| Forse la notte…, un titolo che già contiene un’attesa; la speranza di un tempo che dia risposte alle tante domande esistenziali e concrete che in modi diversi si affacciano appena durante la giornata. Nella notte esse prendono corpo in tutto il loro colore e complesso divenire. Sono speranze, sogni oppure nostalgie che affondano le loro radici nei ricordi. La notte quindi ha una sua anima, un suo approccio alle faccende umane. Ricorrendo ad una metafora teatrale potremo dire che la notte è solo il secondo tempo della stessa commedia. Cambiano scenari e situazioni ma il protagonista vive ed agogna, forse più consapevolmente che durante la giornata, situazioni ed obiettivi che già gli appartengono. La notte poi assume diverse forme e permea ogni cosa con le sue specifiche magie. Questo divenire sicuramente produce un retrogusto romantico ma pur sempre la notte, costringendo l’uomo al riposo, diventa riflessione su sé stessi, la proiezione irriverente delle proprie passioni e delle proprie condanne.
Per raccontare questo secondo tempo della vita ho pensato che la metafora del viaggio fosse la più appropriata. La silloge inizia a raccontare le attese e le stanchezze che si stemperano durante il tramonto fino a giungere all’alba del giorno successivo. Penso che ognuno troverà in questo libro, almeno parzialmente, qualcosa di se stesso e sentirà di far parte ed interpretare la stessa commedia.
Collana "Gli Emersi" - Poesia
pp.108 €12.00
ISBN 978-88-591-2174-9
Il libro è disponibile anche in versione e-book http://www.alettieditore.it/emersi/2014/papi.html#sthash.2pc7ghtP.dpuf
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