| Articolo di Rina Acinapura, pubblicato sulla rivista "Orizzonti"
Una guida utile per chi vuole affrancarsi dai prodotti del supermercato e rimpiazzarli con quelli fatti in casa, così potremmo definire il nuovo libro di Lisa Casali, dal titolo "Autoproduzione in cucina". Il volume può considerarsi il proseguimento del percorso iniziato nel 2010 con il libro "La cucina a impatto (quasi) zero. Scarti, avanzi e gustose ricette" e proseguito poi con "Cucinare in lavastoviglie. Gusto, sostenibilità e risparmio con un metodo rivoluzionario" nel 2011, e con "Ecocucina. Azzerare gli sprechi, risparmiare ed essere felici" nel 2012; tutti libri orientati verso un modo di cucinare ecosostenibile e consapevole, che sappia rispondere alle esigenze ecologiche dei nostri anni.
«Dal mio primo libro in cui mi occupavo della valorizzazione delle parti meno nobili degli alimenti, riutilizzate per alcuni piatti, sono passata poi a spiegare come si può cucinare usando la lavastoviglie (che altro non è che una tecnica di cottura a bassa temperatura) in un libro fortunato che è uscito anche all’estero, e che proprio in questo momento raccoglie un enorme successo in America, Nuova Zelanda, Australia. Poi non mi sono fermata e sono arrivata all’autoproduzione, un percorso che tante famiglie stanno facendo in questo momento - ha commentato la Casali, sostenitrice dell’ambiente, del risparmio e della buona cucina, impegnata su più fronti: dal lavoro al Pool Inquinamento dove valuta i rischi di danni da inquinamento delle imprese, alla conduzione della trasmissione "Orto e Mezzo" su LaEffe, all’aggiornamento del suo blog www.ecocucina.org, alla pubblicazione di libri di cucina. Spiega Lisa: «In tanti hanno iniziato a informarsi sugli ingredienti degli alimenti che mangiano, adottando man mano comportamenti che provano ad accorciare la filiera, come ad esempio la realizzazione di prodotti in casa propria».
Nei quindici capitoli del libro, sono menzionati alimenti di qualsiasi tipo che solitamente siamo abituati a compare e che possiamo fare noi stessi. Un esempio? Le bevande gassate, che possono essere fatte in casa grazie alla fermentazione dello zucchero, risultando ricche di fermenti e più salutari di quelle comprate.
E poi, ancora, zuppe istantanee, magari con i prodotti raccolti dall’orto biologico del proprio balcone (di cui sono riportate, nella parte finale del libro, le regole per coltivarlo), tagliati, essiccati, imbustati, tenuti sottovuoto e da tirare fuori al momento opportuno: sono tanti i prodotti pronti all’uso che si possono preparare nel tempo libero, leggendo queste pagine, e conservare in attesa di mangiarli quando servono. «Grazie all’essiccazione, al sottovuoto, alla sterilizzazione - strumenti utilissimi all’autoproduzione - riusciamo a mantenere intatte le proprietà degli alimenti, prolungandone la vita anche di un anno!».
"Autoproduzione in cucina" è soprattutto un libro di ricette per ogni momento della giornata, dalla colazione fino a tarda sera (incluse le tisane prima di mettersi a letto!), che spiega in modo semplice e dettagliato come produrre facilmente ogni tipo di alimento, come si legge in quarta di copertina: «Dai più comuni come farine, oli aromatizzati, pasta secca per tutti i gusti, barrette di cereali, formaggi, conserve, bevande e gelati, ai più particolari come tofu, miso, tempeh o seitan…
«Tante ricette economiche, facendo attenzione ad evitare gli sprechi, una questione che mi sta particolarmente a cuore», ha concluso la food blogger. Un tema di grande attualità, questo, soprattutto nel 2015, anno mondiale contro lo spreco alimentare.
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