| Antonio Bruni:
Trovo molto interessante la prima parte del tuo libro «La mia Strada», ovvero la tua autobiografia in versi, sincera, spontanea, sciolta. La vicenda famigliare appare chiara e nuda. Si rivive l’atmosfera neorealista di quegli anni poveri e semplici in cui i nuovi romani di adozione trovarono il loro posto. I luoghi, gli ambienti, le compagnie, gli errori costituiscono un documentario in versi. La tua figura di ragazzo che ha saputo crescere intellettualmente tra difficoltà e penurie si delinea intatta anche nell’età matura. La vera giovinezza permane se anche da nonni si mantiene interiormente “il fanciullino”di Pascoli. Nelle altre poesie trovo un eccesso di buonismo ma questa è una tua caratteristica umana che sovrasta la freddezza richiesta a uno scrittore nel pendolo della vita tra bene e male. Grazie per quanto dai agli altri esternando generosamente la tua interiorità. Ogni verso, ogni libro, ogni pensiero espresso è comunque un contributo al progresso della civiltà.
Grazie poeta e scrittore
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Andrea Ciantar:
Ho letto il tuo lavoro autobiografico che mi è piaciuto moltissimo!
Ciò che in primo luogo è arrivato al mio cuore e alla mia mente è di certo il valore di una vita vissuta con amore, generosità e piacere dell’avventura e della conoscenza Già per questo il tuo racconto commuove e fa pensare. Naturalmente anche la forma è importante e il fatto che tu abbia deciso di narrare in versi rende la lettura particolare; è una forma narrativa che da un lato “costringe” alla sintesi, come tensione a dire ciò che è davvero importante, e dall’altro lato è ritmo che accompagna lo scandire degli eventi e del tempo. Molto originale anche la struttura del lavoro. Tra l’altro ho anche immaginato come i tuoi familiari possano sentirsi grati ed orgogliosi per questo lavoro, per questo dono che sottrae all’oblio tante esperienze e momenti vissuti.
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Laura De Gregorio:
...più procedevo tra le pagine della tua raccolta, più ne scoprivo il senso di profondo, innato amore per la vita, in tutte le sue espressioni e stagioni. E anche apprendendo, dagli scritti che mi hai inviato, la relazione con la morte e col dolore del distacco, persino lì, coerente e schietto, offri una visione positiva del tuo commiato. Al di là della sovrabbondante, sorprendente produzione letteraria e del suo intrinseco valore artistico, quello che mi colpisce è la passione che ci metti e che rende merito ai tuoi saldi ideali: con immediatezza si percepisce tutta la genuinità d’ispirazione, e con tratto delicato e veemente ad ogni passaggio autobiografico riconfermi ciò che eri e che ancora sei. Ovvero quel che di te ricordo, una persona solare, gioviale, generosa e sagace.
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Robinio Costi:
Espressi con naturale semplicità, gli argomenti trattati, le premonizioni, i moniti e le terapie avanzate riconducono sui sentieri di una saggezza antica la quale, come tu hai ben messo in versi, sciolti e non, di sovente la società mercantile sembra voler occultare dentro impolverati bauli da collocare in soffitta.
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Marcella Ercoli:
…Ho letto le tue poesie con grande curiosità, interesse e poi ammirazione. Ammirazione per la varietà e l’intensità dei sentimenti che le hanno ispirate e per la capacità di espressione che hai saputo imprimere ai tuoi scritti, sia quando i temi che ti ispirano riguardano la tua famiglia di origine o di quella attuale, sia quando è la natura, con i suoi molteplici aspetti coi suoi suoni, con le sue manifestazioni dolci o violente, che parla al tuo cuore, suscitando in te sentimenti e riflessioni di inaspettata ma vera liricità, che contagia a volte il lettore fino alla vera e propria commozione. Le tue riflessioni, talvolta amare, talvolta venate di un comprensibile pessimismo, non sono inappellabili, ma lasciano spazio a quella comprensione e a quella speranza che dovrebbero sempre connaturare ogni atteggiamento umano.
Mi sono espressa con grande convinzione e sincerità e mi auguro che ti sia concesso di divulgare agli altri questi prodotti della tua sensibilità e del tuo ingegno.
Si può far del bene al prossimo e alla società, anche cercando di incoraggiare e diffondere quel processo educativo che, come tu ben sai, non deve avere mai limiti.
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