| Il protagonista/narratore è un normale individuo, costretto, dai gravi eventi che lo coinvolgono, a improvvisarsi investigatore, cacciandosi continuamente nei pasticci. L'uomo si muove tra l'estero e l'Italia - principalmente a Roma, che appare sotto una luce più moderna ed evoluta rispetto alla immagine coatta e disincantata tante volte rappresentata in libri e films - alla continua ricerca di qualcuno o qualcosa che possa donargli la tranquillità e liberarlo così dalla cupa atmosfera di sospetto che aleggia sulla sua persona. Tale ricerca diventa, inoltre, un modo per analizzare anche se stesso e i suoi problemi interiori allo scopo di esorcizzare il suo io da fantasiose e terribili ombre.
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Francesco Costa, di origini lucane, vive a Roma. In passato, oltre al suo impegno dirigenziale in un noto istituto di credito pubblico e a numerosi viaggi all'estero, si è dedicato (ma ancora oggi lo fa) alla composizione di centinaia di poesie. Nutre, inoltre, interesse per l'arte e il teatro.
Con il romanzo Delitto alla Scuola d'Inglese si cimenta per la prima volta nel genere «giallo».
Attualmente è impegnato nella composizione di un nuovo romanzo, ma già da questo primo lavoro si può notare, ferme restando le caratteristiche proprie del romanzo (invenzione di fatti e personaggi), la sua tendenza alla ricerca degli elementi essenziali per la stesura di un giallo, quali, per esempio: corrispondenza temporale degli avvenimenti, credibilità in relazione allo svolgimento delle azioni e ai luoghi (quasi tutti personalmente conosciuti), immedesimazione nei comportamenti di personaggi di età diversa dalla propria.
Il libro è disponibile anche in versione e-book a €5,49
Collana "Giallonotte"
pp.192 €14,00
ISBN 978-88-591-0748-4
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