| Il libro "Quando il cielo tocca la terra" di Pina Cofano Mancino è stato presentato il 14 Dicembre scorso nella sala del Ristorante "Paradiso" di Grottaglie per il decennale della fondazione dell"Udel", Università Dell'Età Libera, dal Prof. Rosario Quaranta, alla presenza numerosissima di iscritti alla suddetta Università.
«È per me un grande piacere presentare questa sera, in questa splendida cornice, alla presenza di tante persone, l'ultima fatica letteraria della carissima Pina Cofano Mancino che è la protagonista di questo incontro voluto dall'Università dell'Età Libera in apertura dell'attività accademica dell'anno 2015-2016 - ha affermato il Prof. Quaranta -. La scelta fatta dall'Università di presentare questo volume costituisce un momento di grande validità culturale, per la notevole capacità manifestata dall'Autrice sotto l'aspetto narrativo e tecnico e ancor più per la sua capacità di trasmissione di dati culturali, di significati e sensazioni di indubbio interesse, per la preziosa estrinsecazione d'un mondo interiore e spirituale, ricco e coinvolgente.
Come già sappiamo Pina Cofano Mancino non è nuova a operazioni di questo genere. Lo ha già fatto con le tre precedenti pubblicazioni, presso la medesima casa editrice Aletti, presentate a suo tempo a Grottaglie con significativo successo di pubblico e di critica: "Emozioni: briciole di sole e gocce di rugiada", " Quando il mare si fa d'argento" e la silloge "Sul prato a piedi nudi".
Da un punto di vista tecnico, come già i precedenti volumi, "Quando il cielo tocca la terra" si presenta in una veste sobriamente decorosa ed essenziale, con una significativa immagine di copertina che introduce immediatamente il lettore in argomento: Gerusalemme, la Terra Santa che per motivi storici e religiosi è punto d'incontro tra cielo e terra; un luogo e una realtà estremamente complessa e contraddittoria; una terra,come osserva l'autrice, "che può dare vita e produrre frutti di morte".
Il racconto del pellegrinaggio fatto da Pina non è solo un fatto letterario, ma ha anche un intento didascalico e pedagogico che aiuterà il lettore, come scrive mons. Ligorio, attuale vescovo metropolita di Potenza: "...aiuterà il lettore che ancora non ha fatto questa esperienza a sentirne la necessità e il desiderio di compierla e aiuterà chi è stato in Terra Santa, a scoprire sfumature inedite degli eventi narrati nella Bibbia e dei posti che ne conservano la memoria viva."
In un centinaio di dense pagine sistemate diacronicamente in una trentina tra capitoletti e poesie, il lettore ripercorre con la protagonista, attraverso la descrizione, gustosa e piacevole, il viaggio attraverso luoghi, personaggi, monumenti, rovine; e condivide un percorso interiore umano e spirituale efficacemente sintetizzato dalle intitolazioni dei capitoli e delle poesie. Un percorso purificatore, vivificato dal continuo riferimento, non solo ai luoghi santi, ma anche ai testi sacri dell'Antico e Nuovo Testamento che l'autrice conosce e utilizza con grande sicurezza e venerazione. Un percorso che coinvolge anche una compagna di viaggio assegnatale casualmente ( o meglio provvidenzialmente), una storia nella storia, in verità drammatica. Al termine dell'itinerarium vitae et fidei, in Terra Santa , ambedue troveranno la risposta non effimera ai loro perché, ai loro dubbi e alle loro sofferenze.
La scelta di inserire alcune poesie vale non solo a ornare e ad abbellire la narrazione, ma a fissare col soffio lieve dei versi, immagini, emozioni, gioie intime della sacralità dei luoghi».
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