 | In quali tenebre t’avvolgi?
non parlo con te, non mi ascolti parlare
non ti respiro, non ti vedo, mi forgiano
le martellate della tua assenza
sempre ti amerò, sempre
i miei versi dolenti di te
dirò in solitudine, come se tu fossi
frutta tenuta in segreto
cieca sotto la gonna
di una bimba, sperduta nella sua memoria,
in fuga,
triste del suo rossore
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