| Shakespeare non correggeva mai ciò che scriveva, e inoltre non usava la punteggiatura per non interrompere il flusso. La velocità contraddistingueva anche Charles Dickens, che con poche cancellature scriveva almeno 550 parole al giorno (che diventavano 4000 parole nei giorni più fecondi). Ma un record spetta a Stendhal, che scrisse assai meno, ma davvero rapidamente.
Tolstoj impiegò sei anni per scrivere "Guerra e pace" in almeno otto stesure; un compito importante spettava alla moglie Son’ja che ricopiava ogni pagina, scritta in un’indecifrabile e pessima grafia, in bella. Tolkien scrisse "Il signore degli anelli" in dodici anni, usando il retro dei fogli dove i suoi studenti facevano i compiti.
(Dalla rubrica "Pillole" di Carlo Tetali, sulla rivista "Orizzonti")
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