| Una delle esperienze più significative che ha influenzato l’inclinazione artistica di Hitchcock, e che gli ha fatto vivere sulla propria pelle il sentimento della paura, che riporta sempre nei suoi film (secondo lui la cultura occidentale si basava sul senso di colpa e la repressione degli impulsi aggressivi e sessuali), è stata la notte in prigione. L’aneddoto, raccontato allo stesso Truffaut, riguardava il giovanissimo Hitchcock che da piccolo era stato fatto rinchiudere, tramite un amico poliziotto del padre, una notte in prigione senza motivo, per insegnargli il rispetto della legge e dell’autorità. Da quel ricordo il regista sviluppò il tema dell’ossessione di colpevolezza, che è vicina alle teorie di Freud. Il regista dissemina nelle sue storie anche un notevole umorismo nero, che porta a ridere delle proprie paure, ma anche a vedere il male più affascinante, più divertente del bene.
Articolo di Carlo Tetali, rivista Orizzonti
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