| Prefazione di Caterina Aletti
Le voci contenute nella nuova edizione della raccolta Parole in fuga esibiscono la flessibilità della scrittura, quel suo mostrarsi poliedrica, quel variare a seconda delle differenze individuali, sociali, culturali, e che, per questa sua vitalità, potremmo paragonare ad un organismo vivente che si lascia forgiare dall’ambiente in cui vive, adattandovisi.
Se c’è una caratteristica dello scrivere oggi poesia, questa è da ricercarsi nella pluralità di modi nell’affrontare il verso; un passaggio inevitabile in un contesto, come il nostro, dove non ci sono più fedi rassicuranti da abbracciare incondizionatamente. Diventa sempre più difficile trovare risposte, alla nostra ricerca di senso, che siano adatte a tutti, e la scrittura riflette questa difficoltà.
Ne troviamo una prova in queste pagine, dove ci sono, sì, le tracce di ciò che ci ha preceduto, con la conservazione di alcune caratteristiche della scrittura da una generazione all’altra, ma anche la concomitanza di elementi innovativi che, nell’era delle comunicazioni di massa, ci presentano ancor più una scrittura in continua evoluzione.
C’è, a questo proposito, una significativa metafora di Wittgenstein che mette in evidenza la complessità della lingua, e la sua particolarità di coniugare in sé la spinta alla conservazione da una parte e quella al cambiamento dall’altra. «La nostra lingua - ci dice - è come una vecchia città: un labirinto di viuzze e di larghi, di case vecchie e nuove, di palazzi ampliati in epoche diverse e, intorno, la cintura di nuovi quartieri periferici, le strade rettilinee, regolari, i caseggiati tutti uguali». Questa immagine ben si presta a descrivere anche la condizione della poesia, che è ancor più frastagliata e, nello specifico, evidenzia la caratteristica di questo libro dove, chiamati ad esprimersi liberamente, questi autori hanno affidato al verso le proprie urgenze, i propri bisogni, e ognuno di loro lo ha fatto ricorrendo alla propria concezione poetica. Troviamo così, in Parole in fuga, autori che hanno uno stile affine e che rendono l’opera armoniosa, altri che spiccano per la propria originalità, altri ancora che trasportano sulla pagina quel filo allacciato alla tradizione. Seguendo i loro percorsi, riscopriamo degli splendidi sentieri nei quali incamminarsi.
Ogni autore, pur agendo nello stesso disegno, quello poetico, tende verso un personale punto di fuga, tracciando così la strada più adatta a sé, al suo stare al mondo, dove accompagnare i propri passi.
«Nessuno ci ha fatti per viver come siamo o dove / siamo, noi rincorriamo una via di fuga, una musica / celeste». (Charles Bukowski)
Collana "Orizzonti"
pp.252 €18,00
ISBN 978-88-591-1225-9
Diventa nostro amico su facebook
http://www.facebook.com/alettieditore
Seguici su twitter
http://www.twitter.com/alettieditore
Visita il nostro Canale Televisivo Youtube
www.youtube.com/alettieditorechannel |