| “Dobbiamo alle follie le più grandi conquiste della mente… !”
E raccontarvi Amelia è forse il principio di una piccola follia.
“La geografia degli sguardi” (Aletti Editore) ripercorre le tappe di una parte della vita di Amelia, una adolescente alle prese con le prime scelte. Amelia insegna a se stessa il senso del tempo e dei cambiamenti.
Impara da sola il sacrificio degli sforzi e la compostezza dello spirito, misurandosi non solo nel contesto comune e accademico, ma anche avvicinandosi al mondo della danza. Quest’ultima rappresenterà il ponte per calarsi un altra dimensione altrettanto geometrica e rigorosa: la fotografia.
Questa passione le regalerà occhi nuovi e un modo più maturo per affrontare la vita , al di là dello sguardo sbadato. Ripercorrere alcune tappe esistenziali di un acerba adolescente e del suo universo: familiare, personale ed emotivo, è un modo per rammentare a se da dov’ è cominciato il lavoro con se stessi.
L’origine, anche solo di uno stile di vita che matura con gli anni, può essere spiegato con un viaggio nel tempo della memoria. Finisce il Liceo e inizia a misurarsi con le scelte di vita, quelle finalmente autonome che richiedono un certo coraggio per affermarsi, rispetto al tutto precedente in cui a volte, per comodità o per semplice timidezza, si è lasciate condurre ad altri.
Da qui comincia la tappa caratterizzante del profilo di Amelia, si lascerà andare all’istinto, collezionando cartoline nella mente e vivendo se stessa in diversi luoghi nel mondo a suo gusto. Arricchita e cambiata si scoprirà fortificata, finalmente più conscia e consapevole di sé e dei suoi desideri.
Ma tutto ha un peso sull’esistenza dell’essere umano, anche quando non lo avrebbe detto! Una costante è rappresentata soprattutto dalle “perdite”, dagli sguardi che l’hanno attraversata e che non dimenticherà mai, uno in particolare: Diego, sopraggiunto per caso a riempirle la vita, le insegnerà a sentire e provare più di quanto non avesse mai fatto. Con lui inizia la scoperta dell’ Amore!
Un universo ricco quello di Amelia, talvolta articolato, come la vita di chiunque, che darà al lettore spunti di riflessione anche sull’importanza del sentirsi padroni delle proprie scelte e condizioni.
“Seguire l’istinto è forse la ricetta giusta per non lasciare attecchire i rimpianti”. E’ questo il sapore che resta dopo tutto il bilancio a tappe di queste pagine.
Da metà novembre “La geografia degli sguardi” approderà in libreria. Per informazioni consulta la Pagina Facebook
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