| La bellezza di Calabria è un enigma. Un senso di immensità tra il Pollino e il mare dove gli occhi si perdono. Un orizzonte allegro. Una luce sorprendente. Raccontare questo lembo di terra è come aprire un antico papiro e scorgervi segni di fantastiche storie.
E il paesaggio non è mai fermo, è mutevole come il senso del tempo.
C'è bellezza di giorno e di notte. Bellezza del sole e dell'alba. E quella del tramonto. A quell'ora il cielo calabro si tinge di una miriade di colori.
Il colore di mezzogiorno, in estate, è indescrivibile, violento di afa.
Ora di silenzio,di riflessione. Ora di luce. Ora di musica della luce.
La luce e le sue ombre. La luce e le sue voci.
Poi c'è la notte, con i suoi morsi teneri di caldo.
E poi il mattino, il regalo di quella notte nera e lunare, traforata da stelle lucenti, che brillano sempre, eterne.
L'immortalità ha qualcosa di tutto questo, la sua limpidezza, la sua solitudine.
Non è un caso che l'inquietudine si stempera quando si torna qui, e la dolcezza, l'incontro umano, diventano naturali.
Su questo tratto di Ionio qualcosa di irreale si muove nel fondo dell'aria. Una scenografia del tempo, un palcoscenico di voci reali e ineffabili. Qui non si ha fretta, non si è impazienti. Qui ci si rilassa completamente. E non si aspetta niente, si torna solo in se stessi, si entra nel tempo lento e umile, dove ci si sente bene.
La luce, il silenzio, i fantasmi, le voci dei vivi e dei morti, vagando sulle soglie dello Ionio con Nosside e Marguerite, quando la Calabria era terra greca, piena di marmi e di dei…
Enzo Cordasco, nato in Calabria, a Francavilla Marittima nel 1961, vive a Perugia. Laureato al Dams di Bologna in Storia e Critica del Teatro, si specializza in Comunicazione e Arti dello Spettacolo nelle Università di Bologna, Siena e alla Cattolica di Milano. Ha lavorato per anni con il Teatro di Sacco di Perugia, di cui è stato Presidente, e con vari organismi di teatro contemporaneo. Cura il Laboratorio Yourcenar divulgando l'opera della scrittrice, soprattutto la produzione drammatica, in chiave performativa. È socio e collaboratore culturale del Centro Internazionale Antinoo per l'Arte e Documentazione Marguerite Yourcenar di Roma, che ha sede al Teatro Vascello, di cui cura la sezione perugina. Ha scritto per il teatro e su varie riviste e ha pubblicato Un teatro di voci e di ombre: Marguerite Yourcenar sulla scena ( Crace, 2009 ) e Di roccia e di vento. Le donne ardenti della Yourcenar ( Aletti, 2012 ). Collabora con Fondazioni e Associazioni culturali in varie regioni italiane. Fa anche parte della SIEY Société Internationale d'Etudes Yourcenariennes.
Collana "Gli Emersi"
pp.116 €14.00
ISBN 978-88-591-1747-6
Il libro è disponibile anche in versione e-book
Diventa nostro amico su Facebook
www.facebook.com/alettieditore
Seguici su Twitter
www.twitter.com/alettieditore
Visita il nostro Canale Televisivo Youtube
www.youtube.com/alettieditorechannel |