| DOMANDA: Partiamo proprio dal titolo, perche “dono mortale”?
RISPOSTA: Ho deciso di intitolare il mio romanzo “Dono mortale” perché la storia in sé ruota proprio intorno ad un dono, un dono portatore di vita ma, nello stesso tempo, di dolore e follia. Credo sia proprio questo dono l’elemento portante di tutto il romanzo, trama e personaggi gravitano intorno ad esso.
DOMANDA: Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
RISPOSTA: Credo che gli argomenti che maggiormente ricorrono in “Dono mortale” siano i sentimenti, che sono molteplici, in continua evoluzione e contrasto tra loro. In questa storia si parla spesso d’amore, quello della protagonista per il suo fidanzato, di dolore, di paura, di vendetta, di follia. Come può vedere sono tanti e l’uno l’opposto dell’altro e li reputo fondamentali, dall’inizio alla fine della storia.
DOMANDA: Quanto la realtà ha inciso nella sua scrittura?
RISPOSTA: Beh, la storia è unicamente frutto della mia fantasia, quindi di reale c’è ben poco credo. Forse, l’unico riferimento alla realtà è il tema della donazione degli organi che, come ben saprà, è un tema attuale e fortemente sentito dalla gente. Per il resto, direi che di reale c’è ben poco. Quello che mi verrebbe da affermare è che, più che essere una storia reale, è una storia che potrebbe succedere nella realtà. Mi spiego meglio: in televisione, sui giornali, su internet, al giorno d’oggi veniamo a conoscenza dei delitti più feroci e, talvolta, al limite dell’umana comprensione. Nulla toglie che anche una situazione come quella da me descritta nel mio romanzo possa tramutarsi in realtà. Ovviamente spero di no.
DOMANDA: La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto preservare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
RISPOSTA: Questa è una domanda piuttosto singolare. A dire il vero, questo, è un aspetto al quale non ho proprio pensato durante la stesura del romanzo e al quale non ho mai pensato. Se dovessi pensarci ora, credo che semplicemente ho voluto raccontare una storia e farla diventare un romanzo per poterla condividere con tutti i lettori e appassionati di libri. Forse ho voluto preservare e custodire proprio la storia nella sua interezza.
DOMANDA: A conclusione di questa sua esperienza formativa che ha partorito “dono mortale”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
RISPOSTA: Beh, ce ne sono diversi di “episodi” che sono stati, per me, fondamentali durante la stesura del romanzo e ai quali sono, in un certo senso, molto legata. Sono episodi, parti del racconto, che sono venuti fuori di getto, su di essi non ho dovuto pensare molto a come scriverli, come esprimere i concetti, come renderli comprensibili ai lettori. Sono fluiti dalla mia mente in maniera naturale e sono diventati parole scritte con estrema facilità.
DOMANDA: Quali sono le fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
RISPOSTA: Per rispondere a questa domanda devo tornare indietro a quando frequentavo le scuole superiori, periodo in cui, grazie ai miei due professori di italiano, ho maturato questa mia grande passione per la scrittura e i libri in generale. Gli autori che mi hanno, in un certo senso formata, sono molti, tutti “incontrati” tra i banchi di scuola e, da subito, amati: le posso citare, ad esempio, Pirandello, Shakespeare, Verga, solo per citarne alcuni tra i più conosciuti. Per quanto riguarda proprio il romanzo in sé, allora direi che fondamentale per la mia crescita come autrice di thriller è stata e sarà sempre Kathy Reichs, la mia scrittrice preferita.
DOMANDA: Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
RISPOSTA: No, direi di no. Al di là di scrittori passati e presenti, nessuno ha influenzato in maniera significativa la mia scrittura.
DOMANDA: Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
RISPOSTA: Le mie letture spaziano in tutti i generi letterari, non limito le mie letture ai thriller, che adoro. Io, nella scelta di un libro, mi baso su titolo e trama: se il titolo attira la mia attenzione leggo la trama, se la trama mi piace… beh, quel libro diventa mio. Ma, a parte questo, oltre ai thriller, sicuramente mi interessano molto, perché dire mi piacciono molto non sarebbe corretto, i libri che parlano dei campi di concentramento nazisti e dell’olocausto. Ho letto molti romanzi sull’argomento. Attualmente ne ho appena iniziato a leggere uno molto interessante.
DOMANDA: Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
RISPOSTA: Assolutamente quello cartaceo. Non potrei mai fare a meno di tenere un libro tra le mani, assaporarne il profumo, sentire il rumore delle pagine quando vengono girate. Sono una lettrice vecchio stile. Credo, però, che il libro digitale prenderà sempre più piede e si diffonderà sempre di più. È comodo perché puoi avere un’infinita di libri in pochissimo spazio e, soprattutto, è più economico del libro tradizionale cartaceo, quindi maggiormente accessibile.
DOMANDA: Un motivo per cui lei comprerebbe “dono mortale” se non lo avesse scritto.
RISPOSTA: Accidenti, con una domanda così mi riesce difficile essere imparziale. Sicuramente lo comprerei perché è un thriller. Penso che la storia non sia troppo pesante da leggere e che sia piuttosto avvincente. Reputo interessante il modo in cui Alessandra, la protagonista, affronti i suoi sentimenti e ciò che essi la porteranno a compiere. Credo valga la pena leggerlo.
DOMANDA: Ha in progetto altre opere nel prossimo futuro? in caso affermativo, può darcene un’anticipazione?
RISPOSTA: Assolutamente sì. Amo scrivere e, ovviamente, non ho intenzione di fermarmi. Attualmente sto lavorando a pieno ritmo ad un nuovo romanzo. È sempre un thriller. Il tema portante di tutta la storia, quello su cui si impernia l’intera vicenda è quello dei maltrattamenti sui bambini, quindi un tema purtroppo molto reale e diffuso. Ci saranno personaggi nuovi, altri che già conosciamo e che torneranno in questa nuova storia, colpi di scena, tensione, suspense. Insomma, un insieme di cose che daranno vita ad un nuovo romanzo su cui, come per il primo, varrà la pena di spenderci un po’ di tempo libero.
Prezzo di copertina € 12,00
Dati 2015, 116 p.
Editore Aletti
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