| Il 27 novembre, alle 17,00, nella sala Gialla del palazzo della Provincia di Isernia, Daniela e Giancarlo Tarantino presenteranno il romanzo poliziesco “Il delitto di via Cesare Rosaroll” (Aletti Editore).
Gli autori saranno intervistati dal Presidente dell’Assostampa Molise Giuseppe Di Pietro. L’invito a partecipare alla presentazione del libro è rivolto a coloro che desiderano trascorrere una serata tra amici, conversando su vicende umane e indagini di polizia che appassionano gli amanti di libri gialli e dei romanzi d’amore.
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Dalla quarta di copertina:
La trama del romanzo è incentrata sulla figura del commissario Annunziata che possiede significative doti investigative. È sempre in contrasto col suo superiore di cui non seguirà mai i consigli e le conclusioni affrettate. La storia criminale si svolge a Napoli in una casa del Settecento dove viene ritrovato il corpo senza vita di Martina, una dottoressa in veterinaria, dietro la cui professione si nascondono oscure vicende. Giovanni, il fidanzato, trovato vicino al suo cadavere e su cui sembrano convergere tutte le accuse viene subito arrestato e incarcerato come assassino. Lo stesso vice questore aggiunto, Lo Mastro, crede di aver risolto tempestivamente il caso.
Non sarà così per il commissario Annunziata le cui convinzioni lo condurranno ad indagare sul commercio clandestino degli animali da compagnia. Dovrà confrontarsi anche con bande criminali specializzate in questo genere di attività. Ne nasceranno conflitti a fuoco dove egli stesso rimarrà ferito. Il romanzo è costellato di personaggi anche stravaganti che il commissario incontra lungo il percorso investigativo come i barboni che a modo loro raccontano episodi non trascurabili sulla vicenda criminale. Donna Bruna, vecchia conoscenza di Annunziata, che spesso per bisogno gli fa visita e gli legge le carte che sembrano preannunciare eventi legati all'indagine in corso. La portinaia del palazzo dove è accaduto l'omicidio, i suoi pettegolezzi, le sagaci battute e lo scambio ironico di equivoci con l'agente Canfora, addetto all'ufficio informazioni della Questura. Lo stesso Giovanni il cui dolore per la perdita di Martina ricorda le sofferenze vissute da Annunziata ai tempi di quando era studente universitario per la perdita di una ragazza che aveva profondamente amato. Le riflessioni del commissario sull'amore e sulla vita, la realtà che deve affrontare, sempre fonte di continue esperienze.
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