| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Le tre caravelle”?
Raffaele Luca D'Ignoti - Innanzitutto iniziamo col dire che “le tre caravelle” di per sé rappresentano nell’immaginario collettivo il mezzo della scoperta, della conquista e dell’approdo. Ovviamente quando si giunge in una terra ignota, per cause di forza maggiore e per spirito di avventura, si va alla ricerca dei frutti che questa ci offre, e si cerca di stabilire un contatto con le popolazioni indigene; ecco, per me le “tre caravelle è semplicemente un viaggio, probabilmente seguendo rotte che non hanno mai avuto una destinazione ben definita, ma un viaggio certamente introspettivo e di apertura verso “nuovi mondi” attraverso un mezzo che ritengo immenso dal punto di vista comunicativo, e intimamente espressivo: cioè la poesia. Ma ciò che rende per me speciale il titolo è la sua associazione ad un luogo ben specifico, si immagini un posto che sia scenario di momenti, dal punto di vista emozionale, che rappresentino la cima sciolta del tuo cuore attraccato al molo, un cuore pronto a salpare con quella meravigliosa e preziosa ansia di scoprire nuove sensazioni, come in un “intimo viaggio". Da qui la voglia e il desiderio di “animare” questo luogo fisico e farlo fluire, navigare, portarlo in alto mare, con me, capitano con un timone di penna e la mia fedele ciurma: le mie emozioni.
Domanda - Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Raffaele Luca D'Ignoti - Senza alcun dubbio i principali argomenti trattati in questa raccolta non possono che essere i sentimenti. Nel percorso esistenziale di ognuno di noi i sentimenti, con le esperienze che ne scaturiscono, si depositano sul fondo della nostra anima e, ritengo, che la poesia sia un succo concentrato di passioni, di sensazioni. La poesia è un ecoscandaglio in grado di rilevare tutto ciò che è in profondità, nel più profondo io interiore, una testimonianza diretta, quasi una confessione ineluttabile. Dal canto mio, ho cercato di riportare alla luce e far risalire dal fondo tutto l'io che i miei occhi con spirito critico osservano e tutto quello che il mio cuore con passione riesce o è riuscito a preservare e tramutare in Poesia.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Raffaele Luca D'Ignoti - A questa domanda mi sento di rispondere in maniera molto sintetica semplicemente asserendo con convinzione che la poesia è una fusione perfetta tra realtà, immaginazione e sogno.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Raffaele Luca D'Ignoti - Diciamo che a questa domanda ho un po’ risposto già prima, quando ho definito la poesia come “una testimonianza, una confessione ineluttabile”; aggiungo, affermando senza esagerare, che certamente in questo libro ho “appiattito” il concetto di tempo, che in un aforisma definisco come “clessidra distesa”, questo perché ritengo che questa unità di misura degli istanti che scorrono non ha grandezza, ma credo che la sua forza e la sua lunghezza intese come capacità di assorbire le emozioni e i ricordi vissuti giorno dopo giorno, istante dopo istante, dipendano dalla forza stessa delle emozioni che si vivono e dal loro impatto sulla nostra vita. È per questo che mi sento di affermare che con questo libro ho costruito uno scrigno senza tempo dove conservo, preservo dall’usura del tempo ogni frammento della mia vita stessa, con particolare cura per quei momenti, per quelle fasi della vita che hanno tracciato in me un sentiero di buoni e forti sentimenti, anche passando per strade di dolore.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Le tre caravelle”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Raffaele Luca D'Ignoti - In tutta onestà isolare degli episodi mi parrebbe un po’ riduttivo nei confronti dell’esperienza in se stessa, che posso considerare davvero come un percorso di grande impegno, grande soddisfazione e grande gioia, culminata in un’opera che nasce da dentro con la consapevolezza di ritrovarsi e di essersi impresso in quelle righe che ti raccontano e che vogliono raccontare e trasmettere. "Le tre Caravelle” è un puzzle vorticoso di episodi, di istanti che si sono ritrovati in un girotondo stretti per la mano tutti per iniziare un itinerario che adesso, a conclusione, posso considerare ritenersi soltanto all’inizio. La voglia di indagare ancora è troppa, tanta per fermarsi proprio adesso. C’è un intero mondo da scoprire e da riscoprire.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Raffaele Luca D'Ignoti - Li elencherò in una speciale classifica molto intimistica, in cui possiamo certamente rilegarli tutti al gradino più alto del podio, tanto per utilizzare una metafora sportiva.
Pablo Neruda, Alda Merini, Emily Dickynson, Fedor Dostoevskij, Giacomo Leopardi, Luigi Pirandello. Certamente questi autori hanno molto influenzato il mio percorso creativo e il mio pensiero.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Raffaele Luca D'Ignoti - Non mi dilungherò molto nel dire che la musica italiana dei grandi cantautori (che giudico poesia moderna di altissimo livello) ha giocato un ruolo determinante nel mio percorso di approccio alla poesia sin da piccolo.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Raffaele Luca D'Ignoti - Certamente, oltre alla poesia, non posson non entrare a far parte della cerchia delle mie travi culturali i romanzi e i racconti della letteratura russa, i classici della letteratura italiana ed inglese, i poemi epici greci; per questi ultimi in particolare ho una adorazione incondizionata.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Raffaele Luca D'Ignoti - Indubbiamente il libro cartaceo tradizionale: permette di assaporare con più “sensi”il piacere della lettura.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Raffaele Luca D'Ignoti - Non vorrei passare per uno di quei poeti “sofferenti” che scrivono per espiare i propri peccati o sfogare le proprie frustrazioni. Il mio rapporto con la scrittura è meraviglioso: io adoro scrivere, tutto qua, considero la scrittura un albero dai frutti inesauribili, da cui attingere, e allo stesso tempo una terra da coltivare con cura e amore, con passione.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Le tre caravelle” se non lo avesse scritto.
Raffaele Luca D'Ignoti - Sinceramente mi imbarazza rispondere a questa domanda ma, se dovessi acquistare il mio libro, lo farei per fare un tuffo in emozioni senza schermo, questo libro mette a nudo l’autore e racconta l’autore stesso, e allo stesso tempo abbraccia intimamente i sentimenti di tutti, nel tentativo di farsi riconoscere attraverso le proprie esperienze, i propri ideali e ha la sola aspettativa di incontrare il lettore nelle sua anima, con l’intenzione unica di suscitare emozioni, attraverso le proprie di emozioni o tramite il proprio sguardo sulle molteplici proiezioni della vita sullo schermo della realtà.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Raffaele Luca D'Ignoti - In questo periodo ho partorito l’idea di scrivere dei racconti, senza abbandonare mai la mia cara poesia, ho già iniziato a decifrare le mie idee che stano prendendo forma. Amore, Natura, Musica, Tempo, Famiglia, Sogno, Emozioni, Avventura, saranno protagonisti che non potrò escludere dal mio prossimo Viaggio.
Titolo: Le tre caravelle
Autore: Raffaele Luca D'Ignoti
Prezzo di copertina: € 12,00
Dati: 2016, 92 p.
Editore Aletti (collana Gli emersi)
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