| Versi «diversi» per chi, dall’amore per la poesia, si attende emozioni e stimoli più profondi, che tocchino l’essenza stessa del nostro essere... Allegorie, iperboli e novelle poetiche volte a vivere, a pieno, la realtà esistenziale, ben al di là dei nostri sensi; coinvolgendo, con umiltà, il lettore in molteplici «viaggi» della mente: dalla consapevolezza dell’ignoto e del mistero che ci avvolgono, alle ambiguità della natura sublime e crudele, fino alle «leggerezze» del genere umano che, pur di elevarsi e darsi credito, non esita a barattare ragione con credenze... Crudezza ed esaltazione; mistero, incanto e inquietudine dei «fiori del nulla», che portano allo smarrimento dell’uomo, solo, senza certezze, se non quelle artificiali... Non senza sfiorare incoerenze e meschinità del quotidiano.
Antonio Palmucci, nato a Postumia nel 1943, di origini marchigiane, risiede a San Giorgio di Nogaro (UD) dal 1944. Ragioniere del Comune per trentacinque anni, e di alcuni Consorzi pubblici, attualmente è in pensione. È cultore, a livello amatoriale, di astronomia e cosmologia, dalle quali trae spunti e linfa per le sue opere, aventi preminente carattere speculativo. Ha pubblicato: INFINITI & infiniti, 2007; PADRE nostro... (che a noi ti celi), 2008, Una vita di troppo «Liberidinoncredere» (Naufraghi dell’infinito), Aletti Editore, 2013.
Collana "Gli Emersi - Poesia"
pp.120
ISBN 978-88-591-1422-2
Il libro è disponibile in versione e-book a €5,49
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