| “Il cammino della vita” è il libro di poesie scritto dall’arch. Rosa Puorto e presentato di recente, alla presenza di un attento uditorio, presso la libreria “Libriotheca”, sita in Aversa al Viale Kennedy 131. Dedicata al marito -recentemente scomparso- e al figlio -tanto amato- l’opera prima della poetessa è una raccolta della sua consistente produzione poetica, pubblicata nel settembre 2015 dalla casa editrice “Aletti Editore” di Villanova di Guidonia, per la collana “Gli Emersi”, che “alimentano la mente”.
Il testo, disponibile anche in eBook, è una sorta di album illustrato della intrigante personalità dell’artista, che si rivela nel contenuto delle novanta liriche presenti nelle pagine.
Docente di Disegno e Storia dell’Arte nelle Scuole Statali, Puorto, architetto con Diploma di Arte della Moda e del Costume, vive esperienze e realizza produzioni anche nel campo della pittura e della scultura, cui, come per la poesia da sempre si dedica all’insegna del motto: “il vecchio che passa il nuovo che avanza”.
Per tale via le è possibile continuare a coltivare “Il silenzio dell’amore” e “La famiglia”, di modo che, anche se è assegnato “Ad ognuno il suo destino”, Puorto è sicura che la “Tristezza va via” e le “Frivolezze”, che sono proprie delle donne, protagoniste del “Mondo d’oggi”, saranno vittoriose sui “Tesori della vita”. Questa nuova dimensione psicologica consentirà di guardare all’ “Orizzonte”, onde trovare la “Luce della vita”, che, grazie ad un nuovo “Equilibrio”, permetterà che “Il cammino della vita” si trasformi in pienezza di vita, che si fa cammino verso “L’infinito”.
Così facendo, anche in forza di una “Resurrezione”, sarà possibile restituire la necessaria “Generosità” all’esistenza (…magari “In cucina” e “A tavola”!) per le “Lusinghe” di quell’“Amore”, che è -e resta- il vero motore per il percorso individuale. Infatti ogni essere umano, anche se non sa ancora bene “dove andare”, deve avere fiducia che sta andando verso quei “tempi lontani dove è festa”, che scioglie l’ “Amore della vita” proprio per quella flebile canna al vento che è la persona umana. […]
(Estratto dell'articolo a cura dell'Avv.G.Diana, pubblicato sull'"Osservatorio Cittadino" di Aversa)
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