| La filastrocca apre uno scrigno di memorie note ai bambini di ieri e di oggi. È linguaggio universale, lessico semplice e accessibile per il lettore. È canale privilegiato per la forza dell’immaginazione, tramite che sprigiona il caleidoscopico mondo della fantasia.
Piccole storie, le filastrocche, capaci di far riemergere dal passato degli adulti immagini e ricordi di un’età che si credeva perduta, eppure mai veramente dimenticata. L’eco dell’infanzia si affaccia così prepotentemente alla memoria.
È in questa prospettiva che si svolge il lavoro di Simona Genta. Nella sua prima opera, l’autrice fa della filastrocca un bene prezioso e speciale per tutti, bambini e adulti. Tra le canzoncine si ergono scenari fantastici: personaggi conosciuti, eppure sempre nuovi, riemergono dal passato, moderni protagonisti si manifestano nel presente. La fantasia del lettore è così sempre spronata dalla varietà dei temi: il motivo fiabesco, la cultura della tradizione popolare e della religione, senza trascurare i contenuti più attuali, con il richiamo all’educazione ambientale. “I libri sono tesori dei bambini e genitori”, scrive l’autrice ne Le favole dimenticate, laddove basta una canzone a far ritornare tutte le fiabe tra le pagine del volume da cui erano sparite. È così che la filastrocca si guadagna il suo spazio, il suo ruolo insostituibile di alternativa all’oblio e volàno dell’immaginazione.
Giusy Ferrante, giornalista collaboratrice de Il Mattino.
Collana "Gli Emersi - Poesia"
pp.68
ISBN 978-88-591-1301-0
Il libro è disponibile in versione e-book a €5,49
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