| Articolo di Elena Ceravolo, per "Il Messaggero":
L’ispirazione per i versi che hanno conquistato Mogol, il poeta della musica italiana, è scoccata mentre suo figlio, tre anni, scarabocchiava su un foglio.
È Eleonora Rossi, insegnante in una scuola elementare di Ferrara con «Gli occhi non muoiono» la vincitrice del festival letterario che ha visto i 60 finalisti confrontarsi sul palco del Teatro Imperiale di Guidonia per un’iniziativa organizzata dalla Aletti Editore e patrocinata dal Comune.
Il verdetto del più grande autore italiano di testi per canzoni, giudice unico degli ultimi 11 poeti rimasti in gara dopo la prima selezione, è arrivato a distanza di dieci giorni dallo spettacolo di musica e parole all’interno del quale sono state declamate le poesie. Mogol ha preferito così: analizzare bene quei testi, anche insieme al team del suo Cet, la scuola di musica popolare da lui fondata.
«Quel giorno – ha spiegato Eleonora Rossi – guardando mio figlio ho ritrovato gli occhi di mio padre, che non c’era più da quattro anni. Era come se mi stesse guardando lui, in un momento ho visto che la morte non esiste, ho potuto scorgere la strada che porta oltre noi!».
Sì perché per Eleonora Rossi, che ha cominciato ad esprimesi in versi da quando era appena una bimba, “la poesia è l’assoluto che si rivela con parole che si accendono di luce e ti vengono incontro.
Sarà lei ora a poter frequentare uno speciale stage presso la scuola di Mogol, a Toscolano, grazie ad una borsa di studio di 3.500 euro offerta dalla Aletti Editore. «Questo premio è arrivato come il regalo della vita – ha aggiunto la poetessa, che a fare l’insegnante ha cominciato a 19 anni, prima ancora di laurearsi in lettere moderne – proprio quando, dopo i miei primi 25 anni di insegnamento, ho deciso di prendere un anno sabbatico per dedicarmi alla mia passione per la letteratura».
Non prima di aver accompagnato fino alla fine dell’anno scolastico i bimbi della sua quinta, lasciandogli come regalo un grande amore per la poesia. «I bambini esprimono la loro creatività in maniera naturale, per loro è come respirare, come correre. Insieme abbiamo giocato molto con le parole e letto molti testi. Credo molto nella forza della letteratura che per me è sempre stata nutrimento. È importante essere prima di tutto buoni lettori».
La Aletti è già pronta a bandire la prossima edizione del concorso “Cet scuola autori di Mogol” confermando come location Guidonia. «Il riscontro di interesse e pubblico è stato notevole – ha detto Giuseppe Aletti. Più di 700 persone hanno affollato la platea per un grande spettacolo che ha fatto incontrare musica e poesia».
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