Home Page  
Progetto Editoriale  
Poesia  
Narrativa  
Cerca  
Enciclopedia Autori  
Notizie  
Opere pubblicate: 19989

-



VII PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE AL FEMMINILE

MARIA CUMANI QUASIMODO

SCADENZA
28 APRILE 2023

 

 



 

 

 

Il libro più amato da chi scrive poesie,
una bussola per un cammino più consapevole.
Riceverai una copia autografata del Maestro Aletti
Con una sua riflessione.

Tutti quelli che scrivono
dovrebbero averne una copia sulla scrivania.

Un vademecum sulle buone pratiche della Scrittura.

Un successo straordinario,
tre ristampe nelle prime due settimane dall'uscita.


Il libro è stato già al terzo posto nella classifica di
Amazon
e al secondo posto nella classifica di Ibs

Se non hai Amazon o Ibs scrivi ad:

amministrazione@alettieditore.it

indicando nell'oggetto
"ordine libro da una feritoia osservo parole"

Riceverai tutte le istruzioni per averlo direttamente a casa.



Clicca qui per ordinarlo su Amazon

oppure

Clicca qui per ordinarlo su Ibs

****

TUTTO QUELLO CHE HAI SEMPRE VOLUTO
PER I TUOI TESTI

vai a vedere quello che ha da dirti Alessandro Quasimodo
clicca sull'immagine

Le opere più interessanti riceveranno una proposta di edizione per l’inserimento nella prestigiosa Collana I DIAMANTI
Servizi prestigiosi che solo la Aletti può garantire, la casa editrice indipendente più innovativa e dinamica del panorama culturale ed editoriale italiano


 
Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

Recensione della poesia "Filomena" dell'autrice Daniela Ferraro a cura del critico letterario Giovanni de Girolamo - Da "Piume di cobalto", Aletti ed.

di Rassegna Stampa

Recensione della poesia "Filomena" dell'autrice Daniela Ferraro a cura del critico letterario Giovanni de Girolamo. La poesia è inclusa nel libro "Piume di cobalto" (Aletti ed.)

"FILOMENA" di Daniela Ferraro

E sosteneva il passo
un fiero andare…
Su Filomena
ognuna lingua si tace.
Spiano i vetri
vetusta effigie nell’ora
che si dispoglia
nel vacuo di un tramonto.
E di madre esemplare,
sposa devota
reca cinte le tempie
e il guardo intatto.
Nessuno figge la pena
che in sé annoda
l’accigliata virtù,
spini in ghirlanda.


Finostós e icona nella poesia di Daniela Ferraro

Nella traccia mnestica del nóstos, la Filomena di Daniela Ferraro, assume la valenza gerarchica dell’icona bizantina, essa, nella sprezzatura del gesto focalizza infatti una deissi non tridimensionale ma calibrata al mimetismo ieratico dello stilnovo: dipanato nel poietico in volume d’effigie. Il testo, Piume di cobalto quindi, associando la physis in parusia di parola, reitera nel proprio itinerarium lo speculum virtuale di codesta oltranza che, nella trama prosodica tessuta figurale, palesa stilistica l’immoto andare di Filomena correlata vicaria con la figura dell’ascesi, analogica sulla vicissitudine dell’ente. Insomma, la Ferraro, converte sacrale il vettore escatologico dell’icona e, nel vibrante iato esistenziale del dissidio, colloca inconscio il desiderio latente di un sisma psichico minimale mirato al formarsi del destino che, epifanico, sovrasta l’identità della Kore, oltre il lucente spiare dei vetri. Inquisita nel passo, la Canefora, ha spini e ghirlanda combaciante col bildungsroman dell’autore in fieri e, in contrappunto col paesaggio, affine alla ciclica stagione si dispoglia il vacuo tramonto. Infatti, in simbiosi coll’imago, il poeta, introduce intransitivo un nóstos focale nello sguardo assente della figura che, dal profondo eterno femminino, riflette in superficie le tarsie paratattiche della scrittura, schiva alla deduzione logica. Infatti, il linguaggio di Daniela, risulta essenzialmente di tipo noetico, cioè basato sull’intuizione analogica manifesta dall’ipallage straniante. Intrinseco al fascino introvertito dell’icona, allora anche l’etimo scandaglia il sublime legato al verbo fingere della figura e, in transfert, lo compone in dittico mitico: veicolato dall’incedere di Filomena in cristiano dissidio tra fascinazione erotica e catarsi. Nella postura imperiale dorata d’icona, o nel respiro ionico della danza, la locrese Daniela, qui sugellata tattile un rilievo vascolare e, costellandolo in visione pudica, non lo esprime ad occultare il fenomeno naturale ma a renderlo leggibile, in litofania sul versus dell’arazzo. Tra sinestesie e refrain embricati in chiaroscuro a persuasione dell’icona, o nella patina del sacro implicito al disfarsi della cenere, Filomena, inderogabile possiede il proprio luogo e lo calca, nel ritmo metrico di un solco versificato, oppure in symmetros antico: autoctono al profilo di Nikopea, in parusia di parola.

Diventa nostro amico su Facebook
www.facebook.com/alettieditore

Seguici su Twitter
www.twitter.com/alettieditore

Visita il nostro Canale Televisivo Youtube
www.youtube.com/alettieditorechannel
Segnala questa opera ad un amico

Inserisci una nuova Notizia
Notizie Presenti