| Lo squillo del telefono lo fece sussultare, Marc in piedi e con le mani nelle tasche dei pantaloni, si era perso per un istante tra le nuvole di Parigi.
Dalla vetrata del suo ufficio, al 32° piano di uno dei più alti grattacieli di Parigi, si vedevano i tetti delle case semicoperte da nuvole colore grigiastro e gonfie di pioggia. In fondo si intravedeva la punta della torre Eiffel e sul lato scorreva lento e silenzioso la Senna.
Parigi sembrava coperta da un manto di soffice lana di colore grigio. Faceva molto freddo e il cielo sembrava un gigantesco puzzle, i cui pezzettini da assemblare erano le nuvole che si componevano e si
scomponevano a secondo delle folate di vento ed erano così vicine che si aveva l’impressione che si potessero toccare.
Marc perso nei suoi pensieri ebbe l’impressione di aver già vissuto quella scena. Un brivido gli corse lungo la schiena, ma non era per il freddo, nel suo ufficio faceva molto caldo, e quel freddo che sentiva dentro, nessun calorifero lo poteva riscaldare.
Infatti gli sembrava di vivere il replay di un giorno speciale vissuto diversi anni prima, il giorno in cui aveva conosciuto Annette.
Anche allora aveva squillato il telefono mentre era intento a guardare le nuvole che si avvicinavano e istintivamente la sua mente riavvolse il film dei ricordi e lo riportò a quel giorno…
(Dall’incipit del libro “Una voce nel silenzio” di Rita Ambrosino)
In eBook a € 4,99
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