| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Gridi di vita”. Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Lucia Balloi - Perché “Gridi di vita”? Il titolo nasce dall'esigenza di amplificare l'idea della sofferenza, mi sono ispirata ad una delle tante modalità indiane. I saggi indiani utilizzano gli animali per enfatizzare e far capire gli stati umani. Seguendo la stessa linea di pensiero, ho deciso di utilizzare la parola gridi (tipico degli animali) e non grida (tipico degli umani). L’essere umano spesso non manifesta “il proprio sentire” rendendolo ancora più doloroso, e il termine gridi vuole proprio mostrare al mondo le ripercussioni che da questo ne derivano. Un grido animale dunque, un grido di dolore. “Di vita” perché si parla di “vita vissuta”, di situazioni della vita quotidiana celate per vergogna, per timidezza o per paura.
Gli argomenti trattati sono vari e attuali e spaziano dai disturbi alimentari, al tradimento, alla povertà e alle diverse modalità per ritrovare se stessi nella sofferenza.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Lucia Balloi - La realtà? Beh, la sofferenza è reale, tutto ciò che viene descritto è frutto di riflessioni derivate dal vissuto e dai sentimenti che hanno caratterizzato i diversi momenti della mia vita. Talvolta, parlo di persone diverse da me, ma uso la prima persona perché mi addentro così tanto nel problema da sentirlo mio. Per me è come se comprendere significhi provare, poiché solo provando quel tipo di dolore lo capisci e lo rendi tuo... In altre parole, ritrovo in me quei tratti comuni tipici delle persone sofferenti e enfatizzarli mi rende partecipe della loro sofferenza. Così mi riscopro uguale e diversa, così cresco nella consapevolezza del diverso da me.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Lucia Balloi - Ho voluto salvare le mie riflessioni, il mio vissuto diverso dal comune. Anche solo la descrizione di un avvenimento fa riflettere, fa pensare, facendo il modo che “ogni istante di poesia si trasformi in malinconia”. Ogni verso delle mie poesie nasce da profonde riflessioni vissute, sofferte e profondamente sentite. Solo imparando ad accettare la sofferenza, si raggiunge la crescita personale. Solo immergendosi nelle profondità oscure, si ritrova la luce.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Gridi di vita”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Lucia Balloi - Come momenti magici! L’evento più rilevante e magico è stato sicuramente quello che mi ha portato ad incontrare persone o compagni di vita che mi hanno incoraggiato ad osare, a tentare la pubblicazione della mia opera. Sono tendenzialmente timida per cui ho avuto bisogno di supporti e incoraggiamenti costanti. Potrei dire che vincere la timidezza è stato il passo più importante, difficile.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Lucia Balloi - Le fonti delle mie ispirazione nascono dalla mia vita e dalle persone che la incrociano.
Il mio poeta preferito è Leopardi, in lui riscopro tratti della mia personalità e del mio vissuto, ovviamente non oso paragonarmi a lui, alla sua grandezza, ma ogni volta che ho la possibilità di leggere una sua opera per me è come se fosse la prima volta. Adoro ed ammiro Merini e Baudelaire poiché scrittori dotati di una consapevolezza superiore alla norma. Sinceramente non so quanto abbiano influenzato il mio stile, in realtà non so neppure se abbia uno stile, ma spero che il tempo me lo faccia scoprire o acquisire. Il mio stile è influenzato dai miei stati d’animo e degli avvenimenti che li generano. Cambio stile in funzione delle mie emozioni.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Lucia Balloi - Sì, la musica, in particolare i testi di canzoni di autori quali Masini, Finardi, Guccini. Autori che affrontano i temi della vita e le problematiche ad essi associate, canzoni profonde, sofferte e vissute. La nuova poesia orami si sta sposando con la musica.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Lucia Balloi - Amo la filosofia e la psicologia. Sono il frutto di queste due passioni e non della letteratura, quindi non saprei indicare con precisione quale genere letterario preferisco.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Lucia Balloi - Sicuramente preferisco il libro tradizionale a quello digitale. Il libro tradizionale lo sento mio, il tatto e il profumo della carta stampata sono sensazioni che il digitale non dà e non può dare, anche se sono figlia dell’informatica e quindi entrambi le versioni non possono che aumentare la divulgazione di un'opera che mi piacerebbe condividere con più persone possibili.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Lucia Balloi - Molto conflittuale, ovvero ogni poesia è stata il frutto almeno di una lacrima versata. Non è semplice scrivere poesie, non parlo delle rime ma del mettersi in gioco, di mostrarsi senza veli e rivelare ciò che tutti nascondono. “Ti senti nuda di fronte al mondo che legge”.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Gridi di vita” se non lo avesse scritto.
Lucia Balloi - Per conoscere, per confrontarmi e per riflettere su un modo di vedere, di vivere diverso dal mio.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Lucia Balloi - Ho scritto diverse poesie attualmente raccolte, nascoste nel mio archivio, che alcuni giorni rileggo in silenzio ma non so ancora che farne! La scelta della pubblicazione è sicuramente la più difficile per me. Ogni poesia riflette me stessa, le mie paure, le mie insicurezze, le mie sconfitte e le mie vittorie, è difficile per una persona riservata come me superare questi limiti. Forse dopo aver fatto il primo passo con la pubblicazione di “Gridi di vita” sarà più semplice, non so! Se questa esperienza sarà positiva magari la rifarò. Anticipare una nuova pubblicazione è difficile! Se pubblicherò nuovamente sarà una sorpresa.
Collana Gli Emersi - Poesia
pp.44€12.00
ISBN 978-88-591-3450-3
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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