| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Poesie”?
Emiliano Longhi - È sempre un momento delicato la scelta di un titolo. Nel mio caso, ho preferito quella più semplice.
Domanda - Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Emiliano Longhi - In genere, sono quelli trattati dai poeti di ogni epoca, e che riguardano la vita e l’esistenza, che variano secondo la propria sensibilità, profondità e ampiezza del nostro spirito di osservazione. In questa raccolta, gli argomenti fondamentali che ho voluto affrontare sono: l’Amore (con la -A- maiuscola) la natura, la nostalgia, i sogni, i ricordi, la mente, la società.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Emiliano Longhi - È normale che la realtà incida sullo stile creativo di un poeta o di uno scrittore. Nel mio caso, ho avvertito la necessità, l’urgenza di ricorrere a una scrittura semplice e comprensibile. Tenuto conto del fatto che nel nostro paese si legge molto poco e che la nostra lingua si è impoverita: vedi il quasi totale abbandono del congiuntivo e la massiccia introduzione dell’inglese, spesso del tutto inutile e arbitraria, soprattutto da parte della politica e dei media.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Emiliano Longhi - L’Amore vero e sincero, l’amore per la natura, l’amore per il passato e le tradizioni; l’importanza della donna nelle nostre vite. Infine, ho voluto salvare tre presenze invisibili e silenziose, ossia tre verbi che sono sempre stati i miei più fedeli compagni di viaggio e di vita: considerare, contemplare, meditare, soprattutto nel loro valore etimologico. Tre verbi fondamentali per la crescita personale e per il raggiungimento della conoscenza.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Poesie”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Emiliano Longhi - L’episodio che ricordo con particolare favore è quell’intenso momento di fervore creativo, quando l’estro s’impadronisce della tua mente e ti obbliga, ti costringe a far emergere ciò che bolle nel cratere profondo del nostro cervello, dove si mescolano ricordi, emozioni, sogni, pensieri riflessioni, che urgono, che premono. In una parola, tutto quel magma invisibile che è la sostanza della vita immortale di ogni essere umano, e che assumono consistenza solo quando diventano suono, con la parola, e segno, con la scrittura.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Emiliano Longhi - Non parlerei di fonti d’ispirazione precise e dirette, ma piuttosto di atmosfere, suggestioni, musica. Partirei, naturalmente, dai padri della nostra letteratura: Dante, Petrarca, Boccaccio; Tasso, Ariosto, Leopardi. E poi, desidero ricordare, con profondo affetto e ammirazione, alcuni grandi personaggi, ai quali desidero rendere omaggio, e che, nel corso degli anni, ho avuto l’onore e la fortuna di conoscere e frequentare: Italo Calvino, Jorge Luis Borges, Ernesto Sábato, Giorgio Bassani, Dacia Maraini, Oriana Fallaci, Octavio Paz, Gabriel García Márquez. Fra gli autori che hanno avuto un’importanza fondamentale nella mia formazione culturale e sentimentale, mi piace citare William Shakespeare, il francese Denis Diderot, scrittore, filosofo, enciclopedista; Borges, Calvino, Montale e il russo Michail Bulgakov.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Emiliano Longhi - In primo luogo, la musica e la pittura.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Emiliano Longhi - Sono molto attratto dal saggio, poiché consente di esprimere e fissare idee, concetti, riflessioni, come quelli già trattati nella mia raccolta, con semplicità e chiarezza.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Emiliano Longhi - Sono, in questo caso, abbastanza tradizionalista, legato al contatto e all’odore della carta. L’idea che un povero cencio diventi un modesto foglio di carta, e questo, a sua volta, riempito di parole e frasi, un monumento del pensiero umano, mi turba e mi affascina. Detto ciò, non sono contrario al libro digitale, tutt’altro! Secondo me, si tratta di un problema secondario. L’importante è leggere. Cosa, dove, come e quando spetta a noi, purché si legga, soprattutto qui, in Italia, dove la lettura è una vera cenerentola. Dove si legge solo per “legittima difesa, quando arrivano le cartelle delle tasse e le bollette”. Siamo di fronte a un analfabetismo di ritorno che fa paura, e che mette il nostro paese ai margini dell’Europa, e non solo. Una recente statistica ci informa che circa il 50% degli studenti minori non ha mai letto un libro. Ma la cosa più grave e incomprensibile è che questa situazione sembra non preoccupare gran che la politica.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Emiliano Longhi - È stato un rapporto difficile e tormentato, come capita quando si abbia a che fare con una persona dal carattere difficile e sfuggente. Devo dire, però, che è stato anche un divertimento giocare con le parole e le rime.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Poesie” se non lo avesse scritto.
Emiliano Longhi - Perché sono poesie scritte col cuore, con passione e semplicità. Per questo ho rifiutato di usare parole e costrutti oscuri, comprensibili solo agli addetti ai lavori e che servono solo a stupire il lettore. E poi, perché si dà la parola agli oggetti muti, e si fa vedere l’invisibile.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Emiliano Longhi - Sì, ho in programma di scrivere altre raccolte di poesie, e pure saggi intorno ai seguenti argomenti: immigrazione, società e politica italiane; una grammatica e un dizionario etimologico del dialetto del mio paese di origine, Fresagrandinaria, in provincia di Chieti.
Collana Gli Emersi - Poesia
pp.100 €12.00
ISBN 978-88-591-2987-5
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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