| 1D-Partiamo proprio dal titolo, come mai “Spazi”?
1R-Gli spazi rappresentano la vastità degli orizzonti del nostro animo, la profondità della nostra mente, a cui il quotidiano non ha la possibilità di accedere e, nello stesso tempo, gli angoli, (l’angulus, il cantuccio) del nostro cuore in cui potersi rifugiare.
2D-Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
2R- L’amore smisurato dal valore inestimabile e ineguagliabile per i miei cari, l’ammirazione profonda per la natura eterna e vivida interprete di sogni e immagini altrimenti incomprensibili, serena e illuminante nelle oscure domande che spesso assillano l’animo umano …
3D-Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
3R-Tantissimo e in ogni suo aspetto: la poesia consiste, appunto, in questo trasfigurare, interpretare la realtà, nel vederla sotto veste nuova …
4D-La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
4R- La scrittura ha il suo valore intrinseco di conservazione. Senza di essa nulla possiamo trasmettere, nulla possiamo ricordare per sempre. Appunto con la scrittura stabiliamo dei contatti significativi, duraturi e soprattutto indelebili nel tempo. Non ho voluto pertanto che i ricordi, i sogni le ispirazioni, le percezioni si disperdessero in barlumi o su fogli di carta occasionali, senza esplicare quella specifica funzione che caratterizza da sempre il momento se pur breve dell’atto poetico dello scrivere e che ne rappresenta la peculiarità. Con la scrittura, in particolare, io riesco molto più facilmente, essendo di carattere introverso, a diffondere in maniera simbolica, attraverso la poesia, un’infinità di emozioni, immagini, sensazioni, di concetti che mai si potrebbero cogliere soltanto attraverso la parola, o che rimarrebbero dispersi nel tempo, se diffusi soltanto oralmente o non raccolti in una silloge più esplicativa come questa.
5D-A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Spazi”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
5R-La silloge è divisa in due parti, “Dentro l’anima” e “Nuvole”; ovviamente ogni poesia è legata a un contesto, pur essendo frutto di pura ispirazione, dato che, più volte, ho affermato che scrivo perché la penna scorre sul foglio. Ogni poeta, del resto, scrive allorquando l’animo si rasserena dopo momenti di angoscia, e questo è da intendersi sia per la prima che per la seconda parte, quest’ultima decisamente ironica, se per ironia si intende l’altro aspetto del dolore.
6D-Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
6R-Il mio poeta preferito è sempre stato Montale, quindi Ungaretti, Quasimodo, Leopardi, Pascoli, il lirici greci, Dante, Petrarca. Ho già affermato di aver affrontato studi classici, decisivi nella mia formazione. Ad essi mi sono dedicata con passione, con dedizione ne diffondo le idee, i costrutti quotidianamente ai miei alunni.
7D-Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
7R- Amo la musica profondamente: ha inciso notevolmente nella mia formazione culturale e spirituale. La sento quando scrivo, quando mi applico, vive nel mio quotidiano, essendo anche dotata di orecchio assoluto; ho un passato di pianista, essendo, oltre che laureata in lettere classiche, diplomata in pianoforte (Diploma decennale). Tra i musicisti adoro, in primis J. S. Bach, per la sommessa e profonda musicalità e per le sue magnifiche “cattedrali sonore”, così definite; poi ammiro Liszt, per il virtuosismo pianistico eccezionale, quindi Chopin per il suo trasformare continuo il pianoforte in orchestra, infine Albeniz e i contemporanei …
8D-Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
8R-Oltre alla poesia, che sgorga spontaneamente dall’animo, mi sono congeniali la fiaba, la favola, il racconto fantastico; amo trasfigurare, al solito, la realtà, riviverla poeticamente; in altri termini, amo rendere immaginario e rinnovato il quotidiano.
9D-Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
9R- Il libro tradizionale cartaceo riscuote tuttora maggiori consensi: ha un’immediata ricezione e una maggiore reperibilità: perciò lo preferisco a quello digitale.
10D-Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
10R- La scrittura ha coperto un periodo molto doloroso, avendo inviato le poesie poco prima che morisse mia madre, e quello precedente (le poesie rivestono l’arco di tempo dei primi sei mesi del 2015 in gran parte), fortemente sentito dal mio intenso legame con la sua presenza. La stesura ha rivestito quello successivo non meno atroce, che tuttora permane, se di affetti parliamo
insostituibili…
11D-Un motivo per cui lei comprerebbe “Spazi” se non lo avesse scritto.
11R-Comprerei “Spazi” perché le poesie contenute piacciono a tutti, tutti dicono che riempiono di emozioni, molti affermano di aver riscoperto con esse l’amore per la poesia rispetto alla prosa.
12D-Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
12R- Al solito, scrivo “sotto dettatura”, nel senso che assecondo l’ispirazione che fa scorrere la penna sul foglio, compreso il verso! Quindi, a parte, per il momento, qualche sporadico racconto: poesie… poesie... e ancora poesie …Qualche anticipazione non riesco a darla, purtroppo, sul titolo, ancora incerto, né su quando avverrà la prossima pubblicazione!
Nocera Inferiore, 15 maggio 2016
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