| Nato a Roma nel 1940, Roberto Moschino si trasferisce per lavoro a L’Aquila nel 1973 ove attualmente vive. Si occupa di Assicurazioni ed Infortunistica quale dirigente di un Ente Pubblico, dal quale si dimette nel 1999. Esercita per qualche tempo la funzione di Giudice di Pace, che interrompe per dimissioni (di nuovo!) nel 2004.
Sotto il profilo letterario collabora con alcuni notiziari di nicchia e pubblica in un tempo lontano una prima raccolta di poesie dal titolo “Giorno per giorno”.
Continua a macinare versi che vanno a formare un secondo “accumulo”. Rimane nel cassetto tranne alcuni fogli che prendono vento e scompaiono in alcuni premi letterari.
Ha pubblicato, nel 2008, la raccolta “La quadratura del cerchio”, Aletti Editore.
Attualmente fa vita da pensionato con Sally (il cane).
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«Il compito della poesia? Non ha precetti e quindi non ci sono precettori. È come un camino il cui fuoco ha bisogno della cooperazione di più elementi: la legna, la fiamma, la cenere, il nutrimento dell’aria.
La poesia è uno strato di pelle che si assottiglia e ti preserva dallo sfasciume del mondo.
Va letta, va pensata interiormente come un embrione. L’autore è anche il lettore, in questa stravagante empatia prende forma un processo di “agnizione”.
La poesia quindi non è uno “status” definibile, è un mistero da condividere».
(Roberto Moschino)
Disponibile in eBook a Euro 5,49
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