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Opere pubblicate: 19989

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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
 -

Intervista a Laura Egidi, che ci presenta il suo libro "Frammenti di donne”(Aletti Editore )

di Rassegna Stampa

Domanda - Come mai "Frammenti di donne”?

Risposta - Perché in un frammento di vita si può raccontare l'essenziale di una persona, della donna, perché ritengo quest'ultima ricca di vita interiore, e a differenza dell'uomo non si spaventa dei messaggi che questa interiorità produce, inoltre è un caposaldo d'unione tra i due generi.

Domanda - Nella quarta di copertina c'è una chiara indicazione della vita...

Risposta - Sì, sono stata ispirata da ciò che ho vissuto realmente, la genesi del racconto si basa sui fatti, sulle atmosfere, sulle parole dette e non dette, sulle fantasie di persone a me care, che hanno influito nella mia vita. La finzione letteraria è stata necessaria, perché nella finzione ho creato un filtro, il quale mi ha permesso di vedere e sentire con maggiore obiettività le situazioni lontane perse nel tempo. Identificandomi con alcune persone del racconto ho potuto trasmettere attraverso la scrittura gli stati d'animo, ricreare atmosfere che altrimenti non avrei potuto trasmettere.

Domanda - Quali sono le sue fonti d'ispirazioni: altri autori che ritiene fondamentali...

Risposta - Scrivendo, cerco di poter trasmettere l'interiorità delle persone, sono più attratta dal "mondo interiore" e l'influenza che ha questo per la "vita esteriore". L'autrice che sento molto vicino e la cui fantasia stimola la mia è Virginia Woolf. Altamente spirituale, considero la scrittrice I. Allende, Elsa Morante, comunque nel corso della mia vita gli autori che ritengo a me vicini sono stati tantissimi, la lista sarebbe veramente lunga. Oggi superata la giovinezza, mi sento vicino a quei temi che riguardano la "Spiritualita". Il mio scopo letterario è poter scrivere di questo aspetto e della ricerca da parte dell'uomo per poterla raggiungere.

Domanda - Quali sono gli argomenti ricorrenti...

Risposta - Il tema ricorrente è la memoria, quel processo mentale che riguarda tutti gli esseri umani. Senza memoria, senza ricordi, non può esserci una vita degna di essere vissuta. Altro argomento che ricorre è il dolore, per la perdita di una persona cara, per la perdita dei ricordi, e superamento del dolore, con l'accettazione della morte, accettazione e superamento dei conflitti con la figura paterna.

Domanda - La scrittura come valore testimoniale...

Risposta - Scrivere è testimonianza, è rappresentazione di sentimenti, di emozioni, è dare voce a coloro che non ci sono più, che hanno sofferto e lasciato, dietro di loro, un vuoto incolmabile. Uno squarcio di luce per un periodo della vita che non ritornerà più, oblio è dimenticare. Con questo racconto ho voluto far affiorare in superficie il dolore per poterlo poi elaborare.

Domanda - La natura simbolo di vita...

Risposta - La natura è vita, noi esseri umani, viviamo circondati, immersi nella natura, considerata come madre che accoglie tutti, e quindi bisogna avere rispetto per essa; se non accade si può rischiare di perdere il senso della vita, l'albero sopratutto, rappresenta simbolicamente la stabilità, con le sue radici che sprofondano nella terra e le chiome che si innalzano verso il cielo, quindi elevarsi spiritualmente è il compito di ognuno di noi.

Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura...

Risposta - Scrivere è stato liberatorio, catartico, mentre raccontavo e immaginavo, mi liberavo di paure che altrimenti non mi avrebbero mai lasciato.

Domanda - Un motivo per cui lei avrebbe comprato questo libro...

Risposta - Mi avrebbe incuriosito il tema conduttore, la memoria, oggi la malattia dell'Alzhaimer è molto sentita nella società, e purtroppo anche molto diffusa, certo, si cerca di far fronte a questa terribile malattia, ma c'è anche tanta difficoltà a gestirla, perché gli effetti sono devastanti sulle famiglie, le emozioni che scatena mettono in crisi i familiari che non sono preparati emotivamente all'oblio che essa rappresenta. Dando voce e soggettività al malato di Alzhaimer, ho voluto scatenare nel lettore un punto di vista che forse non aveva mai considerato e che può quindi aiutarlo ad accettare questa malattia.



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