| Il giovane storico della filosofia Francesco Giampietri, relatore assieme ad Amerigo Iannacone e Giuseppe Napolitano : “È il testo della piena maturità letteraria dell’autrice”.
Viene spontaneo dire “un mare di donne” e tutte prodighe di meritati consensi all’indirizzo di “Solo una donna” e della sua autrice, mix di poesia e prosa della venafrana Giuditta Di Cristinzi appena presentato a “Le Terrazze”, accogliente locale d’intrattenimento e ristoro della città. Tanta partecipazione d’ambo i sessi nella circostanza ed altrettanto interesse dalla platea per le relazioni di Amerigo Iannacone, Giuseppe Napolitano e Francesco Giampietri, presentati dalla dinamica Vincenzina Scarabeo Di Lullo che nelle vesti di moderatrice ha sottolineato la valenza sociale, professionale e culturale della Di Cristinzi ricordandone i trascorsi tra i banchi del classico “Giordano” di Venafro. Con gli applauditi intermezzi musicali di Matteo Franchitti, autentico virtuoso della chitarra, si è detto approfonditamente di “Solo una donna”, sottolineandone i messaggi sociali contenuti, lo spessore letterario e i tanti riferimenti anche di vicende e personaggi contemporanei a renderlo oltremodo interessante.
Quindi l’intervento del giovane storico della filosofia Francesco Giampietri, Presidente di “Et.Cetera”, associazione venafrana attiva nel settore della promozione culturale: “È il testo della piena maturità letteraria della Di Cristinzi -ha asserito Giampietri- che con l’arte della leggerezza, esercizio nient’affatto da sottovalutare, sa porgere i propri sentimenti raccordandoli con la realtà che la circonda e in cui vive “. La conclusione ovviamente con le parole della stessa autrice, Giuditta Di Cristinzi: “Ringrazio e sono onorata di quanto asserito ed ascoltato -ha detto la giovane avvocatessa- e ammetto che mi dedicherei volentieri e in toto alla scrittura se non avessi ben precisi e piacevolissimi impegni familiari e professionali. Perciò mi piace chiudere con la lirica dedicata ai miei, scopi prioritari della mia esistenza”. E giù applausi scroscianti da quel “mare di donne” di cui si diceva all’inizio, gentil sesso evidentemente riconosciutosi nelle parole dell’autrice di “Solo una donna”.
Tonino Atella, per FuturoMolise.net
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