| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “LA MIA VITA IN POESIE”?
Sonia Rossi - La scelta di questo titolo è avvenuta posteriormente alla stesura della maggior parte delle varie poesie. Quando scrivevo le mie poesie ancora non era presente in me l'idea di voler realizzare un mio libro. Scrivere era per me un modo di dare voce ai miei silenzi e trovare un dolce sollievo dalle sofferenze interiori. È stato dopo aver partecipato, poco più di due anni fa, al primo concorso di poesie che è nata la volontà di realizzare una mia silloge di poesie e con lui il titolo “La mia vita in poesie”. Volevo comunicare in maniera molto semplice e diretta l'intento che mi ero prefissata, ovvero parlare di me stessa e delle mie esperienze di vita attraverso il genere letterario della poesia; realizzando una sorta di biografia concisa, concentrata e ricca di essenza.
Nel titolo il soggetto del libro e lo strumento d'espressione si uniscono così da creare nella mente del lettore un'idea generale di cosa aspettarsi.
Domanda - Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Sonia Rossi - Ogni poesia è un tassello fondamentale del mio viaggio interiore iniziato otto anni fa in maniera sistematica, ma che ovviamente trae origine e nutrimento dagli albori della mia vita. Si parte dagli anni bui più lontani a quelli più recenti e luminosi delle rinascite. Come già ho anticipato nel commento alle poesie il tema dominante è l'amore dalla sua assenza alla sua nascita nelle varie forme. Il libro si apre con una poesia che descrive me stessa bambina e si conclude con una poesia che racconta di come il viaggio mi abbia cambiata e condotta ad una trasformazione. Quest'ultima poesia volutamente collocata a chiusura del libro rappresenta sia un punto di arrivo che un nuovo punto di partenza, perché il viaggio di conoscenza e costruzione di se stessi a mio parere dura tutta una vita. Nello scegliere le poesie che avrebbero dovuto rientrare in questo libro ho volutamente lasciato poco spazio a quelle che parlano di una parte di me stessa ormai passata; scegliendo di mettere in risalto e dare voce a tutte quelle poesie che trattano degli anni successivi alla mia grande rinascita. Mi piace definirla così perché realmente è stato proprio come nascere una seconda volta. Utilizzando la parola rinascita mi riferisco all'istante in cui ho trovato il coraggio di chiedere aiuto nel momento più buio della mia vita, ovvero quando nel mio cammino ho incontrato la depressione che mi ha spinto per un breve periodo ad una totale assenza di vitalità. Non avevo più alcuna risorsa psicologica per reagire e non riuscivo a galleggiare nel mare tempestoso delle mie emozioni. Grazie alla consapevolezza che da sola non sarei riuscita a fronteggiare quel momento così difficile, grazie alla forza di cercare aiuto e alla promessa che feci a me stessa di volermi salvare, sono riuscita a trovare il mio primo salvagente, ovvero lo strumento della psicoterapia. Da qui ha avuto inizio questo bellissimo viaggio di lavoro e conoscenza di me stessa; sicuramente uno dei più difficili ma anche uno dei più gratificanti. Un tema per me fondamentale è stato sicuramente quello dell'amore per se stessi e dell'autostima. Infatti ho scelto proprio come poesia spartiacque, tra chi ero e chi sono diventata, la poesia “Innamorati di te”. Con questo intendo dire che secondo me il motore del cambiamento profondo si può azionare solo se si riesce a instaurare una relazione sana e amorevole con se stessi.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Sonia Rossi - Credo sia scontato e ovvio affermare che per me la realtà è stata fondamentale nella nascita delle mie poesie, dato che sono stata spinta proprio dalle esperienze che ho vissuto in prima persona a scoprire la scrittura come un valido strumento per esprimere me stessa e allo stesso tempo trovare conforto dai miei disagi. Scrivere nero su bianco ciò che sentivo nel mio mondo interiore è sempre stato un'ottima terapia e un efficace catalizzatore nel trasformare positivamente le mie emozioni.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall'oblio del tempo con questo libro?
Sonia Rossi - Ho cercato di salvare quelle che per me sono state le tappe fondamentali di questo viaggio. Ogni poesia, dalla prima all'ultima, rappresenta un piccolo passo che ho fatto per avanzare verso la conoscenza di me stessa. Ho scelto di conservare e di testimoniare attraverso le parole la bellezza del cambiamento.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “La mia vita in poesie”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Sonia Rossi - Sicuramente la scelta dell'ordine delle poesie è stato il momento che maggiormente ricordo con piacere e soprattutto con grande emozione. Ogni poesia è una piccola parte di me stessa; una testimonianza di quello che negli anni ho vissuto, affrontato e imparato. Rileggerle una ad una, dall'inizio alla fine è stato come abbracciare la mia bambina interiore e mi ha riempito gli occhi di lacrime di gioia. È stato un ripercorrere con il cuore le emozioni della bambina che ero e della donna che sono diventata.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Sonia Rossi - Per quanto riguarda la prosa ci sono diversi autori, più o meno noti, che attraverso i loro libri mi hanno saputo trasmettere importanti riflessioni e insegnamenti, ma lo scrittore a cui mi sento particolarmente legata e per cui provo una profonda ammirazione e stima è Paulo Coelho che attraverso il suo stile poetico, realistico, filosofico e principalmente simbolico riesce a parlare direttamente al cuore delle persone. Un altro grandissimo scrittore che ho recentemente scoperto con immensa gioia e del quale ho scelto la citazione per questa mia raccolta di poesie è Tiziano Terzani. Alcuni dei sui romanzi, in particolare, “La fine è il mio inizio” e “Un altro giro di giostra” sono stati fonte di grandi ispirazioni per me. Condivido pienamente l'idea a cui lui è arrivato dopo innumerevoli viaggi nei quali è stato testimone, come giornalista reporter, di guerre e violenze atroci; ovvero che l'unica rivoluzione che serve è quella dentro se stessi. Invece per quanto riguarda la poesia il mio amore per lei nasce con i poeti del '700 e '800, come Leopardi e Pascoli, quando alle elementari si dovevano imparare le loro poesie a memoria. Poi più avanti ho scoperto la bellezza dei poeti ermetici, tra cui Ungaretti e Montale, e della loro ricerca dell'essenzialità e della purezza della poesia. Infine, ma non meno importante, è stata la scoperta di una delle più grandi poetesse del novecento, ovvero Alda Merini. La sua poetica visionaria ed immersa in una profonda inquietudine mi ha affascinato ed emozionato profondamente.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Sonia Rossi - Amo l'arte in tutte le sue forme. L'arte che ti sa catturare l'anima e te la riempie di bellezza. L'essere umano, secondo me, senza arte nella propria vita sarebbe come una porta senza chiave; inaccessibile. L'arte ha questo grande potere di esprimere l'interiorità umana trasmettendo emozioni e messaggi. Per me è stata importantissima la musica. Una delle mie grandi passioni che mi ha sostenuta ed accompagnata soprattutto nei momenti più difficili. Di lei ho sempre apprezzato la capacità di infondere vibrazioni positive.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Sonia Rossi - I miei generi preferiti sono i romanzi spirituali, autobiografici e i trattati di psicologia.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Sonia Rossi - Non potrei mai sostituire il piacere del contatto tra le dita e le pagine di un libro con lo sterile tocco digitale del formato digitale. Io credo che l'e-book rispecchi appieno la condizione attuale della nostra società di alienazione e distacco dal mondo che ci circonda. Il libro tradizionale cartaceo è simbolo di contatto fisico e di vicinanza, come se le parole dell'autore contenute al suo interno cominciassero a parlarti già nell'attimo in cui le sfiori con le dita. Inoltre il profumo delle pagine del libro cartaceo che respiri quando lo apri davanti a te è profumo di vita. I libri sono degli amici immaginari che ti parlano in silenzio e che puoi stringere a te. Invece nel libro digitale manca, a mio avviso, la bellezza della vita concreta in tutte le sue imperfezioni. È troppo distante dalla vita reale del lettore.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?
Sonia Rossi - Il rapporto con la scrittura è sempre stato quello di sostegno, gratitudine e sinergia creativa. Attraverso le parole ho potuto manifestare e trasformare le emozioni da me vissute.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “ LA MIA VITA IN POESIE” se non lo avesse scritto.
Sonia Rossi - Sicuramente un motivo per cui sceglierei di comprarlo sarebbe la curiosità di scoprire se nella vita di cui parla lo scrittore mi potrei rispecchiare, comprendere alcuni aspetti di me stesso, condividere le stesse emozioni e magari trovare anche degli spunti di riflessione utili per affrontare la realtà sotto un'altra luce.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Sonia Rossi - Sicuramente voglio continuare a scrivere poesie e a partecipare ai vari concorsi letterari cercando di migliorarmi nel riuscire a trasmettere le mie emozioni attraverso la parola scritta. E in futuro vorrei realizzare un'altra raccolta di poesie. Poi un altro progetto in cantiere è quello di concludere la stesura e la revisione di un romanzo scritto a tre mani, nato per gioco, ma che in futuro chissà che non possa regalare delle soddisfazioni.
Collana Gli Emersi - Poesia
pp.52 €12.00
ISBN 978-88-591-2836-6
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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