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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
 -

Filomena Iovinella presenta ai lettori il libro “L’inizio della fine. Storia di famiglia” ( Aletti Editore )

di Rassegna Stampa

Domanda - Partiamo proprio dal titolo : “L’inizio della fine. Storia di famiglia”.
Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?

Filomena Iovinella - Le storie di famiglia possono rientrare in una delle peculiarità italiane, in special modo del Sud, pensando a tale valore, ho sentito il bisogno di intrecciare una sequenza di situazioni che riconducevano ad una storia, lasciandomi trasportare dalla forza di appartenenza, dando il più possibile incisività a quella forza, tanto quanto quel nucleo familiare mi stesse ispirando.
Il focus del mio romanzo è nato nel momento in cui ho ascoltato la mia reale necessità di ripercorrere alcuni eventi storici accaduti in Italia, difatti troverete i capitoli intitolati con l’evento e la data.
Ero in terra di Sicilia, quando buona parte delle intuizioni che si affollavano dentro di me giungevano chiare e decise, quasi a voler prendere strada, da sole, in modo autonomo. La seconda parte del romanzo è ambientato in questa terra, che nell’anno 2012 conoscevo per la prima volta: le bellezze e le profonde contraddizioni, i fuochi ed i misteri, gli incanti e le accoglienze di alcune famiglie.
L’inizio della fine rappresenta il mistero che mi ha rapita, nel tempo in cui costruivo il mio primo capitolo, e che mi ha seguito insieme ai protagonisti fino alla fine, quando il mistero è divenuto: fatto ed atto di chiusura della storia.

Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?

Filomena Iovinella - In parte ho risposto a questa domanda già in precedenza. La realtà di alcuni fatti di cronaca ha inciso nella mia vita di adolescente, ad un punto tale da sentire l’esigenza di esprimere un mio personale pensiero su ognuna di quelle vicende, trascrivendolo sui giornali, come fa appunto la mia protagonista. Poi c’è un’altra realtà che domina nella mia scrittura ed è la percezione spazio-temporale di ciò che un luogo nuovo mi può donare, sono onde invisibili che parlano della terra e dei suoni, che sussurrano durante la vita che scorre nei dialoghi delle persone, non tutto si può catturare, in questo la scrittura è inadeguata, come Platone afferma nel Fedro i contenuti possono prendere forma solo nei dialoghi, ma la scrittura può lasciarne memoria dei frammenti.

Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo libro?

Filomena Iovinella - Noto con piacere che le domande si rincorrono con le risposte. L’oblio è una condizione da evitare e la scrittura può lasciare frammenti di memoria alle nuove generazioni. Ho voluto salvare la storia di un periodo di Italia, che i nostri figli non hanno vissuto, ma su cui va sempre posta una riflessione. Ho voluto ancora lasciare un valore testimoniale della famiglia, oggi, la famiglia cambia volto, ma credo profondamente nell’unico valore che la rappresenti: ed è l’amore e la forza di appartenersi, che non muta, ed io difendo ogni forma di cambiamento là dove regna quel valore umano e civile, l’amore in ogni sua forma.

Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro ““L’inizio della fine. Storia di famiglia”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?

Filomena Iovinella - Vorrei ripercorrere, ora che mi viene chiesto e che tutto è terminato, la parte di storia della gioventù, i corsi universitari, la laurea, gli amori. Ci sono i capitoli iniziali che sviluppano, che romanzano la crescita e la gioventù dei miei personaggi, cogliendo sfumature di alcune tradizioni di quegli anni, come le feste in casa, i falò sulla spiaggia, l’Università nella sua veste tradizionale prima della riforma. E il matrimonio, il vestito bianco e l’altare, riconoscendo già un primo tratto di storia antropologica che ci sta lasciando.

Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?

Filomena Iovinella - Ho un rito tutto mio, e riguarda l’ispirazione; in ogni mio testo, prima dell’ultimo capitolo, ritrovate una pagina in cui mi rivolgo al lettore e parlo della mia fonte ispiratrice, che mi ha guidato per l’intera stesura. L’ispirazione è una attesa costante, non faccio altro che restare in ascolto e catturarne la linfa quando parla, spesso arriva sotto forma di metafora, a volte come tratto di vita quotidiana, altre come sogno o fantasia. Gli oggetti sensibili, per me, sono indubbiamente l’arte in genere e l’essere umano, non a caso ricerco spesso la contaminazione artistica e i rapporti umani. Leggo vari autori sia italiani che stranieri, volendo citarne qualcuno, mi piacciono i flash illuminanti dell’ispirazione di Niccolò Ammaniti, mi conquista la fluidità e la leggerezza della scrittura di Philip Roth. Inoltre visito molte mostre ed osservo la società civile da sola, a volte, in un angolo di un bar, oppure in allegra compagnia. La filosofia è la radice più vicina ai miei perché e mi faccio guidare dai pensieri filosofici più antichi.

Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?

Filomena Iovinella - Ci sono indubbiamente altre discipline che mi danno nutrimento, non seguo nello specifico alcuni artisti, ho però delle piccole preferenze. Amo il teatro, il palcoscenico e la recitazione, negli ultimi anni l’Attore che mi ha dato di più è stato Gabriele Lavia magnifico nella “Vita di Galileo” e in “Sei personaggi in cerca d’autore”. Seguo in egual misura il cinema ed anche qui spicca un Regista, Paolo Sorrentino: in “Youth” ho trovato traccia di una filosofia meravigliosa e di una poesia onirica che correva soave lungo tutta la pellicola.

Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro quali altri generi letterari predilige?

Filomena Iovinella - Mi piacciono i romanzi, i racconti, le pièce teatrali, e i saggi in special modo: i trattati filosofici, scientifici, psicologici, non amo molto i noir.

Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?

Filomena Iovinella - Tra l’arredo di casa ho alcune librerie, pertanto preferisco il cartaceo, mi piace scrivere e annotare pensieri ai margini dei libri che leggo, piego le pagine, sottolineo i passaggi e poi li spolvero quando sono riposti. Però ho anche un Kindle per la lettura digitale, trovo aspetti pratici che emergono: lo porto con me in treno, è illuminato, leggo così anche di notte, posso con un tocco sul display evidenziare e sottolineare i tratti di lettura graditi, dopo un po’ diventa familiare. Qualunque sia il formato del libro penso che è il libro stesso ad essere la scelta, più che lo strumento.

Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura durante la composizione del libro?

Filomena Iovinella - La vitalità, la frenesia e la calma, in tal modo arrivavo a tracciare tratti del mio stato emotivo costruendone le sensazioni più autentiche che riuscissi a catturare. Quando scrivo non leggo altri libri, e cerco spazi di solitudine, mi aiuta la musica, la tonalità e l’armonia delle parole.

Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “L’inizio della fine. Storia di famiglia” se non lo avesse scritto?

Filomena Iovinella - La parola chiave per me è curiosità. La prima sensazione di sinergia che deve scattare, a mio avviso, tra un lettore ed un libro è la curiosità, quindi la copertina, immagine che ho ricercato io per dare una mia prima personale impronta, poi il titolo che lascia intravedere tutto ciò che vuole dire lo scrittore, ed in ultimo la scelta di una firma di esordiente o giovane autore la cui lettura può rappresentare il futuro, a volte. Per tutti questi motivi comprerei il libro “L’inizio della fine. Storia di famiglia”.

Domanda - Hai in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo può darcene una anticipazione?

Filomena Iovinella - La scrittura non si ferma mai, anzi, quando un progetto termina, ne nasce subito l’esigenza di un altro, sto scrivendo una nuova traccia di romanzo, ma nel cassetto ci sono una fiaba per adulti e altri racconti inediti.

Collana Gli Emersi - Narrativa
pp.168 €12.00
ISBN 978-88-591-3257-8
Il libro è disponibile anche in versione e-book

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