| La raccolta è stata selezionata al premio "Albero Andronico VII edizione", ottenendo un Attestato di Merito.
La cerimonia si terrà a metà marzo in Campidoglio.
IL LIBRO - Questa silloge trova la sua ragion d'essere al termine di un lungo periodo di sofferenza, durante il quale ho assistito, impotente, alla lenta agonia di mia mamma.
Nel libro ho riportato tutte le fasi del percorso che ho affrontato insieme a lei, ma anche la vita che nel frattempo procedeva: il matrimonio di miei cari amici, la ricerca continua di Dio, il ricordo di un vecchio amore e l'avvicendarsi delle stagioni. Il perché del titolo, Metastasi dell'abbandono, è motivato dal sentimento che ho provato dal momento della sua morte, quando mi sono sentito come colpito da un male oscuro alla ragione umana, quale può essere il tumore ma anche l'abbandono. Lo stesso senso di abbandono aveva accompagnato mia madre per tutta la vita, a causa di un'assenza ingiustificata del padre fin dai suoi primissimi anni e che poi aveva in qualche modo riversato su chiunque gli fosse gravitato attorno, in principal modo mio papà e me.
A mia mamma dedico con tutto il cuore questi versi, sapendo di non aver fatto mai abbastanza in rapporto all'amore che mi ha donato e sperando soltanto in un perdono per le mie manchevolezze.
Grazie mamma...
"Io sono stato la tua nota, tu la mia chiave di violino, tra le righe del pentagramma un magnifico concerto."
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