| “Amore, intrighi, tradimenti, giochi di potere. Una trama più complessa di quella del Trono di Spade e più profonda dell'Idiota di Dostoevskij. Se cercate questo, non comprate questo libro.
Questo libro è evasione, divertimento, un sogno; e tutto sommato parla anche un po’ d'amore.
Un viaggio. Io, mio padre, che andiamo a fare i criminali in Grecia. Strano.”
È questo il testo che accompagna la quarta di copertina del libro “Kakos Kai Aiscros”, incuriosendo non poco.
Per saperne di più del libro ma anche del giovanissimo autore, Riccardo Sorrentino, classe 1998, abbiamo realizzato quest’intervista.
Buona lettura!
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Kakos Kai Aiscros”?
Riccardo Sorrentino - Il titolo si rifà ad un detto greco “Kalos kai aghatos”,che sta a significare “Bello e buono” ovvero come la purezza morale vada a coincidere anche con quella fisica. La mia storpiatura del detto sta a significare direttamente l’opposto cioè “Brutto e cattivo”. Un atteggiamento riscontrabile in ogni personaggio del libro.
Domanda - Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Riccardo Sorrentino - Penso che il mio libro possa essere inteso attraverso vari livelli. Al primo livello esso appare soltanto come un libro comico, sarcastico e caustico, scritto per farsi due risate. Ma andando più a fondo si può rintracciare la presenza di vari argomenti. La necessità di cambiare e viaggiare, il tema dell’amicizia e dell’amore messi in contrasto ed il rapporto padre-figlio.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Riccardo Sorrentino - Penso che noi scrittori non inventiamo niente. Rubiamo dai sogni e dalla realtà per creare le nostre storie.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Riccardo Sorrentino - Mi piace pensare d’aver passato, spero a molti, un pezzo del mio pazzo mondo. Una poesia scritta per la mia fidanzata o una ragazzata fatta con gli amici. Dopotutto si tratta di lasciare un messaggio no?
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “KAKOS KAI AISCROS”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Riccardo Sorrentino - Fantastici, senza dubbio. Partendo da quando la mia fidanzata ha premuto affinché mettessi nero su bianco questo sogno fino ai primi commenti entusiasti dopo la lettura del libro. Senza di lei, molto probabilmente, non sarei qui a rispondere a questa intervista.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Riccardo Sorrentino - Malgrado non possa sembrare dalla lunghezza del mio libro, adoro i “mattoni” degli storici greci: Erodoto, Tucidide e Senofonte li considero capisaldi della mia formazione letteraria. Oltre a loro, Remarque e Dostoevskij. Provo, inoltre, una passione sfrenata per la letteratura Lovecraftiana.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Riccardo Sorrentino - Mi presto anche come attore presso Casa Babylon Theater, diretto da Nicolantonio Napoli, che saluto affettuosamente. Il suo modo di fare teatro ha influenzato decisamente i miei scritti. Una menzione va anche alla musica in genere. Senza non riesco a scrivere come vorrei, mi aiuta ad immaginare.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Riccardo Sorrentino - La saggistica storica, il genere lovecraftiano e kafkiano, il romanzo distopico e cyberpunk, oltre ai classici della letteratura greca e latina.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Riccardo Sorrentino - Carta tutta la vita.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Riccardo Sorrentino - La scrittura mi rilassa e permette d’estraniarmi dal mondo e di vivere, anche se per poco, nel mondo che creo. Decisamente confortante.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “KAKOS KAI AISCROS” se non lo avesse scritto.
Riccardo Sorrentino - Un libro scritto da un giovane è da supportare per incentivare lo stesso a continuare a scrivere, inoltre sarei attratto dal titolo.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Riccardo Sorrentino - Rappresenterò un altro tipo di viaggio, molto meno “eroico” e decisamente più “subdolo” ma non privo d’altrettanti pericoli. Insomma, parlerò del mondo dei pendolari.
Collana Gli Emersi - Narrativa
pp.44 €12.00
ISBN 978-88-591-3414-5
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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