| In genere chi scrive poesie lo fa sé. Per nessun altri che per sé.
Arriva, però, il momento che quelle «idee mancate per paura», quell’«ora d’apnea generata dall’assenza, terribilissima lontananza» e quelle riflessioni che «sfuggono nei ricordi e si confondono con la fantasia nel mare, nella pioggia fastidiosa di ottobre» le si voglia condividere con il mondo.
Si oltrepassa, allora, la soglia del silenzio e si racconta - senza orpelli e «assassine convinzioni» - cosa si è immaginato, cosa si è sognato «in quel pomeriggio grigio dell’anima sopita e vuota» e cosa si è temuto e paventato.
I piccoli pensieri confusi di Giovanni Bacchi Reggiani scavano in questa direzione. Non danno risposte, non offrono immediato rinfranco affinché «lacrime di mercurio» o il dolore per «Giulio che muore» scivolino più in fretta.
No. I pensieri di Bacchi Reggiani, che non sono piccoli né confusi, restano immobili, quasi sospesi, e agganciano dubbi e si trascinano giù «nelle crepe del vivere scalcinato e pericolante».
Poi, come si rasserena l’autore, arriverà sempre quel «giorno di sole, estivo e spensierato».
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Giovanni Bacchi Reggiani è nato nel 1974 a Bologna, dove vive. All’attività commerciale, conseguente la laurea in Economia e Commercio, alterna pensieri poetici maturi e decisi, contrariamente a quanto affermi lui stesso nel titolo di questa sua prima raccolta di versi.
Collana Gli Emersi - Poesia
pp.68 €12,00
ISBN 978-88-591-0388-2
Il libro è disponibile in eBook al prezzo di Euro 5,49
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