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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
 -

Intervista a Simona Andreini che ci parla del romanzo “Tracce” ( Aletti Editore )

di Rassegna Stampa

Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Tracce”?

Risposta - Le Tracce di cui parlo nel mio libro sono quelle che ogni essere umano lascia del suo passaggio su questa terra. Molti uomini hanno lasciato tracce di sé che hanno contribuito a migliorare la nostra esistenza, ma molti se ne sono andati in silenzio senza lasciare traccia alcuna e noi non sapremo mai gli importanti messaggi che avrebbero determinato la nostra permanenza su questa terra. Non conosceremo mai quali segreti nascondessero, forse loro stessi credevano di essere fuori luogo, vivendo in una società che non gli apparteneva.
Sentivo fortemente di aver qualcosa da comunicare, non importa se questo libro non otterrà successo, quello che conta è che tali informazioni restino come patrimonio dell’umanità e, se un giorno qualcuno ne possa aver bisogno, ne usufruisca. Sono per molti ma non per tutti.

Domanda - Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?

Risposta - L’argomento fondamentale che è alla base di tutta l’umanità e che ho voluto porre nel mio libro è l’Amore, quella forza, quell’energia che muove il mondo. Ci sono due modi per vivere, quello giusto e quello sbagliato, quello giusto è la via dell’Amore, quello sbagliato è la via del denaro, del calcolo. Ma purtroppo la maggior parte delle persone danno alla parola Amore un significato distorto, in quanto scambiano l’amore falso per vero Amore.

Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?

Risposta - Il racconto è realistico, in quanto i personaggi sono reali, con qualche varianza. È ambientato nel futuro, ma si parla di presente, della vita di tutti i giorni, e come da essa si possano avere intuizioni sull’intera esistenza.

Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?

Risposta - I quattro messaggi stanno alla base. Sono tutti importanti, ma uno in particolare. Come possiamo appurare dalle notizie di cronaca, oggi nella società moderna, accadono fatti inumani, come: genitori che uccidono i figli, uomini che uccidono le donne, violenza su violenza, queste sono le conseguenze di un’infanzia e un’adolescenza non curata, non ascoltata. I bambini di allora, sono gli uomini e le donne di oggi, quelli non ascoltati. Oggi non ascoltando i segnali che i bambini lanciano, si ripercuoteranno su tutta la società futura. Ricordate che la soluzione sta alla radice delle cose, non in una destinazione futura chissà dove.

Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Tracce”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?

Risposta - Non c’è qualcosa di meno o più importante, tutto è stato necessario per la conclusione finale, persino il dolore, la paura, che in alcune occasioni può pietrificarti, ma che riuscendo a superarla ti fortifica.

Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?

Risposta - I personaggi del passano mi hanno fatto da Maestri, li definisco grandi scienziati, e la scienza, quella non corrotta dal potere ha fatto solo il bene dell’umanità. Scienziati come Galileo, Einstein, Buddha, Gesù, Osho e molti altri, tutti al servizio dell’Amore, perché è proprio di questo che si tratta, se conosci l’Amore, conosci inevitabilmente anche la Verità su l’infinito, sono la stessa sostanza.

Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?

Risposta - Diciamo che i Maestri da me sopra citati hanno lasciato Tracce, piccoli spunti da cogliere affinché potessi penetrarli per comprendere l’esistenza. Se non fossero state verità non avrei potuto riconoscerle. Se essi non avessero lasciato tracce, la verità esisterebbe comunque, ma ti sentiresti ancora più solo nello scoprirla.

Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?

Risposta - Ciò che mi affascina sta in tutto ciò che può essere saggio e attinente alla realtà. Il sistema solare, che dovrebbe oggi, nel 2014, non essere più un segreto per nessuno, mi accorgo che è scenario di fantasie e sistemi contorti. L’astronomia è affascinante, la fisica, la chimica, ma se non hai l’occhio osservatore, la realtà viene distorta.

Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?

Risposta - Senza dubbio preferisco un buon vecchio libro cartaceo, da sfogliare, da sentire sotto le dita la consistenza della carta e nelle narici il profumo di nuovo.

Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?

Risposta - Ho incontrato difficoltà, non essendo completamente a mio agio. Se fossi stata completamente libera di scrivere l’opera sarebbe stata molto più vasta.

Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Tracce” se non lo avesse scritto?

Risposta - Se mi fosse capitato fra le mani, in libreria, sarei stata incuriosita dalla trama, che parla di eredità tramandata, come una successione. Ma la domanda è: mi sarebbe mai capitato fra le mani? O avrei avuto bisogno di incontrare qualcuno che mi avesse spinta in quella direzione? Perché è così che io ho conosciuto molti autori, se non avessi incontrato le persone giuste, non li avrei mai conosciuti.

Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?

Risposta - Ho un’idea rivoluzionaria, uno stile diverso, che sotto forma di fiaba racconta verità nascoste, ma purtroppo il mio stile di vita non mi permette di dargli forma.
Se un giorno la vita vorrà, prenderà corpo.



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