| Personaggio introverso, triste e annoiato, asociale, forse anche a causa del suo aspetto fisico malandato (a otto anni, a causa di una caduta, aveva subito una deformazione della spina dorsale), Georg Christoph Lichtenberg, illustre scienziato e scrittore di ineguagliabili aforismi, pare che avesse un modo particolare per trascorrere il tempo: restava casa a sbirciare per ore i passanti dietro la finestra. Quando vedeva passare una fanciulla sola, vestita modestamente, dall’aria dimessa, Lichtenberg le faceva le linguacce allargandosi la bocca con i mignoli e si grattava la testa, gonfiando allo stesso tempo le gote, come se imitasse le scimmie.
Articolo pubblicato nella rubrica "Pillole", della rivista Orizzonti, a cura di Carlo Tetali.
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