| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Il pianto della matrioska” Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Anna Chiara Cuozzo - Il titolo è sicuramente uno degli elementi fondamentali del romanzo: non è facile comprenderne il significato, forse soltanto arrivati all'epilogo si riesce a comprenderlo davvero.
Ad ogni modo, la figura della matrioska non si riferisce ad un preciso personaggio, in realtà tutti i protagonisti del libro - così come ognuno di noi - possono essere rappresentati un po' come delle matrioske: bamboline apparentemente perfette che, in realtà, nascondono dentro milioni di altre sfaccettature.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Anna Chiara Cuozzo - Il mio romanzo non è autobiografico ma, a mio avviso, sarebbe impossibile scrivere qualcosa prescindendo dalla propria realtà. Tutto il mio vissuto ha contribuito a creare queste pagine: esperienze, libri, profumi, paesaggi, sensazioni, emozioni, persone...
Una frase che mi piace ripetere spesso è infatti "la mia storia non è quella dei miei personaggi, ma la loro storia... è la mia", nel senso che quella descritta non è effettivamente la mia vita, ma in ognuno di loro c'è una piccola e segreta parte di me, difficile da individuare anche per chi mi conosce.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Anna Chiara Cuozzo - La storia che ho voluto raccontare non pretende di emettere sentenze o giudizi sulla società attuale, ma semplicemente cerca di "raccontarla" nelle sue varie sfaccettature, di descrivere ciò che i nostri occhi vedono ogni giorno.
Il libro vuole essere uno "scorcio di presente", uno spaccato di vita quotidiana con tutte le sue problematiche. I personaggi sono complessi, ma in essi il lettore può ritrovare le sue paure e difficoltà; i dialoghi sono semplici, ma le tematiche sono molto forti... forti, ma reali.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Il pianto della matrioska”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Anna Chiara Cuozzo - Scrivere questo libro è stata per me un'esperienza fantastica anche se mi è costata molto impegno e molta angoscia.
Ho dovuto affrontare molte paure, da quella di non riuscire a terminarlo a quella che non venisse mai pubblicato. Tutto ciò, però, posso dire sia stato molto stimolante: mi ha spinta ad impegnarmi con serietà e a cercare di dare sempre il massimo, ma soprattutto mi ha aiutata a credere in me stessa e nel mio sogno.
Il momento che ricordo con più emozione è stato quello in cui finalmente ho avuto il libro tra le mani, il giorno più bello della mia vita: non riuscivo a smettere di accarezzarne il dorso, di sfogliarlo, di respirare il profumo inconfondibile della carta appena stampata e di sorridere come non avevo mai fatto prima.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Anna Chiara Cuozzo - Gli autori che hanno maggiormente influenzato il mio percorso, nonché la stesura di questo libro, sono tantissimi, ma cercherò di essere più concisa possibile.
Indubbiamente devo tantissimo a Valentina D'Urbano, autrice de "Il rumore dei tuoi passi", lei che mi ha catturata con il suo stile schietto e deciso e mi ha fatto desiderare di riuscire ad esprimermi allo stesso modo.
C'è poi Alessandro Baricco che mi ha condizionato per il valore sentimentale e poetico dei suoi libri, i quali hanno lo straordinario potere di non annoiarti mai.
Poi Giulia Carcasi, scrittrice dallo stile leggero e così delicato da sembrare quasi un sussurro; John Green con le sue trame sempre piene di sorprese e di sottile ironia, e tanti altri che - ognuno a suo modo - hanno influenzato il mio modo di scrivere.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Anna Chiara Cuozzo - Una componente fondamentale per l'ispirazione è stata la musica.
Non prediligo un genere in particolare, ma alcune canzoni sono riuscite ad ispirare determinate scene del romanzo. Ancora adesso, ogni volta che le ascolto, penso che siano perfette come colonna sonora di quei momenti.
Per fare un esempio, il momento in cui Bruna corre sotto la pioggia è un mix di emozioni tra Nobody's Home e I'm with you di Avril Lavigne.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Anna Chiara Cuozzo - Uno dei generi letterari che amo di più è sicuramente il fantasy: ho infatti letto numerosissime saghe che vanno dall'indiscutibile Harry Potter alle più recenti come Hunger Games e Divergent.
Amo questo genere perché credo sia il modo migliore per evadere dalla realtà ma, allo stesso tempo, sia anche un modo per riflettere su di essa in maniera innovativa e inaspettata.
Un altro genere al quale mi sono appassionata ultimamente è quello dei classici: essi sono fondamentali nella formazione di uno scrittore e io sto iniziando ad amarli per il loro stile ricercato ma - soprattutto - per quella sensazione di immortalità che emanano.
Ho cominciato a leggere anche romanzi gialli, ma per adesso non mi ritengo una vera patita del genere, anche se non escludo di poterlo diventare con il tempo.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Anna Chiara Cuozzo - Personalmente leggo solo cartacei, un po' per abitudine e un po' per gusto personale: lo stringere un libro tra le mani, sfogliarne le pagine, respirarne l'odore, così come l'ascoltare il rumore delle pagine che vengono girate... sono sensazioni che nessun ebook potrà mai regalare.
D'altra parte però, devo riconoscere la grande utilità e praticità della versione digitale dei libri che elimina l'ingombro, ma soprattutto riesce ad essere di rapidissima diffusione.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Anna Chiara Cuozzo - Durante la prima fase di scrittura, devo ammettere che non è sempre stato tutto rose e fiori: molte volte ho deciso di mollare (basti pensare che ho riscritto l'intero romanzo per ben tre volte) ma alla fine non sono mai riuscita a farlo veramente.
Scrivere per me è più che una semplice passione: è quello che sono ed è il modo migliore che trovo per esprimermi, per comunicare le mie emozioni e per raccontarmi.
Per quanto pensassi di non farcela non sono mai riuscita a smettere davvero di crederci. Scrivere è il mio sogno, la mia passione, la mia essenza e... è semplicemente impossibile sfuggirgli!
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Il pianto della matrioska” se non lo avesse scritto.
Anna Chiara Cuozzo - Il motivo principale, dal quale sarei incuriosita, sarebbe sicuramente la giovane età dell'autrice.
Credo che la società degli adulti abbia il dovere di incentivare e spronare le nuove generazioni a perseguire i propri obiettivi, ma anche quello di fornirgli delle opportunità per riuscirci: ecco dunque che leggere un romanzo scritto da un'adolescente potrebbe essere un modo di avvicinare i ragazzi al mondo della lettura e della scrittura e, perché no, infondere loro la speranza che i propri sogni possono concretizzarsi.
Avrei poi la curiosità di leggere come una sedicenne riesca ad affrontare delle tematiche così forti da spaventare ed imbarazzare anche gli adulti quali l'omosessualità, la morte, il senso di inadeguatezza.
Infine sarei curiosa di leggere come un'adolescente vive il suo mondo ed il suo tempo, come percepisce la sua realtà e la sua essenza.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Anna Chiara Cuozzo - Ultimamente la mia testa è piena di idee che si mescolano tra loro senza trovare una via d'uscita.
Ho tantissime cose in mente: storie fantasy che s'intrecciano con la realtà, spaccati di vita affini a questo romanzo, gialli "particolari" che si distaccano un po' dallo schema classico... e perfino un romanzo storico!
Tantissime idee ma ancora poca chiarezza. Certamente prima di scrivere qualsiasi altra cosa ho la necessità di lasciarmi alle spalle i personaggi di questo romanzo ai quali, per adesso, sono ancora troppo profondamente legata.
Collana Gli Emersi - Narrativa
pp.268 €14.00
ISBN 978-88-591-3333-9
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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