| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Damasco79 Odissea di un amore”?
Enzo Casagni - Il titolo è nato nello scorrere dei versi che hanno seguito le mie emozioni. Mai avrei immaginato che dalla prima poesia potesse crescere questo libro! Damasco79 è uno pseudonimo ed è stato il titolo iniziale da me espresso dopo alcune poesie. Odissea di un amore è stata la conseguenza logica di questo incontro così particolare ed impossibile nella sua espressione ultima. Nella presentazione del libro parlo di un amore come di un'isola irraggiungibile, ricordando Ulisse e Itaca.
Domanda - Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Enzo Casagni - Cito un verso, contenuto nella prima poesia: “Amore: il più bello perché nulla chiede per sé, se non amare l'amore!” L'amore è il protagonista, con tutte le sue sfumature più sottili e penetranti: partenze colme di smarrimenti, silenzi che tolgono il respiro, messaggi improvvisi con il cuore che riprende a vibrare, lontananze che non riesci a vedere lontano da te, incontri infiniti seppur brevi, giorni senza sorrisi, tempi che fuggono via troppo velocemente. Ed infine una solitudine che non trova riposo!
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Enzo Casagni - I versi sono il frutto di sensazioni, emozioni da me realmente vissute giorno dopo giorno, ora dopo ora. Porto un esempio: stavo scrivendo i versi della poesia “Sempre... silenzio...”, esprimevo il desiderio di sentire finalmente un suono che mi togliesse il respiro. Avevo appena fino quel verso, quando ecco uno squillo, una voce: Enzo scusa... La poesia così termina: “Sei proprio tu! Ci sei! Nel silenzio ora il mio cuore batte più forte!”
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Enzo Casagni - L'amore che prende forma in questo mio libro è del tutto particolare per i tempi odierni dove il voler possedere l'altro spesso genera solo violenza. Nel presentare il mio ultimo libro: “Enzo... l'incontro con Gesù”, dove parlavo anche della mia storia d'amore con Cristina, ho conosciuto Francesca, la protagonista di questo libro. Da questo incontro inatteso è scaturita per lei una sincera amicizia e per me un amore quasi incomprensibile: non mi sarei mai aspettato che il mio cuore battesse di nuovo così forte e sicuro nella sua espressione emotiva. Pensavo che, con la scomparsa di Cristina, la mia storia sentimentale fosse ormai conclusa. Al cuore non si comanda, si dice, ed il mio cuore si è tuffato in questa storia incredibile: poteva di nuovo amare! Un amore impossibile da raggiungere e cogliere, ma viverlo, sì, nelle sue sfumature più sottili e dolorose. È stato ritrovare l'amore del “Dolce stil novo” che tanto mi aveva colpito nei miei studi classici! Dante e Beatrice! Non è un caso che il mio primo omaggio a Francesca è stata la poesia: “Tanto gentile e tanto onesta pare...”. Un amore che eleva l'anima, pur nella sofferenza di non poter essere colto, verso confini di assoluta purezza! Chi poteva immaginare di vivere quello che era stato il sogno dei miei anni giovanili! La mia prima poesia, “A Francesca”, così si conclude:
“Francesca, grazie!
La tua presenza è Vita per me!
Non ti chiedo nulla.
So che ci sei e questo mi basta!
Sorridi, sorridi...
Il tuo sorriso apre le porte del Paradiso!”
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Damasco79 Odissea di un amore”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Enzo Casagni - Inizialmente non avevo ben capito cosa mi stava accadendo e cosa stavo scrivendo. Sì, le poesie nascevano, ma, in effetti, cosa stavo scrivendo? Chi poteva dirlo, se non la persona interessata? Feci leggere le prime poesie a Francesca con questo monito: “Se non ti piacciono, io strappo tutto!” Dopo averle lette con attenzione, mi ha guardato fisso negli occhi e con un sorriso mi ha detto: “Ma che sei matto! Sono bellissime!” E così, pian piano, è nato questo libro. Grande è stata le felicità di Francesca quando ha saputo che Aletti Editore avrebbe pubblicato il libro!
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Enzo Casagni - La mia formazione culturale e sentimentale ha origini classiche: Saffo e Catullo in primis. Credo abbiano influenzato in modo definitivo la mia sensibilità amorosa. Sono passato poi, e non poteva essere altrimenti, attraverso gli “Stilnovisti”: Dante in primo piano, toccando anche la solitudine leopardiana. La musicalità del verso me l'ha offerta D'Annunzio con “La pioggia nel pineto”.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Enzo Casagni - La pittura! Artisti come Van Gogh con la sua violenza cromatica o come gli Impressionisti Francesi con il loro tocco delicato e sfumato nel segno. Anche la musica: penso ai Concerti Brandeburghesi di J.S.Bach!
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Enzo Casagni - Il Teatro in genere, specialmente classico. Sono un amante delle commedie di Eduardo De Filippo: con Cristina le abbiamo viste quasi tutte! Nella narrativa prediligo le autobiografie ai romanzi.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Enzo Casagni - Preferisco il libro cartaceo. Quando ero ragazzo, con i miei risparmi, compravo libri che ancora fanno parte della mia libreria. Ultimamente ho trovato utile e comodo, per motivi di lettura, il libro digitale.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Enzo Casagni - Un rapporto intenso. Molte ore davanti al computer, alcune volte con il volto rigato di lacrime. Un foglio bianco davanti agli occhi, che sta per essere violato, è una emozione unica! Spesso la notte mi vedeva scrivere (accade tuttora!), tirato giù dal letto da una ispirazione improvvisa! La scrittura, specialmente la poesia, si è ora impossessata, in modo prepotente, della mia vita!
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Damasco79 Odissea di un amore” se non lo avesse scritto.
Enzo Casagni - Per l'amore che vi è descritto, e come è vissuto. Credo sia un esempio molto particolare e non riscontrabile facilmente. L'amore è il protagonista assoluto in tutta la sua vera bellezza: partenze, silenzi, ritorni, abbracci che sanno di attese sopite, sguardi, sorrisi, il tutto condito da una solitudine che non ha senso per un cuore malato d'amore!
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Enzo Casagni - Sto scrivendo molto da quando Cristina è volata in Paradiso! È ormai pronto il mio terzo libro: “Scintille d'amore” che concluderà la mia “trilogia” biografica dopo “Cristina... Enzo Storia di un amore e “Enzo... l'incontro con Gesù”, per non parlare di “Appunti di viaggio...” ancora da revisionare. Riguardo alla poesia è già compiuto: “Crispelle34 Elegia di un amore” potrebbe forse essere pubblicato il prossimo anno, vediamo. Attualmente sono in corso d'opera: “Versi in viaggio... cammina, cammina la terra si scioglie e il cielo si espande Primo passo, prima orma...” e “Versi in viaggio... cammina, cammina la terra si scioglie e il cielo si espande Secondo passo, seconda orma...”.
Collana Gli Emersi - Poesia
pp.60 €12.00
ISBN 978-88-591-3255-4
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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