandono, la solitudine, il desiderio di azzerare il passato doloroso. Ma è anche il vuoto quantico, il campo del pensiero, che rende possibile il collegamento spirituale fra le anime gemelle.
I primi tre capitoli del libro riguardano il mare e l’amore materno. Il quarto capitolo è dedicato alla montagna, con 14 poesie. Di queste 14, undici sono relative al luogo del mio “imprinting”: Colle Isarco in Alto Adige. La prima vacanza della mia vita, che ha dato l’impronta, è avvenuta a Gossensass (Colle Isarco in tedesco). Ciò spiega il capitolo “Amor di montagna”. E spiega altresì l’incipit del libro sui viaggiatori del tempo, dove Emy e Max si destano al suono dell’antica fattoria di montagna, riprodotto dalla sveglia, ed accennano Colle Isarco.
Il capitolo “Amor di montagna” inizia con la poesia “Un Eden senza fine”, sui prati d’alta quota. E’ la prima poesia della mia vita, scritta nel 2013, sulla montagna del periodo estivo. In quell’anno ho iniziato a scrivere narrativa e poesie, in base alle memorie stratificate nel corso del tempo. Nel 2013 ho scritto anche il mio primo racconto, “Amore eterno”, successivamente integrato nel libro sui viaggiatori del tempo (vedi i capitoli “Gli amanti di Tromsø” e “Sole di mezzanotte”).
Nello spazio-tempo senza vincoli della fisica quantistica, ricorre l’idea del ritorno nei luoghi passati con l’anima gemella. E’ un’idea che vale per ogni lettore. Anche le anime single devono pensare ai sogni giusti. Altrimenti, restano schiave del materialismo e dell’irrealtà.
Seguono le poesie “Campo Felice” e “Bad Gastein”, dove sono stato in periodi invernali.
Il paesaggio “aspro e silente” dell’altopiano prima di Campo Felice, in Abruzzo, è paragonato alla “tundra artica”, in Norvegia.
Il paesaggio di Bad Gastein, nel Salisburghese, è serale, nevoso e nebbioso. Neve, nebbia e sogno. Emerge il concetto del viaggio nell’ignoto. Nel “paese incantato” austriaco, “...passeggiare è perdersi nello spazio ovattato e lattiginoso, ...”. Vedi la prima poesia su Venezia: “...passeggiare è perdersi nei viottoli a forma di labirinto, ...”. E’ una metafora. Dobbiamo avere la passione, il coraggio di andare nell’ignoto se vogliamo raggiungere la meta finale.
Dall’Austria al Sud Tirolo. Con le 11 poesie sull’amata “Colle Isarco”, a circa 7 km dal passo del Brennero, il lettore vive il sogno di questo incantevole paese dell’Alto Adige.
Colle Isarco è unita alla Norvegia poiché lo scrittore norvegese Ibsen vi ha soggiornato. Nella poesia “L’albergo di legno immerso nel sogno”, “...il paese caro allo scrittore Henrik Ibsen era avvolto nell’incanto,...”.
Dal capitolo “Amor di montagna” al capitolo “Amor di Norvegia”. Cos’è la Norvegia se non un Paese di montagna inondato dal mare?
L’idea del respirare l’aria fresca e pura unisce in relazione quantica i due capitoli. L’aria e l’acqua si fondono. Viene ricordato il fiume Isarco, il quale poi confluisce nell’Adige. Vi è la poesia “L’Isarco è il respiro di Gossensass”, la poesia “La pioggia è il respiro di Bergen” e la poesia “La neve è il respiro di Tromsø”.
Con il capitolo “Amor di Norvegia”, che comprende 8 poesie, inizia il tema degli “amanti del Nord”. Questa volta il viaggio ideale è verso le terre artiche, in direzione Capo Nord. Le due anime gemelle percorrono con la Jeep il mitico itinerario verso l’isola di Magerøya, la terra più settentrionale del continente europeo. Poi, dopo il lungo viaggio, gli amanti del Nord si stabiliscono “nella casa di legno sulla baia di Tromsø”.
Come già accennato, l’amata Norvegia è ben presente anche nel libro di narrativa sui viaggiatori del tempo. Vedi gli amanti norvegesi Marianne e Magnus nei capitoli “Gli amanti di Tromsø” e “Sole di mezzanotte”.
Dalla Norvegia alla “guerriera vichinga” il passo è naturale. Il capitolo “La guerriera vichinga” comprende 4 poesie, relative ad una donna e madre vittima del “drago” e della malagiustizia. Ho usato il termine “guerriera” per incentivarla a combattere il sistema di corruzione.
Ritroviamo gli amanti Marianne e Magnus nella poesia “La Donna dei sogni”. Qui l’uomo deve salvare la donna vittima della paura illogica, ma ciò non significa l’inferiorità di lei. L’uomo cerca di salvare la donna perché da lei dipende.
L’ultima poesia del capitolo è “Io vorrei sposarti”, personalizzabile. E’ una novità in campo letterario. Io ho preso spunto da vicende reali, ma ogni lettore può personalizzare il componimento sulla base della traccia già predisposta. Lo schema, che può includere il nome della persona amata (donna o uomo), è costituito dal titolo “Io vorrei sposarti...” seguito da “...solo per ...”. Il verso romantico finale è “...per sempre...”. Ogni lettore può diventare un poeta, evidenziando i motivi del suo amore per l’anima gemella. Ovviamente, i versi della poesia personalizzata devono risultare eufonici, non cacofonici, vale a dire gradevoli ed armonici.
E’ un concetto generale che vale per qualsiasi opera letteraria, poesia, narrativa o saggistica: il testo deve essere fluido e scorrevole. Come un corso d’acqua che “...scorre impetuoso tra le rocce e gorgoglia con dolcezza,...” (vedi la citata poesia “L’Isarco è il respiro di Gossensass”).
Dal capitolo “guerriera vichinga” al capitolo “Prima che il Domani ritorni”. Quest’ultimo include le poesie “La Bellezza” e “Uno splendente abisso”. La figlia persa “nell’abisso del vuoto” della poesia “Pentimento di madre” è la stessa “Donna” che prega nella poesia “La Bellezza” ed è la stessa “guerriera del vuoto”. A lei sono ispirati i personaggi Emy e Angela del libro di narrativa sui viaggiatori del tempo.
Come intuibile, si tratta di un’altra donna vittima del “drago” e della malagiustizia. La dedica del libro è rivolta a lei: “Alla guerriera Emanuela, che realizzerà il suo sogno d’Amore...”.
Il “Domani” è il desiderio del risveglio in una vita migliore, nel destino parallelo della felicità. La Donna sofferente si rivolge al Silenzio, che è l’Amore materno di Dio: “...e la Donna ha chiesto al Silenzio, come pregando, di portarLe in dono la Bellezza...”. La figlia abbandonata dalla madre terrena ha bisogno dell’Amore della Madre Eterna che ha creato gli universi. La donna sola, pur bellissima, chiede il dono della “Bellezza” (coraggio) alla Creatrice.
Nella poesia “La Bellezza”, la donna sola passa dal “dolore improvviso” alla preghiera. Nella poesia “Uno splendente abisso”, lei vive nel “pericolo” e si sente un “...brutto anatroccolo, una busta di plastica nera alle porte del sole. ...”. Alla fine, “Il sole cola a picco su ogni cosa,... Il tutto apparecchiato su uno splendente abisso...”. Emerge l’ossimoro “splendente” e “abisso”, che offre l’immagine tridimensionale di un varco spazio-temporale. La Donna intuisce il futuro luminoso.
E si arriva al capitolo dell’universo parallelo: “La guerriera del vuoto”. Affiorano dardeggianti i temi dell’Amore romantico e della lotta contro il materialismo del sistema di corruzione. Questo capitolo include 6 poesie. Risalta immediatamente la poesia “I ribelli di Matrix”, il cui titolo corrisponde al quinto capitolo “I ribelli di Matrix” del libro sui viaggiatori del tempo.
Nella poesia “La guerriera del sogno”, accade l’imprevisto. La guerriera del vuoto “...apparve dal nulla... lei veniva da un’altra dimensione, ...”. E’ la metafora dell’imprevedibile poiché gli eventi migliori della nostra vita avvengono sempre all’improvviso. Non accadono sogni superiori ad ogni immaginazione? I sogni o amori impossibili si avverano anche in terra. Non si avverano sempre perché la vita terrena è per natura molto limitata, ma le sorprese e i miracoli possono accadere da un momento all’altro.
Mentre la “guerriera vichinga” è bionda con gli occhi “cielo di Norvegia”, la “guerriera del vuoto” ha “occhi e capelli scuri”, similmente alla profondità dello spazio immenso. Gli elementi in apparente contrasto si fondono in ossimori armonici. Nord e Sud, monti e mari, passato e futuro nel tempo ciclico.
La Donna del Sud è “vestita di azzurro artico”, in un percorso ideale verso il Nord e i mari e ghiacciai norvegesi. L’argomento de “Gli amanti del Nord” è anche nel capitolo dedicato alla donna mediterranea.
La Donna mora è “bellissima” come la Donna bionda e la Donna della poesia “Esempio di madre” (Sara Cordella) perché tutte le donne guerriere sono belle. La bellezza esteriore è associata alla forza di carattere, forgiata nell’inevitabile sofferenza. E’ qui che appare sfolgorante l’angelo femminile contro il “drago”. Il materialismo e il maschilismo sono annullati dal vento di purezza del genere naturalmente superiore. La viltà del regime di corruzione ha paura del coraggio della Donna.
Anatole France, Premio Nobel per la letteratura nel 1921, diceva: “Quando una donna insiste per l'uguaglianza tra i sessi, sta rinunciando alla propria superiorità”.
Questa naturale superiorità è ricordata in un bellissimo proverbio dei nativi americani: “Una mamma che educa un bambino educa un uomo, una mamma che educa una bambina educa un popolo”.
Tali aforismi sono quasi del tutto sconosciuti, dimenticati sia in campo letterario sia in qualsiasi altro campo. La superiore missione femminile e materna è una verità molto pericolosa, quindi viene occultata dai media asserviti al sistema. Si tratta di un tema rivoluzionario che pervade ancor più il libro di narrativa sui viaggiatori.
Vedi la poesia “I ribelli di Matrix”: “...la Donna era il principale nemico del mondo senz’anima,...”. La Donna è il nemico poiché è tendenzialmente più spirituale e intelligente dell’uomo. Pertanto la minoranza dei corrotti che manipola il mondo cerca di trasformarla in oggetto sessuale e, comunque, lobotomizzato.
Nelle poesie “I ribelli di Matrix” e “Un messaggio che cambierà il mondo”, prima è indicata la Donna, poi l’uomo: “Trinity e Neo”. Nella mia poesia e narrativa, è una regola senza eccezioni. Ida e Isidor Straus (poesia). Emy e Max, Angela e Angelo, Marianne e Magnus, Caterina e Cristian (narrativa). Quando indico una coppia, la donna ha sempre la precedenza.
La Donna è un angelo, gli angeli sono donne spirituali.
Sovente le avversità dividono gli amici, le coppie, le famiglie e le collettività. E, invece, dovrebbero unire in maggior misura. Nel sistema binario paura-coraggio della rete neurale, la chiave della porta spaziotemporale è proprio l’audacia. La paura (illogica) divide. Il coraggio unisce. L’altruismo è logico e necessario. Quante volte, a causa di timori infondati, non abbiamo fatto nulla per salvare vittime in pericolo?
Nella poesia “Un messaggio che cambierà il mondo”, è anticipato un argomento che sarà ripreso e sviluppato nella narrativa sui viaggiatori del tempo: “...contro il sistema bancario serviva la Rivoluzione,...”. Ovviamente, si intende la ribellione avverso la truffa del debito pubblico e dell’euro, con la moneta di proprietà delle banche private e non dei cittadini. Il debito è pubblico, i profitti sono privati.
Seguono i versi che riguardano qualsiasi coppia di amici, fidanzati e sposi contro il regime: “...una Donna e un uomo non possono cambiare il mondo, ma possono diffondere un messaggio che cambierà il mondo...”.
Dicevamo della fisica quantistica, di cui per semplificare ho sintetizzato i relativi concetti. Nel substrato quantico, possiamo vedere il nostro avvenire. E’ il subconscio che emerge. Quante volte ci è capitato di trovare familiari cose o persone che non abbiamo mai visto in passato?
Nella poesia “Incontrata nel futuro”, affiora l’ossimoro temporale: “...così riconosciamo a prima vista l’anima gemella, perché l’abbiamo già incontrata nel futuro...”. L’avvenire è il domani della vita terrena o della vita in Cielo. La sensazione del futuro inconscio è un argomento della narrativa sui viaggiatori del tempo.
Nella poesia “L’Amore romantico è...”, “L’Amore, il sentimento vero, è millanta cose e più, è passione a prima vista per la mente familiare,...”.
Possiamo vederlo tutti i giorni. Gli amanti sbagliati, privi di valori morali, possono restare insieme per moltissimi anni senza dialogo e senza conoscersi, in un rapporto di schiavitù reciproca. Gli amanti giusti, con valori morali, si riconoscono a prima vista, in un rapporto di libertà nel Bene. Gli amanti liberi dalla schiavitù del sesso restano insieme anche nelle avversità. La coppia giusta ha coraggio e dialoga sempre. Molte volte, si formano coppie sbagliate su interessi materiali, fatalmente destinate all’autodistruzione e alla rovina degli eventuali figli. Gli interessi materiali sono causati dalla paura. La stessa paura è il motivo dell’assenza di dialogo tra gli amanti giusti che si lasciano. La confidenza reciproca è logica e necessaria.
Nella medesima poesia “L’Amore romantico è...”, il sentimento vero “...è parlare insieme ore e ore senza volersi mai staccare,...”. I lunghi discorsi romantici, densi e tridimensionali, sono una caratteristica fondamentale del libro di narrativa sui viaggiatori del tempo. Parlare bene con l’anima gemella significa viaggiare mentalmente.
Leggere un libro di valori spirituali con la persona amata è una delle più belle forme di dialogo.
Dunque si arriva alla commovente poesia “Promessa d’Amore”. Questo componimento riassume i temi del vuoto quantico, o campo del pensiero telepatico, della Donna guerriera ed angelo, dei panorami norvegesi e mediterranei, del sogno in terra e in Cielo. La promessa d’Amore è per sempre, fino alla “...vera Vita di sogno del Paradiso...”. La vera realtà è mentale, oltre la materia, nel sogno del Paradiso.
Nelle ultime 2 poesie del capitolo sulla guerriera del vuoto, emerge la tenerezza romantica del “mano sulla mano”. È una novità perché generalmente si dice mano “nella” mano, non mano “sulla” mano.
Al riguardo, viene istintivo comprendere la trasmissione dell’energia mediante il palmo della mano. Possiamo sperimentare facilmente il palmo su palmo. Già l’inventore croato Nikola Tesla aveva compreso che il cervello è un ricevitore di energia universale. Riceviamo energia e la trasmettiamo, la scambiamo con l’anima gemella. E’ un semplice principio di fisica: due corpi in contatto tendono a portare la reciproca energia al valore medio dato dalla somma diviso due. Vale per ogni scambio di calore od elettricità o magnetismo od energia vitale.
Nella poesia “L’Amore romantico è...”, il sentimento vero “...è stare insieme, mano sulla mano, per sentire l’energia spirituale,...”.
Nella poesia “Promessa d’Amore”, la dichiarazione “mano sulla mano” supera il reciproco scambio delle fedi nuziali. E’ molto di più della solita ritualità materialista. Oltrepassa le false convenzioni, forme prive di contenuti, per abbracciare la purezza infinita. Il vero Amore è l’unione di due anime nello Spirito Materno che ha creato gli universi. Totalmente spirituale e mentale.
L’argomento infinito dell’Amore spirituale permea ogni capitolo del libro sui viaggiatori del tempo. Il vero sentimento è cristiano, immateriale, pulito, non cattolico, materiale e sporco. Il vero sentimento ha coraggio. Non possiamo amare se siamo schiavi della paura illogica.
Quanto sopra fa capire l’Amore con la “A” maiuscola, che deriva dal rapporto madre-figlia o figlio. Sul piano immateriale e divino, si comprende naturalmente l’esistenza dell’Amore Materno e dell’Amore Filiale, uniti in un solo Spirito. Considerata la fisica quantistica, non può non esistere la Mente Divina o Pensiero o Coscienza o Spirito universale. Avvertiamo istintivamente la Mente Materna creatrice. Sul piano anche terreno, esiste l’esempio di Maria e Gesù, espressione perfetta di Amore Madre-Figlio.
Per Coscienza universale non si intende la somma delle coscienze individuali, ma il Pensiero superiore all’origine di tutto. Errate interpretazioni della fisica quantistica conducono all’auto-divinizzazione dell’umanità. Il concetto di Mente Materna non è legato materialmente al sesso femminile. E’ Spirito Materno, non donna. L’idea totalmente spirituale della Madre eterna o “Madre antica” (vedi la poesia “Eolie”) è all’opposto del falso “Dio Padre” della religione cattolica, il quale deriva dal paganesimo e da falsificazioni della Bibbia.
Come accennato nella sinossi del libro “Il Paradiso degli amori impossibili”, si parte dall’amore originario e fondamentale: quello materno e protettivo. Il vero Amore, infatti, è il vicendevole scambio tra l’istinto – materno – di dare protezione e l’istinto – filiale – di ricevere protezione, a prescindere dal sesso femminile o maschile. La donna protegge, ma vuole anche essere protetta. Lo stesso vale per l’uomo.
Fin da bambini, abbiamo l’impulso di ricevere affetto prima di darlo. La paura dell’abbandono, causata dalla recisione del cordone ombelicale, è un trauma che riguarda ognuno di noi. Con il tempo, dobbiamo imparare ad essere altruisti e a donare affetto.
In realtà, il vero Amore è amare gli altri più di se stessi. Ma è un argomento che sarà esaminato nella prossima narrativa sui viaggiatori del tempo.
La donna è superiore all’uomo perché è la prima sede dell’istinto materno di protezione.
La donna e l’uomo dovrebbero proteggersi vicendevolmente. Vale lo stesso discorso per la famiglia con figli. Il padre dovrebbe essere la “seconda madre”. Sono delle novità che annullano il materialismo e maschilismo del sistema di corruzione.
Per considerare il genere umano, l’umanità, non si usano i termini falsi “uomo” e “uomini”? Per quale motivo il termine “uomini” include complessivamente donne e uomini?
Il materialismo maschilista deriva dalla favola di Adamo ed Eva, ovvero dell’uomo creato prima della donna, una ridicola falsità priva di qualsiasi fondamento morale e scientifico.
L’idea spirituale del padre “seconda madre” è accennata nella suddetta poesia personalizzabile: “Io vorrei sposarti... ...solo per vedere la felicità dei bambini all’arrivo della loro “seconda mamma” ...”. La madre è il genitore più importante, come previsto dall’ordine naturale. La funzione protettiva materna va svolta da entrambi i coniugi. Ma, in concreto, può capitare una madre irresponsabile e un padre responsabile. In questo caso specifico, il padre deve sostituire la madre assente.
Infine si ritorna all’ultimo capitolo “Il Paradiso degli amori impossibili”, indicato in premessa, come in un ciclo naturalmente eterno. Le poesie contenute sono “Ida e Isidor Straus” e “L’Amore negli universi paralleli”.
Il passato è unito al futuro, e viceversa, nello spazio-tempo della fisica quantistica. Riconosciamo l’anima gemella perché l’abbiano già incontrata nel futuro. A causa delle avversità della vita terrena, possiamo perdere il nostro amore, che ci sembrerà impossibile. Ma i più grandi amori sono proprio quelli impervi e sospesi. Gli amanti impossibili sono destinati a riunirsi, in terra o in Cielo.
La storia e la letteratura sono piene di storie d’amore difficili, che non sarebbero passate alle storia ove fossero state semplici e scontate. Ida e Isidor Straus, la coppia romantica del Titanic, avrebbero costituito un eroico esempio se la grande nave non fosse affondata?
La vita dei coniugi Straus era intrecciata al suddetto sistema bancario. I banchieri hanno organizzato l’affondamento del Titanic per eliminare i tre principali oppositori del progetto della Federal Reserve: Isidor Straus, John Jacob Astor e Benjamin Guggenheim. Il naufragio della nave ritenuta inaffondabile è una metafora delle vicende terrene. Il benessere per tutte le popolazioni è facilmente raggiungibile, ma è ostacolato da minoranze di corrotti (banchieri, con la truffa del debito pubblico). I più ricchi si arricchiscono e i più poveri si impoveriscono. Le democrazie sono semi-dittature mascherate. Nella vicenda del Titanic, le scialuppe erano insufficienti poiché potevano condurre in salvo solo la metà dei passeggeri. Quindi i marinai chiusero i cancelli della terza classe per consentire il salvataggio dei passeggeri più ricchi di prima e seconda classe.
Nella poesia “Ida e Isidor Straus”, “i ricchi hanno tolto spazio ai poveri” perché si tratta della regola generale. I poteri forti condizionano le categorie oneste. Ma questa regola ha le sue eccezioni, nel caso del Titanic rappresentate dai ricchi nobili di cuore. I coniugi Straus hanno lasciato il loro posto alla cameriera Ellen Bird. La moglie Ida, invitata a salvarsi sulla scialuppa, volle restare accanto al marito Isidor sulla nave. Pur nel gelo di quella notte, lui regalò alla cameriera la pelliccia della moglie. I due amanti inseparabili sono stati visti per l’ultima volta sul ponte lance, abbracciati.
Nella citata poesia “Esempio di madre”, dedicata alla madre esemplare Sara Cordella, “...la misura dell’Amore è il sacrificio per l’anima diletta,...”. Dalla purezza dell’Amore protettivo materno derivano tutti gli altri vicendevoli doni. I ricchi Ida e Isidor Straus hanno affrontato la morte insieme e si sono sacrificati per l’umile Ellen Bird. Amare significa donare se stessi.
L’affondamento del Titanic ha causato la vittoria dei valori materiali (vedi il sistema usuraio della Federal Reserve degli Stati Uniti, la banca centrale privata istituita il 23 dicembre 1913), ma ha determinato la vittoria dei valori spirituali con l’esempio inaffondabile di Ida e Isidor Straus. I valori spirituali durano per sempre.
Nel campo quantico dei destini paralleli, “...il male accade per far vincere il Bene, il pericolo è la Salvezza eterna,...”. I destini possono divergere nettamente, ma poi le vie spazio-temporali conducono alla stessa meta finale del Bene.
I coniugi Straus “...affondarono con la nave e sopravvissero in Cielo, ...”. Il loro Amore, diventato impossibile in terra, si è pienamente realizzato nella vita di sogno del Paradiso.
Dunque si arriva all’ultima poesia “L’Amore negli universi paralleli”, che chiude il libro e porta verso orizzonti infiniti. Il percorso già descritto fa comprendere gli argomenti immensi della poesia finale. Non si tratta di una mera consolazione per le sventure della vita. La vita terrena è un campo di prova, un test, finalizzato alla realtà vera che sarà oltre. La dimensione materiale limitata in cui stiamo vivendo non è la parola definitiva, non è necessariamente comoda, né giusta, né piena di amore corrisposto. Si deve combattere, essere onesti, perché la vittoria è già nell’affrontare coraggiosamente il “drago”. Le donne guerriere combattono e vincono sempre. Il coraggio del Bene deve superare la paura del male (con la “m” minuscola).
Così emerge il “vero Amore”, corrispondente all’Amore Materno o “Bene infinito” che ha creato il multiverso. Il “Bene infinito” è anche “...il Paradiso degli amori impossibili nel mondo materiale, lo spazio illimitato con i desideri giusti e romantici. ...”. La “Mente Divina” è ovunque. E’ nel vuoto quantico, dimensione di confine tra il mondo terreno e il mondo celeste, ed è ancor più nella realtà della vita superiore. Non basterebbero interi libri, né intere biblioteche per immaginare e descrivere il Paradiso, che supera ogni pensiero. E’ un sogno reale infinitamente più meraviglioso di qualsiasi immaginazione. Logicamente, può essere definito come uno spazio-tempo quantico. Sulla materia le ricerche sono “work in progress”.
Nell’Aldilà, ogni coppia di anime gemelle ha il suo universo parallelo.
Gli scienziati e ricercatori stanno lavorando per formulare la teoria della grande unificazione, che comprenda la relatività generale di Einstein e la fisica quantistica. L’orientamento principale sarebbe verso lo spazio-tempo ordinato come la rete neurale del cervello. Il vuoto spazio-temporale si organizza in modo intelligente, essendo pervaso dalla Mente superiore.
I versi finali: “...la vera Vita è in Cielo, dove realizzeremo i sogni impossibili, l’Amore negli universi paralleli...”.
La fine è il nuovo inizio. La Fede nel Paradiso è proprio l’argomento che anima non solo il volume di poesie, ma anche il volume di narrativa sui viaggiatori del tempo. Emy e Max, pur nelle avversità della dittatura di Zionix, viaggiano nel passato per migliorare il futuro. Sono ottimisti ed hanno fiducia. Sono felici perché la vita terrena è difficile, avventurosa ed avvincente. Se fosse facile, sarebbe noiosa. E sono ancor più felici perché dopo la vita terrena inizia “la vera Vita di sogno del Paradiso” (vedi la citata poesia “Promessa d’Amore”).
Il verso finale del libro di poesie, “...l’Amore negli universi paralleli...”, è uno stargate verso il libro di narrativa “I viaggiatori del tempo, prima serie”. Si entra nel nuovo mondo del quarto millennio, dove la nuova tecnologia consente l’esame delle dimensioni parallele.

Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?

Massimo Festa - Come abbiamo visto, la realtà ha inciso totalmente nella predisposizione del libro di poesie. Intendo sia quella “solida” del mondo materiale, sia quella intellettiva del mondo immateriale. La realtà vera è il pensiero giusto. L’idea del Bene che vince sul male.
“Da Venezia a Pantelleria” fino ai luoghi del mito di “Atlantide”, Caraibi e Santorini.
Un mio collega scrittore, dopo aver letto il mio libro di poesie, si è meravigliato per tutti i luoghi che ho visitato. Eppure ho visitato materialmente solo Venezia, l’isola d’Elba, Gaeta, l’isola d’Ischia, l’isola di Capri e i Caraibi. Non solo, ma i ricordi di Venezia ed Ischia sono molto lontani nel tempo, immersi nella fitta nebbia del passato.
E’ meglio conoscere personalmente i luoghi delle poesie. Tuttavia possono bastare poche informazioni per esprimerli in versi, ove si abbia la sensibilità di vederli a distanza. Come diceva Marcel Proust, “un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi”. In senso analogo, per creare immagini a favore dei lettori, occorre usare gli occhi della mente. Il vero Amore è quello mentale, telepatico.
Un esempio. Si può soggiornare nel luogo X per un mese o più, ma senza riuscire a scrivere nemmeno una poesia decente su quel luogo. Diversamente, si possono scrivere poesie bellissime solo vedendo un documentario o un video su YouTube e vari link dal web. L’elemento fondamentale è la connessione quantica, per cogliere la natura delle località prescelte.
Cosa vi è di più reale di Colei che ha creato la natura e il multiverso? La “Madre antica”, la Madre Eterna o Madre natura, infinitamente buona, si contrappone alla “Matrix” artificiale creata dai malvagi. La contrapposizione fra la Mater e la Matrix sarà uno degli argomenti fondamentali della narrativa sui viaggiatori del tempo.
Dall’“Amor di madre”, nebbia, laguna e mare, all’“Amor di montagna”, prati, neve, passato e futuro.
La madre esemplare Sara Cordella, associata a Venezia, realizza l’idea dell’Amore che si dona. E’ un concetto spirituale e cristiano che avvia la “passione romantica” delle poesie successive.
Nella dimensione parallela, la madre del sud “in terra solare” abbandona la figlia ed esprime l’assenza di Amore. E’ la prima poesia sul dramma dell’infanzia e adolescenza orfana. Le altre sono consecutive da pagina 61 a pagina 68: “La Donna dei sogni”, “Io vorrei sposarti...”, “La Bellezza” e “Uno splendente abisso”.
I drammi reali non finiscono cupi nel pessimismo. La mia poesia, narrativa e saggistica non è mai pessimista, ricordando che il Male, il “drago”, è solo una temporanea eccezione al Bene. Nel capitolo “Prima che il Domani ritorni”, lo “scoglio” del “dolore” “non è abbastanza smussato dal mare”. La donna “bellissima, vestita di azzurro artico,” ha l’ingiusto senso di colpa che deriva dal trauma dell’abbandono. Ma, almeno inconsciamente, comprende che è solo questione di tempo. “Il male accade per far vincere il Bene” (vedi la poesia “Ida e Isidor Straus”). Il “Domani” sarà il futuro sognato.
Diceva Khalil Gibran: “Nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c'è un'alba che ci aspetta.”
Ritorniamo al capitolo “Amor di montagna”, che include le poesie dedicate a Campo Felice, Bad Gastein e Colle Isarco. Ho conosciuto personalmente questi luoghi. Sono poesie di montagna estiva, con l’eccezione di “Campo Felice”, che riguarda tutte le stagioni, e “Bad Gastein”, che è “un ricordo invernale”. In questa località austriaca, la realtà era sospesa: “...la neve e la nebbia distendono l’impero del sogno,...”.
La poesia “Un Eden senza fine” è dedicata al sogno dei “prati d’alta quota”. La realtà vera è il sogno del Paradiso. Tale ambiente richiama i monti vicini a Colle Isarco e i documentari di natura visti nel corso degli anni.
Nell’ultima poesia del capitolo “Amor di montagna”, “...il ritorno a Gossensass con la persona amata sarà indimenticabile. ...”. Questa poesia, intitolata “Il segno del Destino”, è un luogo di passaggio verso il libro sui viaggiatori del tempo. I versi finali sono: “...un viaggio nel passato al tempo del futuro, il segno del Destino...”. Data la fisica quantistica, il futuro è più reale del presente.
I ricordi del passato si fondono con la certezza del futuro. Il futuro felice è una reale certezza, non una semplice speranza. Possiamo scegliere per paura un sentiero più lungo, ma alla fine arriviamo alla destinazione giusta.
Dall’“Amor di Norvegia”, con il viaggio degli amanti del Nord, alla “guerriera vichinga”, con la musa ispiratrice amante della scrittura e delle “terre artiche”. Nella realtà si tratta di Marinella.
Non sono mai stato in Norvegia, ma la amo profondamente. Uno dei miei desideri è vivere a Tromsø con l’anima gemella. Ho ricevuto l’imprinting di montagna (Colle Isarco in Alto Adige), dunque il mio percorso ideale è verso Nord.
La seconda poesia del capitolo “Amor di Norvegia” trae spunto da un mio sms inviato nella sera del 26 aprile 2013 alla “guerriera vichinga” (Marinella): “la pioggia è il respiro di Bergen”. Prima di partire con la Jeep in direzione nord, per il viaggio notturno, ho inviato quel messaggio letterario. Bergen è una delle città più piovose del mondo. Quella sera pioveva a Roma e pioveva in Lombardia. L’acqua del cielo è fonte di numerosa letteratura romantica.
I versi finali della poesia sono: “…lo sgocciolio è una dolce musica, la pioggia è il respiro di Bergen...”.
Dopo la “guerriera vichinga”, appare la Donna del “dolore” e dello “splendente abisso”. Il suddetto capitolo “Prima che il Domani ritorni” include due poesie, due gemme ispirate dalla Donna del sud amante del Nord. Sono vicende reali unite alla sublimazione poetica.
La bambina del sud è cresciuta senza amore materno come la bambina del nord. Ambedue vittime di mafia e malagiustizia, come molti cittadini del Paese più corrotto d’Europa.
“Il dolore” “è il carbone diventato diamante, il buio pesto che muta nella dura certezza del vuoto. …”. Abbiamo visto che il “vuoto” non solo rappresenta l’assenza dell’Amore materno, ma altresì il vuoto dello spazio-tempo quantico, il campo infinito del pensiero, la Mente Divina, la Madre Eterna che ha creato gli universi. Quindi dal valore negativo si passa al positivo. Dall’assenza alla presenza totalizzante dell’Amor di Madre.
Se all’inizio la realtà è difficile, alla fine si trasforma in sogno.
La Donna del “dolore” e dello “splendente abisso” è la “guerriera del vuoto” o “guerriera del sogno”. Nella realtà si tratta di Emanuela. La madre di Emanuela è la “Donna pentita” della poesia “Pentimento di madre”.
Le vicende reali sono molte: ho conosciuto Emanuela il 2 luglio 2014 (“Una sera di luglio lei apparve dal nulla,...”); abbiamo chattato su Facebook fino alle 5 di mattina del sabato successivo; i nostri discorsi erano lunghissimi; abbiamo visto i primi due dvd della trilogia di Matrix sul navigatore della Jeep e l’ultimo dvd a casa; etc… Dai nostri discorsi è iniziata l’idea della narrativa su “I viaggiatori del tempo”.
I versi finali della poesia “Promessa d’Amore” sintetizzano la realtà vera oltre il temporaneo mondo materiale: “…mano sulla mano io ti prometto il mio eterno Amore, per la vera Vita di sogno del Paradiso...”. E’ un concetto generale. Le avversità della vita terrena non possono separare per sempre le anime gemelle. La realtà vera è il Bene. Pertanto il Destino riunirà le anime ingiustamente divise.
Quanto sopra, dunque, spiega la realtà degli “amori impossibili”. Vedi le poesie finali “Ida e Isidor Straus” e “L’Amore negli universi paralleli”.
In terra, i destini o universi paralleli non possono essere vissuti contemporaneamente. Ad esempio, possiamo sposare X o Y. Scegliamo una via o l’altra. E abbiamo l’impressione (errata) di lasciare per sempre le persone non scelte. Ma nell’Aldilà, senza vincoli materiali, le dimensioni parallele esistono simultaneamente. Gli amori giusti, impossibili in terra, si realizzano. E’ una materia infinita, nell’ambito della grande teoria unificata studiata dai fisici, la quale sarà approfondita nei prossimi libri di narrativa sui viaggiatori del tempo.
In Paradiso, come accennato, ogni coppia di anime gemelle ha il suo universo parallelo.
Proprio per questo motivo ho scritto la poesia “L’Amore negli universi paralleli”. E’ una dichiarazione d’Amore dedicata alla Donna impossibile da sposare in terra (poiché schiava della mafia e malagiustizia).
Diceva Ernst Junger che il motto del ribelle, avverso le tirannidi, è “Hic et nunc”. Al “Qui e ora” fa riferimento anche il fisico Vittorio Marchi nella definizione della realtà quantistica senza tempo. Ma è comunque necessario pensare in prospettiva.
E’ fondamentale combattere per l’Amore, per il Bene. Al momento giusto, la vittoria arriverà. Il futuro sarà molto più felice di ogni nostra immaginazione.

(Prima parte dell'intervista)


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