| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Sorgente”?
Donatella Martelli - Sorgente è la fonte, il principio, l’origine. È il punto in cui tutto nasce, ha vita. Porta con sé l’idea del mutamento continuo, richiama il greco πάντα ρει, tutto scorre, attribuito ad Eraclito.
La sorgente è l’inizio, è un chiaro riferimento alla natura, alla freschezza dell’acqua, alla vita. All’interno della raccolta infatti è l’acqua a fare da protagonista, sia in modo evocativo, indiretto, come sfondo, come paesaggio, sia evocativo. È nell’acqua che la vita ha inizio, è lì che tutto si muove, è la vita stessa che evolve, scorre, muta, impetuosamente a volte, altre più lentamente; in alcuni momenti appare oscura, in altri solare, dettata dalla gioia del vivere e dalla sorpresa che l’esistenza nel suo svolgersi continuo, proprio come l’acqua di un fiume, che non può fare a meno di scorrere e far sentire il suo impeto, riserva a chi sa tuffarsi e lasciarsi andare completamente al nuovo.
Domanda - Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Donatella Martelli - Apparentemente slegati tra di loro, questi racconti rappresentano una finestra sul mondo, un punto di osservazione sui cambiamenti che dalla sfera privata e personale coinvolgono il sociale, affrontando problematiche attuali legate al tema della precarietà, del lavoro.
Nella vita di ciascuno si può passare in un attimo dalla gioia al dolore, dalla pienezza al senso di impotenza. I protagonisti delle vicende narrate riflettono su quanto accade loro e la natura da spettatrice diventa protagonista quasi, accompagnando con il suo impeto e la sua forza l’assecondarsi degli eventi, spingendo a quel salto oltre i propri timori, oltre quei confini di cui l’uomo spesso si circonda, permettendo di scavalcare le paure e finalmente spingersi oltre, assaporando la sorgente della vita il cui nettare è costituito dall’amore, dalla nascita, dai legami profondi.
Gli argomenti che ricorrono sono la fragilità, le paure, le difficoltà della vita ma nello stesso tempo la forza e la sorpresa che essa riserva, oltre i propri limiti, oltre le perdite, le sofferenze personali, perché esiste un ordine superiore delle cose, capace di ricomporre l’unità e svelare il senso vero dell’esistenza.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Donatella Martelli - Credo che scrivere sia un modo per comunicare e ogni autore porta con sé il proprio vissuto, ma le storie, i personaggi vivono di vita propria ed è questa forse la magia della scrittura.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Donatella Martelli - La riflessione che si può trovare nel libro”Sorgente” è la capacità di trarre la forza dalla natura, da un paesaggio, da un amico, da un figlio, da un genitore, da un compagno. Sono gli affetti che contano davvero, che rendono la vita unica e degna di essere vissuta, perché perdersi è un attimo, e non arrendersi mai è l’insegnamento che si può trarre, il valore stesso della vita con la sua possibilità di sorprendere.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Sorgente”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Donatella Martelli - Nella realizzazione del libro “Sorgente” così come nel mio precedente romanzo, “Se quel giorno” , ci sono due momenti che mi sono rimasti impressi, la prima parola scritta, che ha reso la pagina bianca non più tale, e la conclusione, quando giunge il momento di distaccarsi dal proprio lavoro ma la parola fine sembra a volte non arrivare mai. A questo unisco poi le impressioni di coloro che hanno letto i miei scritti aiutandomi a migliorare, dandomi suggerimenti e incoraggiamenti.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Donatella Martelli - Ci sono alcuni autori a me molto cari: Haruki Murakami per la sua capacità di creare personaggi che entrano nell’animo e non scompaiono più, per quell’aspetto onirico, metafisico che si percepisce nelle sue opere, Banana Yoshimoto che affronta spesse volte i temi della solitudine giovanile ma apre lo spazio all’immaginazione, alla possibilità di realtà migliori, Baricco con i suoi scritti che sembrano poesie, sospesi tra l’essere e il sogno, Isabel Allende, con la sua scrittura appassionata e forte, Paola Mastrocola, didattica, chiara nella sua scrittura, dalla quale c’è sempre molto da imparare.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Donatella Martelli - Sono un’amante dell’arte in tutte le sue forme. Ritengo che le discipline artistiche abbiano il dono di elevare la mente, oltre le cose, verso il bello, la perfezione, il non finito, e offrono un valido aiuto nella descrizione dei racconti permettendone una chiara ambientazione, creando atmosfere, così come accade in un dipinto.
Tra i miei artisti preferiti ci sono Michelangelo, Leonardo, Tintoretto, Antonello da Messina.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Donatella Martelli - I miei generi letterari preferiti sono il romanzo sia storico che biografico, la poesia, e le fiabe.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Donatella Martelli - Preferisco il libro cartaceo, mi piace “sentirle” le pagine, scorrere non solo con la vista ma con le mani, un libro devo poterlo vedere fisicamente, non solo con gli occhi.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?
Donatella Martelli - Normalmente scrivo di getto, come un fiume in piena, poi, pian piano torno indietro, aggiungo, cancello, modifico. La scrittura per me è un atto creativo vissuto con molta partecipazione e costanza, perché scrivere è creare, plasmare, sentire, fino a quando non arriva la parola Fine.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Sorgente” se non lo avesse scritto.
Donatella Martelli - Perché è un libro positivo, poetico, riflessivo. Perché in un’epoca in cui tutto scorre molto velocemente a volte c’è bisogno di riflettere e dal pensare trarre forza per andare avanti nella vita.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Donatella Martelli - Ho un progetto ma preferisco per ora non parlare di qualcosa che è ancora in fieri.
”Sorgente” di Donatella Martelli
Collana Gli Emersi – Poesia
Aletti Editore
pp.88 €12.00
ISBN 978-88-591-2981-3
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