| A Mattia ZÀCCARO GARAU, per la raccolta poetica “Sul far della vita” (Aletti, Villanova di Guidonia RM, 2012) si è aggiudicato il primo posto al “Certamen Apollinare Poeticum”, sezione "Opera edita".
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA - La poesia di Mattia Zàccaro Garau appare il tentativo felicemente approdato di un diario esistenziale che parte da anni lontani e ben dinamizzato nel corso del tempo cronologico. Si tratta allora di una raccolta interessante, in cui la poesia suggella la crescita cronologica dell'Autore in termini di quantità, armonizzandosi altresì in un singolare equilibrio di potenziamento qualitativo,kairotico, a sigillo del dinamismo dell'essere dell'uomo, che secondo il monito di Agostino, si profila come cor inquietum.
Così la poesia dell'Autore, come annuncia il titolo, è un farsi costante, un divenire incessante come cesello del Far della vita, appunto, come compito di divenire ogni giorno e al meglio uomo sulle porte del tempo.
Si tratta allora di una raccolta che evidenzia un lungo laboratorio della parola che coincide con il lavorarsi interiore, fatica a cui il poeta romano risponde con straordinaria capacità, per potenza di narrazione e per icasticità di immagini.
L'Autore canta tutto il proprio universo multidimensionale: l'amore, la morte, la ricerca di Dio, la ricerca del senso, gli affetti e i difetti che vengono inchiodati da una parola ardita, travagliata, che magnetizza per la carica simbolica e onirica talvolta delle immagini, talaltra per la capacità sapiente di illuminarle con ardite figure di suono, prevalentemente allitterazioni, ma anche con la drastica riduzione ai minimi termini di ciò che non è avvertito come essenziale nel proprio canto d'essere. Così, la interessante distribuzione della propria materia in blocchi tematici, come la singolare predilezione per una punteggiatura che ci riporta a latitudini dickinsoniane, particolarmente per l'uso del trattino e della maiuscola, appare un aspetto interessante e innovativo della ricerca di questo poeta che fa della poesia il suo logos di predilezione per un canto incessante come è il Canto della terra: esso infatti, continua a pervadere i cantieri rumorosi e infocongestionati della storia di oggi di quella pausa meditativa, decelerata, che è capace di muoversi e di stupirsi del movimento del cosmo e del proprio movimento interiore, non come dato scontato, ma come compito ermeneutico permanentemente aperto.
NOTE BIOGRAFICHE DELL’AUTORE - Mattia Zàccaro Garau, nato a Roma negli Anni Ottanta, crede nel potere e nella responsabilità della Parola, e nella Poesia in quanto sua espressione ottima.
Questa convinzione radicale è e base e prospettiva per la sua personale ricerca della verità. In tale dimensione, si occupa di studi orbitanti nell'area della comunicazione letteraria e nel rapporto tra filosofia e letteratura. Ha conseguito diversi riconoscimenti e premi da parte della critica.
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