| L’idea di questo breve romanzo nasce in un piccolo comune a nord-est di Parigi, alla Messa del giorno di Natale 2012.
La Chiesa non è molto affollata. Risuona il canto di “Il est né le divin enfant”. Molte anziane signore e alcuni bambini.
Nel Presepe il Bambino Gesù comprato ad Assisi il giorno di San Francesco da mia sorella.
Mi viene da pensare con un’ironia non tanta velata ed un sorriso tra le labbra a stento trattenuto che a un tratto una voce annunci che “Non c’è più posto all’altro mondo”!
Il pomeriggio prendo un quaderno Fabriano che ho sempre con me con i bozzetti della Turandot di Puccini e mi metto a scrivere.
In dieci giorni nasce questo piccolo omaggio a due dei miei “maggiori”
Josè Saramago e Aldo Capitini amati fin dal primo incontro
con i loro libri.
(Dal Prologo)
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Fabio Galluccio è nato a Messina nel 1954. Studioso del pensiero liberalsocialista, è segretario del circolo Giustizia e Libertà di Roma. Ha pubblicato con Nonluoghi (2002) "I lager in Italia. La memoria sepolta nei 200 luoghi di deportazione fascisti”, “Non potevi fare altrimenti. Valentina Monti Ferrarini, una vita per la democrazia” (2005), “Gli ultimi giorni di Prodi” (2008).
È al suo primo romanzo.
Collana "Gli Emersi" - Narrativa
pp.108 €13.00
ISBN 978-88-591-1941-8
Il libro è disponibile in versione e-book a Euro 4,49
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