| In un caldo pomeriggio di ottobre incontriamo Olga Izzo per intervistarla sul suo romanzo di esordio «La Geografia degli Sguardi» – Aletti Editore. Nata ad Avellino il 30/03/1982, attualmente vive a Nola in provincia di Napoli. Giovane Avvocato e giornalista pubblicista, coniuga da sempre la sua passione per la scrittura con il contesto lavorativo, che immancabilmente la richiede.
Ha pubblicato moltissimi articoli di cronaca nel biennio 2004/06 per il quotidiano «Cronache di Napoli», divenuta pubblicista iscritta all’ordine dei Giornalisti della Campania dal 2006, nel successivo biennio 2007/09 ha curato una rubrica di arte ed eventi relativi anche alle dinamiche di integrazione ed osmosi tra i paesi dell’est e l’Italia, per il mensile internazionale «Profili dell’est», tradotta in tre lingue. Avvocato iscritta all’albo dal 2011, affianca la professione legale a pubblicazioni ormai abituali in materia giuridica, è presente in numerose riviste del settore e portali on-line specifici. Dal 2011 si cimenta col genere letterario in senso stretto.
Il romanzo ripercorre le tappe di una parte della vita di Amelia, una adolescente alle prese con le prime scelte di vita. È una qualunque che insegna a se stessa il senso del tempo e dei cambiamenti, abbozzando tra sé e sé una serie di considerazioni singolari e relative su un tutto circostante. Impara da sola il sacrificio degli sforzi e la compostezza dello spirito, misurandosi non solo nel contesto comune e accademico, ma anche avvicinandosi al mondo della Danza .
Quest’ultima rappresenterà il ponte per calarsi in un'altra dimensione altrettanto geometrica e rigorosa: la Fotografia . Questa passione le regalerà occhi nuovi e un modo più maturo per affrontare la vita , al di là dello sguardo sbadato. Ripercorrere alcune tappe esistenziali di un'acerba adolescente e del suo universo: familiare, personale ed emotivo, è un modo per rammentare a sé da dov’ è cominciato il lavoro con se stessi. L’origine, anche solo di uno stile di vita che matura con gli anni, può essere spiegato con un viaggio nel tempo della memoria.
Finisce il Liceo e inizia a misurarsi con le scelte di vita, quelle finalmente autonome che richiedono un certo coraggio per affermarsi, rispetto al tutto precedente in cui a volte, per comodità o per semplice timidezza, si è lasciate condurre ad altri.
Da qui comincia la tappa caratterizzante del profilo di Amelia, si lascerà andare all’istinto, collezionando cartoline nella mente e vivendo se stessa in diversi luoghi nel mondo a suo gusto, arricchita e cambiata si scoprirà fortificata, finalmente più conscia e consapevole di sé e dei suoi desideri.
Ma tutto ha un peso sull’esistenza dell’essere umano, anche quando non lo avrebbe detto! Una costante è rappresentata soprattutto dalle “perdite”, dagli sguardi che l’hanno attraversata e che non dimenticherà mai, uno in particolare: Diego, sopraggiunto per caso a riempirle la vita, le insegnerà a sentire e provare più di quanto non avesse mai fatto, con lui inizia la scoperta dell’ Amore!
Un universo ricco quello di Amelia, talvolta articolato, come la vita di chiunque, che darà al lettore spunti di riflessione anche sull’importanza del sentirsi padroni delle proprie scelte e condizioni.
«Seguire l’istinto è forse la ricetta giusta per non lasciare attecchire i rimpianti» è questo il sapore che resta dopo tutto il bilancio a tappe di queste pagine.
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Domanda - Com’è nata la sua passione per la scrittura e quando?
«Difficile dire quando sia nata la passione per la scrittura perché lo faccio da sempre quindi credo di non essermene accorta! preferisco la scrittura a qualunque altra forma di comunicazione questo è certo, mi semplifica le cose e credo sia a volte più utile esternare quello che si pensa o si sente per iscritto».
Domanda - Com’è nato il testo ed il titolo del libro?
«Per caso… ho iniziato a lavorarci tempo fa, in realtà l’ho costruito nel tempo, attraverso Amelia ho ricordato una fase di vita singolare e comune agli adolescenti, ma anche estremamente problematica e solitaria e poi piano piano ha preso corpo; in questo viaggio un po' a ritroso nel tempo mi sono ricordata degli sguardi che mi hanno attraversata, delle persone che ho conosciuto e che ho perso lungo la via e da qui è nato il titolo attorno cui ruotano le considerazioni di Amelia».
Domanda - Si è ispirata a qualcosa o qualcuno?
«Ispirata non proprio…! ha delle cose mie, ma lei non è me… né è la proiezione esatta della mia vita. Amelia è una comune ragazza come tante e vorrei che fosse letta nella sua semplicità e potesse essere lei un piccolo incoraggiamento per i ragazzi della sua età che a volte si lasciano pilotare nelle scelte, intimoriti dal punto interrogativo del domani. Mi piace l’idea che possa essere uno stimolo a prendere in mano la propria vita a qualunque età e a impegnarsi sempre nei confronti di una “scelta” in un senso o in un altro».
Domanda - Ha già altri progetti in vista?
«Forse un continuo e pensavo a una raccolta di epistole di Amelia».
La presentazione è prevista per Novembre. L’autrice conta di presentarlo alla libreria Guida a Nola (NA) e alla Feltrinelli di Pomigliano d’ Arco (NA) poi su Napoli ma ancora non si conosce la location. Nell’attesa dell’uscita del libro, vi invito a dare uno sguardo al Book Trailer realizzato dal regista Vincenzo Caiazzo.
E vi avviso inoltre che per tutte le info sulle presentazioni ed eventi potete riferirvi alla Pagina pubblica di FB “La geografia degli sguardi”
https://www.facebook.com/GeografiaDegliSguardi?ref=hl
Articolo di Daniela Napoletano
Link diretto:
http://magazine.corrieredellacampania.it/2014/10/la-geografia-degli-sguardi/
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