| Ora che torna di nuovo la sera
grigia e d'argento, ora che ho
davanti agli occhi, sulla lingua,
il colore e il sapore del tempo,
adesso, finalmente, che dolore,
quanto chiaro e preciso lo vedo!
Sembra che cammini sulla terra
assistendo al mio funerale,
che sia appeso al presente
simile a un occhio immenso,
contemplando tutta la mia vita,
che faccia il nido nel mio stesso corpo.
Io, stando fuori della carne,
distaccato lo osservo.
Va il mio corpo verso la riva.
Si ferma (no: mi fermo).
Gioca o si distende tra le rocce
e mentre lo veglio s'addormenta,
senza poterlo destare
dalle sue menzogne e dal suo sogno
(traduzione Alessio Brandolini)
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