| All'improvviso un giorno, mentre vai
e quasi ti addolori del passato
e temi anche il futuro
ecco senti due braccia
leggere che ti cingono la fronte
e parole e sorrisi odi improvvisi
che non udisti mai così soavi:
sbigottito ti volgi: luce e aria
null'altro ti circonda, solo sei:
ma da un albero cade lieve un fiore,
il primo fiore della primavera
che di nascosto il vento
gitta ai tuoi piedi, muto ambasciatore
della nuova stagione.
A quella vista senti
che l'erba cresce e la neve si scioglie,
da ogni cicatrice spunta un'ala
col fremito d'un fiore sullo stelo.
Scompare ogni tua doglia, anche il tuo cuor si spetra
e nel futuro hai fede e nel passato.
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