| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Visionari frammenti d’anima”?
Rosaria Barbarinaldi - Il titolo, “Visionari frammenti d’anima”, non è frutto di una lunga elucubrazione ma la sintesi spontanea di una raccolta poetica che raggruppa schegge di vita in una matassa visionaria proiettata in avanti.
Domanda - Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Rosaria Barbarinaldi - Ritengo siano due gli argomenti ricorrenti: la ricerca del mio Logos che emerge in ogni verso di ogni singola poesia e i moti dell’animo umano (macchie di colore su uno specchio d’acqua in perpetuo movimento).
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Rosaria Barbarinaldi - Credo che la realtà svolga un ruolo importante, decisivo direi, nella vita di ognuno di noi, ad essa siamo legati in modo imprescindibile e nostro malgrado. La realtà è un inconsapevole Musa, bella o brutta che sia, che muove i fili delle nostre vite. È il desiderio di sopraffarla che il più delle volte mi spinge a scrivere o a dipingere.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Rosaria Barbarinaldi - Io amo considerare questo libro uno scrigno colmo di materia viva, metamorfica che ognuno può cucirsi addosso. Con questo libro ho voluto conservare il tempo stesso, ho voluto fermare istanti di vita in movimento, immagini sfocate di un’esistenza duttile.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Visionari frammenti d’anima”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Rosaria Barbarinaldi - Per me questa esperienza è stata emozionante e divertente. Ricordo con gioia ogni istante, dal momento in cui ho preso la decisione di pubblicare le mie poesie all’attimo in cui l’ho vista concretizzarsi. Ricordo con dolcezza l’entusiasmo della mia famiglia e dei miei amici più cari che mi hanno sostenuta, e continuano a farlo, con sincera approvazione. Non è la prima volta che pubblico le mie poesie, presenti in diverse antologie di differenti case editrici, ma è in assoluto la prima volta che pubblico una raccolta tutta mia e di questa esperienza voglio conservare ogni singolo palpito.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Rosaria Barbarinaldi - Io mi ritengo un’appassionata lettrice, adoro leggere qualunque cosa, ma la poesia che ha illuminato il mio percorso artistico è stata:
“Gabbiani” di Vincenzo Cardarelli
Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.
Lessi questa poesia a Perugia, era affissa vicino alla pensilina della fermata dell’autobus, stavo attraversando un particolare periodo della mia vita e quei versi mi aprirono un mondo.
Ho sempre scritto poesie sin dall’adolescenza, scrivere era per me un modo per somatizzare la realtà. Non ho mai permesso a nessuno, però, di varcare l’uscio della mia anima, le mie poesie erano mie e basta: troppo intime, troppo personali. Il conforto e l’identificazione col componimento “Gabbiani” mi ha fatto, invece, capire quanto il linguaggio poetico possa essere versatile ed universale: la poesia non è di chi la scrive ma di chi la sente sua leggendola.
Questa riflessione mi ha spinto a pubblicare le mie prime poesie e poi altre ed altre ancora.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Rosaria Barbarinaldi - Io sono architetto, svolgo la libera professione, e oltre a scrivere dipingo. Metto tanta passione in tutto quello faccio e non so se la pittura ha in qualche modo influenzato la scrittura o viceversa. Spesso i mie quadri sono accompagnati da versi ed altrettanto spesso succede il contrario. Infatti come copertina del libro ho scelto un mio quadro “Visioni”.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Rosaria Barbarinaldi - Come ho spiegato prima, io leggo di tutto dal “realismo magico” di Gabriel García Márquez al genere storico, fantastico, alla narrativa, i saggi e i romanzi preferibilmente introspettivi.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Rosaria Barbarinaldi - Sicuramente preferisco il libro tradizionale, adoro sfogliare le pagine, amo il loro profumo che cambia con il tempo e con l’usura.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Visionari frammenti d’anima” se non lo avesse scritto.
Rosaria Barbarinaldi - Comprerei questo libro spinta dalla presentazione fatta da Maria Luisa Longo, decisamente accattivante, che descrive un contenuto dalle mille sfaccettature e spinta anche dal titolo suggestivo e dall’immagine che è un’anticipazione della profondità dei versi contenuti nel libro.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Rosaria Barbarinaldi - Di sicuro non smetterò mai di scrivere, ho con la scrittura e la pittura un rapporto viscerale. “Visionari frammenti d’anima” è un piacevole inizio e non rimarrà un isolato episodio della mia vita.
Collana "Gli Emersi" - Poesia
pp.48 €12.00
ISBN 978-88-591-2536-5
Il libro è disponibile anche in versione e-book http://www.alettieditore.it/emersi/2015/barbarinaldi.html#sthash.kEEOp78X.dpuf
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