| Il 2 dicembre, presso la Biblioteca Comunale “Simone Angeluzzi” di Eboli, è stato presentato per la seconda volta il libro edito da Aletti Editore, “L’altra metà dei miei occhi” di Giovanni Iammucci, una giovane scrittrice nata a Torino e residente ad Olevano sul Tusciano.
Alla presentazione del libro è intervenuto il direttore de “Il Saggio” Giuseppe Barra, il quale si è complimentato con l’autrice e con l’attento pubblico per l’ennesima serata di cultura; il Consigliere Provinciale Massimo Cariello, l’Assessore alla cultura Liberato Martucciello, la dottoressa Angela Furcas, la dottoressa Noemi Manna e la dottoressa Marika Cirillo.
«Scrivere è tutto per me, è quello che faccio, quello che sono. E forse è la cosa che mi riesce meglio. “L’altra metà dei miei occhi” è il primo romanzo, un romanzo che può donarvi la speranza che dopotutto, in questo mondo, non siamo soli», così risponde l’autrice ad una domanda posta dal pubblico.
Questo libro ispirato dalle canzoni dei Negramaro e in modo particolare della canzone “Quel matto son io”, parla di una ragazza che si destreggia tra sogno e realtà, in un ospedale psichiatrico. Lavinia è considerata “pazza” ma in realtà lei soffre solo di mancanza, di mancanza da morte, la morte di sua madre. Tra le avventure e i misteri che la protagonista svela c’è un profondo coraggio che si fa spazio in una società anestetizzata dall’apatia, dalle facce della gente, tutte uguali, assonnate, tristi e pensierose. Lavinia ama la sua vita e decide di riprendersela percorrendo un cammino che la porterà verso una fine che fine non è.
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